Anno | 2022 |
Genere | Biografico, Drammatico |
Produzione | USA |
Regia di | Lisa Cholodenko, Pippa Bianco, Zetna Fuentes, Liz Hannah |
Attori | Elle Fanning, Chloë Sevigny, Colton Ryan, Callie Brook McClincy, Aleks Alifirenko Jr. Jeffrey Wahlberg, Kai Lennox, Ella Kennedy Davis, Aya Cash, Kelly AuCoin. |
MYmonetro | Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
|
Ultimo aggiornamento mercoledì 31 agosto 2022
La vera storia di Michelle Carter, la diciottenne accusata di omicidio colposo per la morte di un ragazzo con cui aveva una relazione a distanza. La serie ha ottenuto 1 candidatura a Critics Choice Award,
CONSIGLIATO SÌ
|
Il 13 luglio 2014, il diciottenne Conrad Roy III si toglie la vita soffocandosi con il gas di scarico del suo pick-up nel parcheggio di un centro commerciale. Frugando fra la sua roba, la madre trova alcune lettere d'addio, tra cui una per Michelle Carter, che più o meno all'insaputa di tutti Conrad considerava la sua fidanzata. Bella, educata e benestante, Michelle fa di tutto per convincere il mondo dell'importanza della sua relazione, ma indagando sul caso il procuratore distrettuale scopre che prima del suicidio tra i due fidanzati c'era stato un intenso scambio di messaggi in cui Michelle aveva incitato Carter a farla finita. Una condivisione di pensieri o un omicidio preterintenzionale? Da quel momento comincia un caso intricato e incerto, che pone questioni sull'uso della tecnologia e sui limiti della legge di fronte alla complessità dei comportamenti umani.
Da una storia vera che per diverso tempo ha coinvolto l'opinione pubblica americana, una serie prodotto da Hulu, scritta da Liz Hannah e Patrick Macmanus e interpretata da Elle Fanning.
All'origine del racconto c'è la rappresentazione del trauma violento della morte, che la macchina da presa della regista Lisa Cholodenko pudicamente nemmeno mostra. Il corpo di un adolescente che occuperà per sempre la mente di chi lo amava.
Nel resto degli otto episodi di The Girl from Plainville c'è invece l'analisi di qualcosa di meno immediato e visibile; un altro tipo di trauma, più sottile e difficile indagare: il male di vivere che s'impossessa di Conrad, detto Coco, e di Michelle, adolescenti conosciutisi in vacanza in Florida e uniti da qualcosa che nemmeno loro sanno definire. Tanto che i loro incontri avvengono quasi esclusivamente online, nonostante la distanza non proibitiva tra le città in cui abitano (solo 80 chilometri dividono Fairhaven e Plainville, entrambi nel Massachusetts).
Il punto di vista dominante di Michelle, che sopravvive al suo fidanzato fasullo (o forse a un amore così ideale da non dover essere intaccato dalla realtà), indica la volontà di capire, sondare, analizzare. Chi è Michelle, cosa passa nella sua testa mentre via sms spinge Coco a non abbandonare il suo proposito? È un'omicida perversa o è così innamorata dell'amore da assecondare fino in fondo la volontà dell'altro?
Inevitabilmente, la serie si arrovella attorno a queste domande e ricostruisce la relazione fra i due protagonisti sottolineandone l'aspetto idealistico e poi via via sempre più allucinato. Emotivamente immatura, sola e forse mentalmente instabile, Michelle vive immersa in un mondo di sogni romantici e visione televisive (il modello sentimentale al quale fa ossessivamente aderire la sua storia d'amore è Glee) che la porta a sovrapporre realtà e sogno, romance e musical, assenza fisica e presenza fantasmatica. Ed è qui che, nonostante una regia matura e delicata, la serie rischia di essere didascalica e superficiale, rappresentando la protagonista come un'isterica egotica e insensibile, a cui Elle Fannig - straordinariamente simile alla vera Michelle - toglie qualsiasi barlume di empatia.
Per gli Stati Uniti, in realtà, il caso di Michelle Carter è stato soprattutto un rovello legislativo e mediatico che ha chiamato in causa per lungo tempo temi come l'ampiezza della libertà di parola, il valore del primo emendamento, la differenza fra plagio e omicidio preterintenzionale, la presenza di reato in assenza di relazione diretta e anche il pericolo dell'ipermedicalizzazione degli adolescenti affetti da sindromi depressive.
Per questo, forse, l'aspetto più efficace di The Girl from Plainville è quello che rimanda al legal thriller (e volendo al melodramma familiare, con il coinvolgimento dei genitori dei due protagonisti), in cui a dominare il racconto sono il procuratore distrettuale e l'avvocato difensore, entrambi impegnati a ricondurre alla legge degli uomini - e alle leggi della narrazione - l'insondabile natura delle emozioni e dei desideri.
Nel 2014 Michelle Carter, studentessa di Plainville, in Connecticut, conosce durante un viaggio in Florida Conrad Roy, soprannominato Coco, studente di Mattapoisett, piccolo paese a molti chilometri da Plainville. I due iniziano a incontrarsi e scriversi frequentemente online e quando il corpo di Conrad viene ritrovato privo di vita all’interno della sua auto, la prima a essere sospettata [...] Vai alla recensione »