Petite Fille

Film 2020 | Documentario 90 min.

Anno2020
GenereDocumentario
ProduzioneFrancia
Durata90 minuti
Regia diSébastien Lifshitz
TagDa vedere 2020
MYmonetro 4,50 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Sébastien Lifshitz. Un film Da vedere 2020 Genere Documentario - Francia, 2020, durata 90 minuti. - MYmonetro 4,50 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Condividi

Aggiungi Petite Fille tra i tuoi film preferiti
Riceverai un avviso quando il film sarà disponibile nella tua città, disponibile in Streaming e Dvd oppure trasmesso in TV.



Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.


oppure

Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.

Ultimo aggiornamento venerdì 4 dicembre 2020

A otto anni Sasha comincia a mettere in discussione il suo genere creando caos intorno. Ha vinto un premio ai European Film Awards,

Consigliato assolutamente sì!
4,50/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA
PUBBLICO 5,00
ASSOLUTAMENTE SÌ
Ritratto luminoso di una bambina determinata a cambiare il mondo.
Recensione di Marzia Gandolfi
venerdì 4 dicembre 2020
Recensione di Marzia Gandolfi
venerdì 4 dicembre 2020

Dentro la sua cameretta, la petite fille si veste. Fuori intanto nevica e si gioca a palle di neve. È la vita, tutto va bene per Sasha e la sua famiglia. Ma quello che sembra una certezza pone invece delle domande. Quelle domande sostituiscono quelle immagini semplici e tutto si complica. Perché da quando Sasha ha imparato a parlare, giura che da grande sarà una ragazza e piange un pianto inconsolabile se le rispondono che non sarà possibile. Comincia così e comincia da qui la nascita luminosa di un enfant transgender sotto gli occhi di un autore francese che da più di vent'anni incarna sullo schermo l'idea del passaggio.

Sospesi tra documentario e finzione, i film di Sébastien Lifshitz (Wild Side, Les Invisibles, Bambi, Adolescents) disegnano i ritratti intimi di 'esseri in costruzione', sono il luogo di affermazione di sessualità differenti, della metamorfosi e della libertà di reinventarsi. Con Petite Fille, documentario ad altezza di bambina, segue il percorso complesso di una famiglia, quella di Sasha, in lotta contro i pregiudizi di una società ancora incapace di comprendere, di assumere la sua identità, ostinandosi a osteggiarla.

Dalla scuola, dove Sasha non può indossare abiti che la identificano come femmina, al corso di danza, che un giorno le chiude letteralmente la porta in faccia, la sua vita è una battaglia per farsi accettare. Per fare accettare la sua transizione da un sistema che non considera la sua transidentità come un'evidenza. A soli sette anni, Sasha deve affrontare la violenza discriminatoria dell'Éducation Nationale e del corpo insegnante, che rifiuta di rivolgersi a lei come a una bambina e con buona pace del principio di uguaglianza fondatore della scuola repubblicana. Fortunatamente, Sasha può contare sull'amore incondizionato dei suoi genitori per vivere esattamente come vuole, avanzando con loro verso la tolleranza. Contro il mondo, la natura, la morale e le assegnazioni identitarie, Sasha sboccia. Nell'incongruenza tra il genere assegnato dalla nascita e quello al quale si sente di appartenere, nella sofferenza che provoca, si muove con pudore la lezione d'amore di Sébastien Lifshitz. L'autore combina l'intimità dell'esercizio del ritratto con la distanza che richiede, testimoniando la battaglia omerica di una madre per far riconoscere la legittimità del desiderio della sua bambina. Immagine fissa, nitidezza dell'immagine, volo lirico della musica, il suo cinema è anni luci distante da quello che chiamiamo comunemente 'cinema del reale'. Forse perché il reale non esiste e Lifshitz lo guarda come un enigma pronto a svelarsi. Al termine medico "disforia di genere", che riassume un'iniquità biologica, Petite Fille aggiunge il sentimento di quella iniquità.

Parlare di Sasha al femminile, essere femmina è quello che la bambina desidera più di tutto mentre cerca un'idea(le) di femminilità nelle Barbie, nelle principesse Disney o in quella compagna di danza di cui ripete timidamente le movenze. E il motivo della danza attraversa il film e rivela progressivamente l'apprendistato del corpo: 'scomodo' in principio perché percepito dal resto della classe come quello di un bambino, e poi finalmente fluido e a suo agio dentro i vestiti da bambina che ridonano fiducia a Sasha. Lo sguardo del regista coglie il passaggio del tempo sul suo corpo e le battaglie silenziose che lo formano e lo affermano in fondo al film. Sola e senza una parola, Sasha danza dentro una t-shirt "mademoiselle parfaite" con le sue ali di fata per decollare meglio verso la sua vita futura. Attraverso il ritratto luminoso di Sasha, Sébastien Lifshitz traccia i contorni di una società colpevole (di transfobia), che una bambina è risoluta a cambiare. Con la forza di uno sguardo, in cui passa il terrore di vedersi rifiutare quello che siamo.

Sei d'accordo con Marzia Gandolfi?
Powered by  
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
martedì 3 marzo 2020
Simone Emiliani
Sentieri Selvaggi

"Quando sarò grande, sarò una ragazza". Non è il desiderio di Sacha, ma è la sua necessità, fisica, di affermare la propria identità di genere. Ha 8 anni e sin dall'infanzia ha capito di essere nata nel corpo sbagliato. A scuola non può vestirsi come una bambina. Ogni giorno deve lottare contro un ambiente ostile. La famiglia invece la protegge, la riconosce come figlia e lotta ogni giorno con lei. Lo [...] Vai alla recensione »

domenica 23 febbraio 2020
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

Sasha è un bambino imprigionato nel suo corpo maschile, mentre si sente di esprimersi e vestire in modo femminile. Lifshitz descrive il percorso accidentato della ricerca di sé e dell'accettazione sociale attraverso uno stile documentaristico, trovando una capacità fluida del racconto, con uno sguardo sincero, appassionato, lucido e partecipativo, grazie anche alla disponibilità dei personaggi che [...] Vai alla recensione »

NEWS
MYMOVIESLIVE
venerdì 4 dicembre 2020
Marzia Gandolfi

A otto anni Sasha mette discussione il suo genere creando caos intorno. Vai all'articolo »

winner
miglior sound designer europeo
European Film Awards
2020
Vai alla home di MYmovies.it
Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati