Anno | 2020 |
Genere | Commedia |
Produzione | Iran, Canada |
Durata | 97 minuti |
Regia di | Kaveh Mazaheri |
Attori | Sussan Parvar, Mahdokht Molaei, Soroush Saeidi, Mohsen Kiani, Morteza Khanjani Mahnaz Oftadehnia, Hanieh Mofleh, Elaheh Farazmand, Sara Rostam. |
Tag | Da vedere 2020 |
MYmonetro | 3,57 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento sabato 28 novembre 2020
La bugia di due sorelle sulla scomparsa del fratello comincia a diventare sempre più difficile e pericolosa da gestire. Il film è stato premiato a Torino Film Festival,
CONSIGLIATO SÌ
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Azar e Akram sono sorelle e non potrebbero essere più diverse tra loro. Cinica e intraprendente la prima, che lavora in un centro estetico, ingenua e istintiva la seconda, affetta da un ritardo mentale. Quando il compagno di Azar la convince a coltivare in una serra funghi allucinogeni le sorelle coinvolgono Emad, il fratello, innamorato della lingua tedesca e intollerante alle sciocchezze compiute da Akram.
Il realismo iraniano incontra la tradizione del noir grottesco americano in un connubio inconsueto. C'è qualcosa di Fargo nel primo lungometraggio di Kaveh Mazaheri, come tutti hanno evidenziato, ma anche di Soldi sporchi, per l'incrocio di clima innevato, legami di sangue e dinamiche criminali.
Una logica del profitto ad ogni costo che siamo soliti attribuire alla civiltà occidentale e che invece Mazaheri trasla provocatoriamente nel microcosmo iraniano, giocando con i nostri pregiudizi. Non a caso Azar somministra quotidianamente iniezioni di botox alle sue pazienti, protese verso una cura estetica e una celebrazione del superficiale antitetiche alla spiritualità che si è soliti attribuire alla teocrazia degli ayatollah. Il chador diviene così una grottesca maschera di bellezza in una scena emblematica e, forse, programmaticamente intesa per sfidare il punto di vista occidentale.
Inconsueta anche la figura di Akram, una Forrest Gump violenta e rancorosa, verso cui è impossibile provare empatia. L'incipit che la vede intenta a osservare le gesta dello sfortunato Wile E. Coyote in tv contiene in nuce tutto ciò a cui assisteremo in seguito.
Gli scenari splendidi, come la distesa sterminata di ghiaccio, sciolta man mano, sono al servizio di un cinema che fa della desertificazione dei sentimenti una cifra stilistica.
Botox è un thriller familiare che esercita sullo spettatore una continua suspense in cui per una volta le donne si vendicano sulla violenza maschile. Andrebbe proiettato domani, 25 novembre, Giornata Mondiale sulla violenza delle donne, che qui, anziché finire come sempre, a pezzetti nel frigo, si ribellano. Ma è un film che sa mescolare stili diversi e quindi venato anche di ricchissima ironia, a [...] Vai alla recensione »
Botox è un thriller familiare che esercita sullo spettatore una continua suspense in cui per una volta le donne si vendicano sulla violenza maschile. Andrebbe proiettato domani, 25 novembre, Giornata Mondiale sulla violenza delle donne, che qui, anziché finire come sempre, a pezzetti nel frigo, si ribellano. Ma è un film che sa mescolare stili diversi e quindi venato [...] Vai alla recensione »
Con l'età, sul viso compaiono sempre più rughe e molte persone iniziano a pensare di ringiovanire la pelle con l'iniezione di Botox. La prima cosa che fa una persona moderna quando vuole acquistare qualcosa è prendere il proprio smartphone e cercare un negozio online, ad esempio www.medicine-purchase.com
Coraggiosa anche in questo caso la scelta del regista di affidare al racconto pianisequenza fissi. Ottima la recitazione bellissima la fotografia. Contento per il cinema iraniano, si vede tutto il talento e la maturità. La storia ti appassiona e tiene il ritmo ben elevato, ho visto molti film a Torino ma questo e Regina li ho trovati i più coraggiosi.
Un film davvero riuscito, una bella sorpresa dal festival di torino!
Abbas Kiarostami è stato un grande cantore dei paesaggi iraniani, quelle lande desolate e brulle, quei territori estremi percorsi e scandagliati dai suoi personaggi (per esempio quelli di Il sapore della ciliegia) in automobile, su stradine sterrate. Un simile viaggio nel paesaggio iraniano è quello che percorrono Akram e Azar, le due sorelle protagoniste di Botox, il film vincitore del concorso di [...] Vai alla recensione »
Il lungometraggio d'esordio dell'iraniano Kaveh Mazaheri non vuole principalmente raccontarci qualcosa: né la storia di un omicidio e del suo più o meno riuscito occultamento, né quella dell'avvio di un'impresa illegale di coltivazione di funghi allucinogeni, né tantomeno quella di un percorso di emancipazione femminile, iniziato sia pure per caso, in un sistema sociale fondato ancora saldamente sulla [...] Vai alla recensione »
Botox, Miglior Film al 38esimo Torino Film Festival (disponibile su MyMovies fino alla mezzanotte del 29 novembre) è un film «inclassificabile», come l'ha definito la giurata Homayra Sellier. Tra le altre cose, è un «thriller familiare», come lo ha definito lo stesso regista Kaveh Mazaheri. Ma è anche, e soprattutto, una commedia, satirica e nerissima.
Sono come mondi concentrici, quelli raccontati in Botox, presentato in anteprima mondiale in concorso al 38° Torino Film Festival: per la particolare curiosità che Kaveh Mazaheri ha dimostrato nel cercare realtà e dinamiche meno note della società iraniana, in cui si sovrappongono cliniche di bellezza, famiglie in cerca di ricchezza con il traffico illecito di funghi allucinogeni e mercati rionali. [...] Vai alla recensione »
Nel suo primo lungometraggio di finzione, nel film iraniano dal titolo un po' fuorviante di Botox , il non ancora quarantenne regista Kaveh Mazaheri ci trasporta nella sua citta di nascita, una Teheran fosca, caliginosa e quasi nascosta - un po' come i percorsi che i protagonisti dovranno intraprendere di fronte alla cinepresa. Akram (Susan Parvar), Azar (Mahdokht Molaei) ed Emad (Soroush Saeidi) [...] Vai alla recensione »
Le sorelle Akram e Azar vivono in campagna, nei dintorni di Teheran. Azar lavora in un centro estetico della capitale, Akram invece è autistica e spesso viene infastidita dal fratello Emad, che vive con loro e spera un giorno di andare in Germania. In un momento di rabbia Akram fa cadere il fratello dal tetto della casa, procurandogli la morte. Le due sorelle fingono da qui in poi che il fratello, [...] Vai alla recensione »
In concorso al Tff 2020, Botox è il lungometraggio d' esordio nella fiction, e che esordio!, del quarantenne iraniano Kaveh Mazaheri, già autore di documentari e di corti. Uno dei quali gli ha assicurato nel 2018 notorietà internazionale, mietendo premi in svariati festival da Tribeca a Cracovia a Palm Springs. Si intitola Retouch e sembra la prova generale di Botox: nello short la bella Maryam, che [...] Vai alla recensione »