Anno | 2019 |
Genere | Documentario |
Produzione | Italia |
Durata | 60 minuti |
Regia di | Elisabetta Sgarbi |
MYmonetro |
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Ultimo aggiornamento venerdì 2 aprile 2021
Una panoramica sul mondo dei vaccini e la loro storia.
CONSIGLIATO N.D.
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Cosa sono i vaccini? Come funzionano e come sono nati? Ne assumiamo troppi oppure pochi? Possono avere effetti collaterali? E quale relazione hanno con il grande tema dell'immigrazione? Su di essi veniamo correttamente informati? E come si possono riconoscere le false notizie che li riguardano? Sono solo alcuni dei temi che 9 uomini e donne di scienza (medici, semiologi, filosofi) affrontano, in altrettante "lezioni" giocose ed eclettiche, in questo documentario che non intende aprire un dibattito sul tema dei vaccini, semmai intende chiuderlo definitivamente, rimettendo al centro la scienza. La scienza, ci dicono le personalità coinvolte, se è davvero tale, non è dogmatica, si mette continuamente in discussione, è consapevole della propria fallibilità; ma proprio per questo, è allenata a smascherare, con umiltà e autorevolezza, ogni dogmatismo che le si contrapponga. Vaccinarsi non è un gioco, perché in gioco ci sono le vite delle persone più deboli, soprattutto bambini, che non possono proteggersi. A corredo delle teorie sui vaccini, una teoria di giochi meccanici a sostenere le tesi degli scienziati. Una produzione a cura di Fondazione Meyer e Betty Wrong, su soggetto e sceneggiatura di Eugenio Lio, Chiara Spaziani e Oliviero Toscani. Con Alberto Mantovani, Andrea Biondi, Emanuele Coccia, Pietro Bartolo, Massimo Cacciari, Anna Maria Lorusso, Gianpaolo Donzelli, Chiara Azzari, Roberto Burioni. Presentato al 37esimo Torino Film Festival.
La riunificazione tra cultura umanistica e scientifica si legge STEAM (Science, Technology, Engineering, Arts, Mathematics), acronimo leggero come il vapore e intenso al pari della questione posta da Vaccini. Questo miscuglio di sapienze plasma il film di Elisabetta Sgarbi (passato al Torino Film Festival 2019). Memorie di una farmacista che si occupa di libri.
Nove monologhi sulla necessità dei vaccini nel dibattito odierno, diventato purtroppo conflittuale. Da Alberto Mantovani a Pietro Bartolo, da Pietro Bartolo a Massimo Cacciari, tra scienza e filosofia, un mediometraggio didattico, che andrebbe trasmesso in prima serata su una rete generalista. Da Il Gazzettino, 27 novembre 2019
Roberto Burioni sotto effetto Xanax. Incredibile, ma vero. Avete presente le esternazioni inappellabili social su scienza e vaccini, gli strali senza freni del virologo che in alcuni momenti sembrano più violenti di quelli dei No-Vax? Ecco, scordateveli. Elisabetta Sgarbi regista, in Vaccini, nove lezioni di scienza, sezione Festa Mobile al 37esimo Torino Film festival, riesce a trasformare Burioni [...] Vai alla recensione »
Elisabetta Sgarbi, dopo le incursioni artistiche dei suoi ultimi lavori per il cinema e i tentativi, solo in piccola parte riusciti, di fiction cinematografica, approda ad una nuova esperienza che sta in quel luogo che si trova al confine tra la divulgazione didattica e il documento scientifico, peraltro, quel luogo in cui il cinema si fa veicolo, strumento e solo puro dispositivo di registrazione, [...] Vai alla recensione »