Il soporifero Pinocchio dark firmato Garrone
di Giulia Bianconi Il Tempo
Una delle delusioni più grandi di questo 2019, cinematograficamente parlando, è "Pinocchio" di Matteo Garrone, da oggi nelle sale. Impeccabile e meraviglioso dal punto di vista visivo e delle immagini, quanto piatto emotivamente, è un film che fa rimpiangere lo splendido e toccante sceneggiato televisivo del 1972 di Luigi Comencini. Il regista di "Gomorra" e "Dogman" erano anni che voleva realizzare per il grande schermo la sua versione del racconto per ragazzi di Collodi. Ha così scelto di seguire pagina per pagina l'opera letteraria, ma il risultato è un fedele adattamento che non riesce a trasmettere né anima, né cuore, diventando noioso e soporifero già dopo i primi dieci minuti. [...]
di Giulia Bianconi, articolo completo (2088 caratteri spazi inclusi) su Il Tempo 19 dicembre 2019
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