Anno | 2019 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Italia |
Durata | 65 minuti |
Regia di | Alessandra Bonavina |
Attori | Jim Bridenstine, Tracy Dyson, Heather Paul, Robert Howard, Lisa Spence Andrzej Stewart, Lara Kearney, Brett Montoya, Patrick Whipps, Jason Grow, Regina Spellman, Jim Bolton, Tracy Gill, Matt Romeyn, Peter McGrath, Dylan Mathis, Mark Malqueen, Giorgio Saccoccia, Franco Fenoglio, Vincenzo Giorgio, Walter Cugno. |
Uscita | lunedì 17 febbraio 2020 |
Distribuzione | Vision Distribution |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni. |
|
Ultimo aggiornamento lunedì 17 febbraio 2020
Le sfide presenti e future, le tecnologie più avanzate e l'impegno di uomini e mezzi che porteranno il genere umano a ritornare sulla Luna.
CONSIGLIATO SÌ
|
Poco più di mezzo secolo è trascorso dall'allunaggio della missione Apollo 11 (1969) ad oggi. Un arco temporale molto ridotto, nel quale, grazie al vertiginoso sviluppo delle tecnologie e, in parallelo, delle ambizioni umane, le spedizioni nello spazio hanno avuto, tra successi e fallimenti, un'accelerazione impressionante. Da terreno di competizione tra megapotenze rivali durante alla Guerra fredda, la conquista dello spazio si è in tempi più recenti trasformata in un'alternativa non più solamente possibile ma anche politicamente auspicabile alla vita sulla Terra, e insieme in una nuova occasione di business: non soltanto di turismo, ma anche di altre attività commerciali. Soprattutto, si è trasformata in una collaborazione tra enti scientifici e investitori privati, finalizzata a un obiettivo comune: portare gli esseri umani su Marte, per restarci e ottimizzare conoscenze e nuove forme di vita, sempre tenendo la Luna come quartier generale di riferimento.
Se il cinema (da First Man ad Ad Astra) continua ad essere ammaliato dalla ricreazione di questo slancio d'esplorazione, il documentario di Alessandra Bonavina (che nel 2017 ha realizzato Expedition, sulla missione spaziale VITA 52/53 con Paolo Nespoli, con destinazione l'ISS, la Stazione Spaziale Internazionale, a cui Lunar City è complementare, e che si compirà in un trittico con l'imminente Destination Mars), è il suo dietro le quinte, la spiegazione dei passaggi tramite i quali realizzare le missioni e dei loro aspetti tecnici.
Lunar City è un documentario che vuole avvicinare il grande pubblico alle competenze di una ristretta cerchia scientifica, tramite un accesso immediato ai vertici e professionisti e agli spazi di azione della NASA. Inoltre ha il patrocinio e il sostegno di ASI (Agenzia Spaziale Italiana), che è coinvolta nello sforzo insieme ad altre realtà nazionali leader del settore aerospaziale.
Dalle voci dirette dei protagonisti, in sintesi, ci avviciniamo alle fasi del progetto: dalla Terra con il veicolo Orion raggiungere la stazione spaziale cislunare Gateway, a sua volta punto d'appoggio per la Deep Space Transport, diretta su Marte.
Alla qualità ed esclusività delle immagini, attuali e d'archivio, e delle interviste e i training dei protagonisti della missione su Marte, fa da contraltare un taglio autoreferenziale, che sorvola rapidamente sulla disastrosa impronta antropologica sul nostro pianeta. Se da una parte infatti il film propone una cronologia chiara e molte informazioni sui dettagli della preparazione di questa nuova sfida, dall'altra sceglie un tono trionfalistico che ricorda l'annuncio di John F. Kennedy del programma spaziale nel 1962 riportato in testa al film. A cui fanno eco le parole fiduciose dell'astronauta Tracy Dyson: "esplorare lo spazio cambierà gli uomini... l'esplorazione ci darà la possibilità di imparare qualcosa di più su ciò che siamo, da dove veniamo, e ci farà apprezzare immensamente ciò che abbiamo". Un ottimismo, per quanto non sempre facilmente condivisibile, davvero affascinante e invidiabile.
Presentato per la prima volta al festival del Cinema di Roma nel mese di ottobre con grande successo di pubblico e di critica, questo documentario, che ho avuto il piacere di visionare con un’emozione sempre crescente, ci trasporta non solo nella storia dell’allunaggio, ma ci informa anche su quella che sarà la prossima conquista della Luna con equipaggi questa volta internazi [...] Vai alla recensione »
Un film che guarda al futuro ma è attento anche alla Terra, dettaglio e allo stesso tempo emozionante e che fa riflettere Adatto a tutti. Lo consiglio!
All'inizio di Ad Astra, un alienato Brad Pitt attraversa una superficie lunare ormai colonizzata dall'uomo e meta turistica quotata. Lo scenario immaginato da James Gray è quello che in Lunar City (assai meno pessimisticamente) prefigurano per il 2024 tecnici, scienziati e figure di spicco nei programmi di ricerca NASA sull'esplorazione dello spazio.