Titolo originale | A.N.I.M.A. Atassia Neuro Ipofisaria Monolaterale Acuta |
Anno | 2019 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Pino Ammendola, Rosario M. Montesanti |
Attori | Bruno Bilotta, Augusto Zucchi, Andrea Roncato, Pino Ammendola, Angelica Cacciapaglia Giorgio Gobbi, Mino Caprio, Franco Oppini, Maria Letizia Gorga, Paolo Buglioni, Massimo Corvo, Enzo Garramone, Adolfo Margiotta, Massimo Olcese, Annalisa Favetti, Roberto Posse, Pasquale Anselmo, Ania Matushchenko, Federico Ancillai, Carola Silvestrelli (II), Claudio Ammendola, Alessandra Izzo. |
Uscita | giovedì 9 maggio 2019 |
Distribuzione | Whale Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,86 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento martedì 7 maggio 2019
Anio Modor è costretto a prendere coscienza delle conseguenze delle proprie azioni e della sua superficialità nel fare politica. In Italia al Box Office A.N.I.M.A. ha incassato nelle prime 6 settimane di programmazione 743 e 424 nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
|
Anio Modor, politico lontano anni luce dal concetto di "bene comune", trovandosi in coma finisce in un luogo in cui è costretto a prendere coscienza delle conseguenze delle proprie azioni e della sua superficialità nel fare politica.
Il film di Pino Ammendola e di Rosario M. Montesanti (di cui il primo è anche protagonista) può essere considerato da due punti di vista: messa in scena e contenuti.
Sul piano della messa in scena e della recitazione evidenzia una linea unitaria e una professionalità di buon livello in cui tutto il cast si dimostra all'altezza del compito assegnatogli. I caratteri sono ben delineati e la sceneggiatura sembra essere già pronta per un adattamento teatrale che nulla toglierebbe alla visione sul grande schermo.
Sul piano dei contenuti il film evidenzia invece una lettura della società che più che al tanto discusso 'populismo' sembra rifarsi al secondo dopoguerra quando Guglielmo Giannini lanciò, con qualche successo nella prima fase, il movimento dell'Uomo Qualunque da cui è derivato il termine di qualunquismo per definire la classe politica come formata da persone tutte ignave e tutte da detestare.
Il problema che ne consegue è che poi c'è da chiedersi chi dovrà occuparsi della cosa pubblica. Gli antipolitici? I quali finiranno con il dover necessariamente fare politica facendo ripartire la giostra? Ammendola e Montesanti restano stretti sull'obiettivo senza porsi (scientemente o innocentemente non sta a chi guarda dirlo) il problema del fatto che in un Paese in cui la corruzione è dilagante ai corrotti si accompagnano i corruttori ed è troppo semplicistico racchiuderli nel cerchio delle sole alte sfere (finanziarie o ecclesiastiche o della malavita organizzata). Molto meglio hanno fatto in materia Ficarra e Picone che con L'ora legale si sono posti interrogativi più ampi e realistici.
Ovvero l'acronimo di Atassia neuro ipofisaria monolaterale acuta (chiaro, no?), che colpisce il politico senza scrupoli Anio Modòr, il quale s'è giocato l'anima e si trova in una sorta d'inferno laico, in un aereo in b/n (!), a rivedere in eterno le sue malefatte su un monitor (!!), con Olcese e Margiotta che lo rampognano (!!!). Ammendola, co-regista e protagonista, faccia (e voce) ricorrente in tanto [...] Vai alla recensione »