Titolo originale | Il Banchiere Anarchico |
Anno | 2018 |
Genere | Drammatico, Biografico, |
Produzione | Italia |
Durata | 82 minuti |
Regia di | Giulio Base |
Attori | Giulio Base, Paolo Fosso . |
Uscita | mercoledì 10 ottobre 2018 |
Distribuzione | Sun Film Group |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,86 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 9 ottobre 2018
Tratto dall'omonimo 'racconto di raziocinio' di Fernando Pessoa, il film racconta di un dialogo tra un banchiere molto ricco e una sua conoscenza del passato. Il film ha ottenuto 1 candidatura ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office Il Banchiere Anarchico ha incassato nelle prime 9 settimane di programmazione 4,4 mila euro e 34 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Un potentissimo banchiere festeggia il compleanno nel suo palazzo blindato. Ha un unico ospite che lo interroga sulla sua misteriosa e al contempo irresistibile ascesa nel mondo della finanza. L'uomo gli racconta la propria vita replicando quasi sdegnato all'affermazione del suo commensale che dice di aver saputo che lui era un anarchico. "Sono. Non 'ero' un anarchico" è la sua affermazione.
Giulio Base è un regista/attore di indubbio coraggio e lo dimostra in maniera incontrovertibile in questa sua trasposizione di un racconto del grande Fernando Pessoa.
Decide infatti di portare sullo schermo una sua sceneggiatura che si trasforma nel film che avrebbe sempre voluto fare che si rivela assolutamente perfetta per una messa in scena teatrale. Il cinema c'è ma è come se, volendosi rivolgere al cinefilo duro e puro, Base avesse deciso di concedersi sul piano delle scelte visive molto meno di quanto avrebbe potuto e saputo fare. La sua è una lunga e apprezzata carriera e il decidere di autolimitarsi alla ricerca di un rigore formale assoluto finisce per rivolgerglisi contro alienandogli un potenziale pubblico che, con qualche concessione in più, avrebbe avuto meno alibi per rimanere lontano da questa sua opera.
Perché il tema è di quelli che ci toccano tutti e la frase di Pasolini collocata ad epigrafe iniziale lo testimonia affermando che la vera anarchia risiede nel Potere perché il Potere può permettersi di fare tutto quel che vuole.
Il banchiere senza nome può quindi dichiararsi come un vero anarchico grazie a riflessioni che provano il suo fondamentale distacco dagli anarchici riconosciuti come tali dalla tradizione e dalla Storia. Loro sono teorici, lui ha applicato la teoria alla pratica e può permettersi di essere straricco senza provare alcuna vergogna. Ha operato in totale solitudine senza essere comandato e senza avere la pretesa di comandare. Come ha fatto? Lo spiega con dovizia di particolari nel corso di un dialogo nel quale a lui spetta ovviamente la supremazia e nel quale il suo volto rivela progressivamente una profonda e drammatica autoreclusione.
IL BANCHIERE ANARCHICO disponibile in DVD o BluRay |
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Un ricco banchiere e un suo collaboratore si trovano soli a cena nella residenza bunker del primo, per festeggiarne il 50° compleanno. Nella conversazione salta fuori che il banchiere da giovane è stato anarchico, e che lo è tutt’ora; nell’ideale ma soprattutto nella pratica. Tratto dall’omonimo racconto di Fernando Pessoa, già messo [...] Vai alla recensione »