The Wicked Gift

Film 2017 | Horror, Thriller, +13 90 min.

Titolo originaleThe Wicked Gift
Anno2017
GenereHorror, Thriller,
ProduzioneItalia
Durata90 minuti
Regia diRoberto D'Antona
AttoriRoberto D'Antona, Annamaria Lorusso, Francesco Emulo, Kateryna Korchynska, Andrea Milan Alice Viganò, David White (V), Mirko D'Antona, Michael Segal, Alessandro Carnevale Pellino.
Uscitagiovedì 5 aprile 2018
DistribuzioneMovie Planet Group
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 2,52 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Roberto D'Antona. Un film con Roberto D'Antona, Annamaria Lorusso, Francesco Emulo, Kateryna Korchynska, Andrea Milan. Cast completo Titolo originale: The Wicked Gift. Genere Horror, Thriller, - Italia, 2017, durata 90 minuti. Uscita cinema giovedì 5 aprile 2018 distribuito da Movie Planet Group. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,52 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 9 aprile 2018

Un giovane che soffre di insonnia è vittima di forti incubi ma grazie ad una Medium e al suo migliore amico riuscirà a capire cosa si nasconde dietro questo malessere.

The Wicked Gift è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING e in DVD e Blu-Ray su IBS.it e su LaFeltrinelli.it. Compra subito

Consigliato nì!
2,52/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA
PUBBLICO 3,04
CONSIGLIATO NÌ
Un esordio da guardare con simpatia e apprezzabile per le intenzioni e la buona volontà.
Recensione di Rudy Salvagnini
giovedì 8 giugno 2017
Recensione di Rudy Salvagnini
giovedì 8 giugno 2017

Ethan ha dei sogni spaventosi. Lo psichiatra lo rassicura: i sogni sono solo un fenomeno psichico, non hanno un significato. Quello che si può dire, sostiene, è che probabilmente sono associati alla sua solitudine, al fatto che ha paura. Ethan infatti vive solo ed è introverso. Al lavoro - si occupa di grafica pubblicitaria e siti web - ha un socio, Andrea, che è l'unica persona di cui si fida. A Ethan piace Alice, avvenente barista, e in quel senso le cose sembrano andare per il verso giusto. In ufficio, Ethan discute dei suoi sogni con Andrea, che è propenso a credere all'esistenza di qualche entità soprannaturale e, in particolare, alle maledizioni. Il giorno dopo, Ethan e Andrea sono a un corso d'aggiornamento.

Ethan ha un incubo nel quale sta male e vomita dopo aver bevuto dell'acqua. Al risveglio, vede il professore che tiene il corso stare male dopo aver bevuto acqua.

Ethan racconta ad Andrea che una cosa del genere era già accaduta: aveva sognato un fatto di sangue con annesso cannibalismo e poi un omicidio cannibalico era effettivamente avvenuto nel vicinato. Impressionato, Andrea lo indirizza da Ada, una spiritualista. Ada gli spiega che le sue premonizioni potrebbero essere viste come un dono. Ma le cose peggiorano ed Ethan comincia a non sopportare più il peso dei suoi incubi.

Roberto D'Antona (classe 1992) si è fatto le ossa con i fan-film su Dylan Dog: grezzi, ma a modo loro non privi di efficacia e testimoni di una sincera passione per il genere. Poi si è dato parecchio da fare con corti e serie Tv, come regista e come interprete. Questo è il suo primo lungometraggio per il grande schermo, un esordio con ambizioni e ricco di buoni propositi. Anche in questo caso D'Antona interpreta il ruolo principale e, oltre a dirigere, scrive anche la sceneggiatura, su soggetto suo e di Annamaria Lorusso, che interpreta a sua volta un altro ruolo cruciale del film, quello della spiritualista.

Il risultato complessivo presenta luci e ombre. La storia si dipana su binari piuttosto prevedibili all'interno di uno schema - quello delle premonizioni - di discreta consuetudine. Il film è appesantito da una certa lentezza e talvolta da un eccesso di dialoghi e di spiegazioni, che si rivela tale anche per la staticità con cui dialoghi e spiegazioni sono messi in scena. Di conseguenza, il film dura troppo rispetto a quanto ha da raccontare e il ritmo narrativo ne risente: una maggiore severità in fase di montaggio avrebbe aiutato. Le parti migliori, non a caso, sono gli incubi nei quali fantasia e messa in scena possono trovare respiro più ampio e liberarsi dalle pastoie e dagli obblighi strettamente narrativi. La parte finale, in cui il versante onirico prende il sopravvento, è quella visivamente più ricca e più accattivante (con fantasmi alla giapponese, echi para-esorcistici e via dicendo). Il sottofinale, invece, non aggiunge molto e quello che aggiunge ha purtroppo l'aria del déjà vu (circolarità compresa).
I personaggi sono descritti in modo simpatico e con una certa profondità di dettaglio, in modo da interessare alla loro sorte e questo è un fatto positivo da non prendere per scontato, soprattutto nel genere horror. In questo senso, D'Antona non rifugge da qualche tocco di commedia che forse rievoca il passato dylandogghiano. Alcuni scambi tra lui e Francesco Emulo (che non a caso nei fan-film faceva Groucho) colgono il bersaglio e ben rappresentano, grazie all'alchimia tra i due attori, il legame tra i personaggi che i due interpretano, fondamentale per il pathos del film.
L'interpretazione è nel complesso accettabile, con qualche incertezza qua e là: D'Antona, Emulo e Annamaria Lorusso ci mettono impegno e sono spesso efficaci. Si segnalano anche, in piccoli, ma significativi ruoli, David White e Michael Segal (presenze ricorrenti nell'horror indipendente italiano). Suggestive e appropriate le musiche di Aurora Rochez, che aiutano a creare un'atmosfera, quando serve.
In definitiva, è un esordio che si può guardare con simpatia e apprezzare per intenzioni e buona volontà e che, pur tra evidenti ristrettezze di budget che condizionano la spettacolarità, mostra le promettenti qualità di D'Antona: per i difetti che qui ancora si evidenziano il tempo e l'esperienza saranno senz'altro utili.

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
mercoledì 13 dicembre 2017
FranRBG

Con la difficoltà produttiva contro cui i giovani filmmakers si devono imbattere oggi in Italia, si è propensi a simpatizzare per un regista debuttante che con il suo film riesce ad arrivare alla tanto ambita distribuzione in sale. Tuttavia, un conto è il percorso produttivo di un film, l'altro è la resa finale. Ho avuto modo di vedere "The Wicked Gift" all'ante [...] Vai alla recensione »

sabato 21 marzo 2020
Dandy

Dopo essersi messo in luce con diversi cortometraggi horror,il regista debutta(autoproducendosi e curando anche montaggio e sceneggiatura con Annamaria Lorusso)con il classico film demoniaco.Sa girare con indubbio mestiere,curando le riprese e sfruttando situazioni già viste con efficacia,e come protagonista riesce a cavarsela(lo stesso non si può dire per il pacioccoso Emulo e la monocorde [...] Vai alla recensione »

sabato 16 dicembre 2017
Giulia

Tra alti e bassi con maggioranza di questi ultimi, il film si destreggia mediocremente fra attori decenti e alcuni davvero pessimi e qualche scivolata registica dettata dalla giovane età del regista. Sicuramente sopra la media delle produzioni amatoriali che possono trovarsi in rete ma al cinema ci vuole ben altro per rilanciare il genere se si continua a copiare gli States. 

lunedì 22 gennaio 2018
Gennaro

Con tutta la buona volontà di questo mondo ma un film del genere avrebbe meritato un destino da home video negli ultimi blockbuster pre-chiusura. Vederlo al cinema inquieta perché la qualità davvero mediocre rispecchia l'andamento cinematografico italiano e se queste sono le pellicole destinate alle sale... l'horror italiano è morto e sepolto e qua si punta a essere [...] Vai alla recensione »

domenica 4 febbraio 2018
Marco

Interessante lo stato d'ansia che crea nello spettatore. Ma il finale non mi ha convinta!

venerdì 1 dicembre 2017
Glenn0212

Ho visto il film al Fantafestival di Roma. Sinceramente a vedere dal trailer credevo si trattasse di un filmetto amatoriale, però non nego che in sala mi ha conquistato. Certo ha diversi difetti, dovuti sicuramente allo scarso budget o in alcuni dialoghi forzati e ripetuti, ma il film funziona: ho riso (tanto), mi son spaventato (il finale TOP), e persino emozionato.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
venerdì 6 aprile 2018
Massimo Bertarelli
Il Giornale

Che horror terrificante. Purtroppo non per l'inesistente paura. Dunque, il giovane grafico pubblicitario Ethan soffre di incubi, di cui parla solo con l'analista e con il compagno di lavoro Andrea. Sono sanguinolente premonizioni di delitti avvenuti nel vicinato. Perché proprio a lui? E perché quel titolo ostrogoto, visto che il film è italiano? Recitazione artigianale e qualche encomiabile lampo d'umorismo [...] Vai alla recensione »

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