Titolo originale | The Ritual |
Anno | 2017 |
Genere | Horror |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 94 minuti |
Regia di | David Brückner |
Attori | Rafe Spall, Robert James-Collier, Arsher Ali, Sam Troughton, Paul Reid Maria Erwolter, Kerri McLean, Jacob James Beswick, Francesca Mula, Matthew Needham, Hilary Reeves, Peter Liddell, Gheorghe Mezei, Adriana Macsut, Constantin Codrea, Zane Jarcu. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro |
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Ultimo aggiornamento giovedì 8 febbraio 2018
Dopo l'inaspettata morte di un loro amico, un gruppo di compagni di college si riunisce per una passeggiata nei boschi. Sul percorso, però, incontreranno una minacciosa presenza che inizierà a inseguirli.
CONSIGLIATO N.D.
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Una serata tra amici trentenni finisce in tragedia quando due di loro si trovano nel bel mezzo di una rapina a un drugstore, in cui Robert perde la vita, mentre Luke rimane nascosto, paralizzato dalla paura. In suo onore i quattro restanti amici decidono di organizzare, sei mesi dopo, un'escursione sulle montagne svedesi (ma le riprese sono state effettuate in Romania), ossia quello che lo scomparso Robert aveva proposto per la loro prossima vacanza.
Abbiamo valutato diversi luoghi dove girare, ma poi ci hanno mostrato questa enorme area boschiva nei Carpazi in Transilvania, a un'altitudine di circa 2100 metri, dove si trovano scure foreste di conifere come nell'Europa del Nord. Me ne ne sono innamorato. Non avevo mai visto boschi come quelli. Vengo dal Sud Est degli Stati Uniti e volevo una foresta dalla struttura diversa da quella che mi è familiare, volevo paracadutare i protagonisti in un incubo bizzarro.
David Bruckner
Il meno atletico dei quattro si ferisce al ginocchio mentre attraversano i prati esterni alla foresta, così insieme decidono di tagliare per i boschi, per portarlo al più presto a un rifugio. Durante una forte pioggia finiscono però per perdersi e arrivano a una baita abbandonata, dove trovano strani simboli pagani. Qui i quattro passano la notte assaliti da orribili incubi e il giorno dopo le cose prendono una piega ancora più spaventosa.
Tratto dall'omonimo romanzo horror dello scrittore inglese Adam Nevill (la cui opera è inedita in Italia), il film è sceneggiato da Joe Barton, noto per lavori per la Tv inglese come la miniserie Our World War e alcuni episodi di Humans. Alla regia debutta in solitario su un lungometraggio, David Bruckner che aveva codiretto l'horror The Signal e poi aveva partecipato a progetti antologici come V/H/S.
Non conoscevo il romanzo di Adam, ma la sceneggiatura stava girando e quando mi è arrivata attraverso la mia agenzia ho pensato che fosse folle nel modo giusto e ne ho parlato con il producer Will Tennant di Imaginarium. Poi ho letto il libro e me ne sono del tutto innamorato. È sempre una sfida adattare un romanzo, perché alcuni passaggi si traspongono naturalmente mentre altri è meglio lasciarli cadere.
David Bruckner
Il film è stato prodotto da Andy Serkis attraverso la sua compagnia Imaginarium e ci si è avvalsi, per la realizzazione della creatura, di Keith Thompson, già collaboratore di Del Toro su Pacific Rim e Crimson Peak. Il mostro è realizzato in parte con effetti reali e in parte attraverso la computer graphic, inoltre si allontana dalla descrizione che ne dà il libro, dove ha alcune caratteristiche in comune con i caproni.
Bruckner ha voluto nel ruolo del protagonista Luke l'attore inglese Rafe Spall che, nonostante una partecipazione a Prometheus, è normalmente associato alla commedia, da L'alba dei morti dementi fino alla serie Roadies. Nel ruolo del leader naturale del gruppo di amici troviamo invece Robert James-Collier, famoso per aver interpretato il personaggio di Thomas Barrow in circa 50 episodi di Downton Abbey. È unica e sinistra presenza femminile del film Kerri McLean, attrice inglese ma di padre giamaicano e fin qui relegata a ruoli televisivi.
Il nostro mostro è in un certo senso fabbricato dagli incubi e dalle paure, quindi il suo design è una sorta di contrappunto archetipico al percorso del protagonista. Inoltre per noi era importante che fosse una creatura nuova, che il pubblico potesse dire di non aver mai visto prima e di non poter più dimenticare.
David Bruckner
Il film è stato presentato al Festival di Toronto del 2017 ed è poi passato per il Sitges, dove Rafe Spall è stato premiato come Miglior Attore. Ha una colonna sonora firmata da Ben Lovett, che già aveva collaborato con Bruckner su The Signal, ed è fotografato da Andrew Shulkind (che in passato ha fatto gavetta con David Fincher e Steven Spielberg). La regia e la fotografia evitano lo stile found footage di Blair Witch Project e prediligono invece i campi lunghi, dove gli alti alberi della foresta sono come sbarre che imprigionano i protagonisti nel loro incubo.
Dall'omonimo romanzo di Adam Nevill,un mix tra "The Blair Witch Project"(ma senza telecamere)e "The Witch",con un pizzico di "The Wicker Man".Il regista sa rendere il già visto interessante sfruttando abilmente le locations e tratteggia i personaggi con più intelligenza della media(con un abile utilizzo dei classici fantasmi e sensi di colpa legati al [...] Vai alla recensione »
Horror metafisico semplice, ben fatto e pervaso da un continuo senso di angoscia, che racconta di quattro amici che si perdono dentro a una minacciosa foresta scandinava. Distribuzione: Netflix.
Mi ha ricordato molto la struttura e le atmosfere di The Descent: un lutto all’inizio della storia che segnerà la psicologia del protagonista, un gruppo di amici che parte all’avventura (lì erano amiche che esploravano grotte, qua amici che fanno un’escursione nella foresta), cominciano a sentirsi strani versi (perfino i rumori ricordano i versi dei mostri di The [...] Vai alla recensione »
Tutto già visto ma il film può contare su un'ottima regia che tiene col fiato sospeso lo spettatore. Bravi i protagonisti che riescono a rievocare a tratti i reporter di Blair whitch project