Titolo internazionale | The Blue Years |
Anno | 2017 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Messico |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Sofía Gómez-Córdova |
Attori | Luis Velazquez, Paloma Dominguez, Juan Carlos Huguenin, Ilse Orozco, Natalia Gómez Vázquez Aristeo Mora, Alex Rodríguez (II), Marcelo Tobar, Carlos Hoeflich, Sara Isabel Quintero, Ildelisa Castañeda, Mariana Estrada Padilla, Estreyah Uribe. |
Tag | Da vedere 2017 |
MYmonetro | 3,24 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 19 giugno 2018
Un gruppo di persone che vive sotto lo stesso tetto viene raccontato dal punto di vista di un gatto che li osserva.
CONSIGLIATO SÌ
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Guadalajara. Una casa con cortile in stato di precaria conservazione e cinque giovani che la abitano condividendo in parte la responsabilità del suo mantenimento. Ad osservarli c'è un gatto che gironzola da una stanza all'altra appartenendo a tutti e a nessuno. La convivenza non è sempre facile anche perché nuove persone sopraggiungono con le loro esigenze e aspettative.
Sofía Gómez Córdova, al suo primo lungometraggio, dimostra di conoscere bene il luogo (a Gudalajara ha studiato e insegna) ma anche di saper leggere le speranze e i problemi di una fascia di età che personalmente ha superato da non molto tempo (è del 1983).
Sulla carta non era un'impresa facile riuscire ad offrire ad ogni personaggio una vita propria che rimanesse significativa anche oltre la dimensione di unità di luogo che caratterizza il film. Nessuno di loro viene seguito quando varca la porta d'accesso al cortile per uscire ma siamo messi nella condizione di poter immaginare senza troppa difficoltà che cosa stia facendo all'esterno. La camera rimane ad esplorare tutti gli spazi di un edificio fatiscente letteralmente 'abitato' con modalità molto differenti da ognuno. C'è chi tiene all'ordine e alla pulizia e chi invece si lascia andare al caos più completo senza che questo gli procuri il benché minimo ripensamento. Di fatto ognuno di loro rispecchia un aspetto dell'edificio. In ognuno qualcosa sta scomparendo e smettendo di funzionare per lasciare posto ad altro.
Gli anni azzurri che definiscono il film sono quelli del passaggio da un'adolescenza protratta all'età adulta che porta con sé inevitabilmente delle scelte non facili. C'è chi danza e pretende ordine e rigore, c'è chi vorrebbe essere una grande attrice, c'è chi studia anche se non ha esami da sostenere e poi... ci sono i genitori. Talvolta fuori dalla finestra per ritirare i panni da lavare, talvolta in visita oppure distanti e con cui fingere al telefono quella serenità che manca. Su tutti lo sguardo partecipe della regista che si aggira come il gatto che fa da manifesto al film dall'uno all'altro per coglierne le vibrazioni interiori con una sensibilità e con un casting che meritano la visione.