enzo70
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martedì 17 settembre 2013
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un modo classico per rieditare un classico
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Sulla scia dei film di Romero e con l’ausilio di un parterre di attori di primissimo livello, Brad Pitt su tutti, Marc Forster ripropone una notte degli zombie avvalendosi di un importante cachet della produzione per gli effetti speciali. Regista di grandissima inventiva, ritengo che il suo capolavoro sia il magico Neverland, Forster riesce a rendere attuale un tema classico del cinema, dove chi muore è cattivo al punto da essere condannato ad uno stato di non morte. Al solito diligente Brad Pitt nella parte dell’eroe dal volto umano, a lui viene richiesto un impegno straordinario da parte dell’ordinario governo in cambio dell’impegno a salvare la famiglia, imbarcandola.
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Sulla scia dei film di Romero e con l’ausilio di un parterre di attori di primissimo livello, Brad Pitt su tutti, Marc Forster ripropone una notte degli zombie avvalendosi di un importante cachet della produzione per gli effetti speciali. Regista di grandissima inventiva, ritengo che il suo capolavoro sia il magico Neverland, Forster riesce a rendere attuale un tema classico del cinema, dove chi muore è cattivo al punto da essere condannato ad uno stato di non morte. Al solito diligente Brad Pitt nella parte dell’eroe dal volto umano, a lui viene richiesto un impegno straordinario da parte dell’ordinario governo in cambio dell’impegno a salvare la famiglia, imbarcandola. Tipico film americano e tipico finale a tarallucci e vino, il buono vince ed il cattivo muore; definitivamente, trattandosi di zombie. Il mestiere del regista mette in evidenza gli risalto gli effetti speciali e consegna allo spettatore un film gradevole, senza alcuna pretesa oltre che quella di far restare per un paio di ore lo spettatore ben saldo sulla poltrona del cinema, preferibilmente digitale e tecnologicamente attrezzato.
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purplerain
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giovedì 31 ottobre 2013
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pallottole, fughe e troppo buonismo.
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Se vi piacciono i film del tipo “sparatutto” quasi simili ai videogame di ultima generazione allora questo è il film che fa per voi, e anche per me. World war Z tratta di un’infezione virale non ben determinata che trasforma le persone in essere che attaccano i vivi ma, a differenza degli altri zombi movies, non li mangiano la si limitano a morderli per farli trasformare dopo pochi secondi in esseri come loro. Il film parte piano, in una normale giornata, con una famiglia, quella del protagonista, Pitt, e di sua moglie, l’ottima Enos, che con le due figlie si reca al lavoro e subito dopo ci troviamo di fronte al problema contagio, che fa decollare il film subito e ci permette di vivere tutto il resto del film sotto l’effetto dell’adrenalina e della tensione anche se dentro di noi già sappiamo che al protagonista niente accadrà.
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Se vi piacciono i film del tipo “sparatutto” quasi simili ai videogame di ultima generazione allora questo è il film che fa per voi, e anche per me. World war Z tratta di un’infezione virale non ben determinata che trasforma le persone in essere che attaccano i vivi ma, a differenza degli altri zombi movies, non li mangiano la si limitano a morderli per farli trasformare dopo pochi secondi in esseri come loro. Il film parte piano, in una normale giornata, con una famiglia, quella del protagonista, Pitt, e di sua moglie, l’ottima Enos, che con le due figlie si reca al lavoro e subito dopo ci troviamo di fronte al problema contagio, che fa decollare il film subito e ci permette di vivere tutto il resto del film sotto l’effetto dell’adrenalina e della tensione anche se dentro di noi già sappiamo che al protagonista niente accadrà. Inutile dire che il film sia un continuo richiamo a pellicole precedenti sul genere, ma vive anche di intuizioni abbastanza geniali ma poco sviluppate: intanto il film ruota troppo attorno al protagonista e lascia poco spazio agli altri che sembrano ogni volta vassalli al servizio del re, messi lì ogni volta che Pitt si sposta solo ed esclusivamente per proteggerlo, nonostante nessuno lo conosca e l’istinto di sopravvivenza dovrebbe essere leggermente più marcato in certe situazioni, invece si vedono persone pronte al sacrificio troppo facilmente, quasi fossero tutti missionari. L’idea di spostarsi un po’ in tutto il mondo è bella, ma i luoghi sono poco trattati, c’è appena il tempo di darvi un’occhiata che già si deve scappare, ed è un peccato perché l’idea della costruzione preventiva di un muro, quasi fosse quello di Berlino, appare subito originale ma breve. Tutto sommato però il film scorre veloce, la sceneggiatura risulta ben curata e forse sarebbe stato necessario allargare il tutto, trattare anche le storie degli scienziati, di alcuni soldati o dell’uomo che lo aiuta in Israele, per sapere chi sono e portare il tutto in una trilogia oggi tanto di moda. Speriamo vi sia un prosieguo, del resto le possibilità ci sono e per gli amanti del genere sarebbe piacevole, magari trattando la cattiveria umana in certe situazioni e non solo il lato buono delle persone.
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fabio cappelli
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domenica 23 marzo 2014
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degli zombie atletici quelli di brad
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Il film, World war Z, è stato tratto dal bestseller di Max Brooks e racconta di un padre, ex agente dell’ONU, che si ritrova, quasi in solitudine, a combattere una pandemia terrificante che trasforma gli esseri umani in belve assetate di sangue. L’inizio del film è travolgente: Garry Lane (Brad Pitt) è imbottigliato nel traffico di Philadelphia con la famiglia quando scoppia il caos (la parte di più bella del film) e inizia un viaggio-fuga inarrestabile che lo porta in giro per un mondo ridotto oramai in un lazzaretto. L’eroe, anzi il supereroe, è dinamico, coraggioso, un po’ psicologo e un po’ medico, ma soprattutto fortunato, sempre puntuale alle coincidenze che gli salvano la vita. Sopravvive a tutto e a tanti zombie atletici è utile, oltre che a Lane e all’umanità, anche per mantenere desto il pubblico dal torpore di una sceneggiatura banale e del già visto e rivisto.
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Il film, World war Z, è stato tratto dal bestseller di Max Brooks e racconta di un padre, ex agente dell’ONU, che si ritrova, quasi in solitudine, a combattere una pandemia terrificante che trasforma gli esseri umani in belve assetate di sangue. L’inizio del film è travolgente: Garry Lane (Brad Pitt) è imbottigliato nel traffico di Philadelphia con la famiglia quando scoppia il caos (la parte di più bella del film) e inizia un viaggio-fuga inarrestabile che lo porta in giro per un mondo ridotto oramai in un lazzaretto. L’eroe, anzi il supereroe, è dinamico, coraggioso, un po’ psicologo e un po’ medico, ma soprattutto fortunato, sempre puntuale alle coincidenze che gli salvano la vita. Sopravvive a tutto e a tanti zombie atletici è utile, oltre che a Lane e all’umanità, anche per mantenere desto il pubblico dal torpore di una sceneggiatura banale e del già visto e rivisto. Consiglio la visione del film agli appassionati del genere adrenalinico e che non si pongono tante domane e riflessioni, anche se la maldestra regia e lo scrittore Brooks per accendere qualche neurone nello spettatore ci mettono di tutto: dal poco rispetto della madre terra, agli Israeliani che pare sappiano sempre in anticipo cosa sta per succedere ma che poi, per colpa dell’ortodossia religiosa, questa volta rappresentata in canti di ringraziamento, incasinano tutto. Merita un elogio, la scena spettacolare degli zombie che scavalcano il muro di Gerusalemme, nessuna barriera può arrestare la globalizzazione, mentre una nota negativa la merita il finale: “ora inizia la guerra”. Un finale utile per preparare un world war Z 2, ma che inficia lo spirito iniziale del film, quello di pace, di amore e di rispetto di madre natura.
Fabio Cappelli
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themaster
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mercoledì 3 settembre 2014
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decisamente nulla di che
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Non essendo un grande amante dei catastrofici ma un grande amatore degli zombie-movie non posso nascondere quanto questo film mi abbia fatto rizzare i peli sulla cute per la sua stupidità,totale mancanza di realismo e il rispetto inesistente per l'opera a cui si ispira. Marc Forster è un tecnico capace anche se ha fatto film un po altalenanti,ma nel complesso non mi dispiace come regista,anche se ha fatto Quantum of Solace e si dovrebbe vergognare un pò per quel trionfo di anonimato. In questo World War Z Forster offre una buona tecnica,ma nulla più di questo se non in un paio di scene. Brad Pitt da una prova di se decisamente mediocre non avendo nessun guizzo,mai in nessun momento del film,ho apprezzato tantissimo invece Pierfrancesco Favino che per quel poco che ha fatto è stato grandioso.
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Non essendo un grande amante dei catastrofici ma un grande amatore degli zombie-movie non posso nascondere quanto questo film mi abbia fatto rizzare i peli sulla cute per la sua stupidità,totale mancanza di realismo e il rispetto inesistente per l'opera a cui si ispira. Marc Forster è un tecnico capace anche se ha fatto film un po altalenanti,ma nel complesso non mi dispiace come regista,anche se ha fatto Quantum of Solace e si dovrebbe vergognare un pò per quel trionfo di anonimato. In questo World War Z Forster offre una buona tecnica,ma nulla più di questo se non in un paio di scene. Brad Pitt da una prova di se decisamente mediocre non avendo nessun guizzo,mai in nessun momento del film,ho apprezzato tantissimo invece Pierfrancesco Favino che per quel poco che ha fatto è stato grandioso. La moglie del protagonista è talmente anonima che nemmeno mi ricordo come si chiama e nel complesso gli altri personaggi sono talmente poco delineati e approfonditi da non lasciare il minimo segno.
Certo in un catastrofico la sceneggiatura non sarà la parte più importante,ma nemmeno che sia scritta con i piedi va bene. Come era stato per l'obrobrioso 2012 di quel cane di Emmerich anche questo World War Z è scritto con i piedi,il personaggio di Brad Pitt viene costretto a fare quello che fa e poi si vanta di averlo fatto e di aver salvato il mondo quando lui non aveva la benchè minima intenzione di fare ciò che ha fatto,si sveglia la mattina tutto preciso,tutto caruccio,tutto pettinato e arriva alla fine che è andato in Corea,In Israele,si è schiantato con l aereo è stato ferito ed è sempre tutto preciso,tutto caruccio,tutto pettinato,beve del sangue infetto e non si infetta però poi a paura di venire morso,potrebbe capire la cura dopo venti minuti di film ma è troppo scemo per arrivarci,allo scienziato giovane danno in mano una pistola che non sa usare,due minuti dopo inciampa e si spara in testa...... e ci sono altri diecimila buchi di trama che potrei citare. E poi passiamo al punto dolente,gli zombie,innanzitutto non sono tali ma sono infetti perchè corrono,non mangiano le persone più altre cose che non c entrano assolutamente nulla col personaggio classico e già qui mi cade perchè è inutile fare un film sugli zombie,quando poi non sono nemmeno zombie,ma oltre a questo le location e gli effetti speciali funzionano egregiamente,così come la regia,non sto dicendo che questo film sia brutto,io dico che come catastrofico funziona benissimo,almeno visivamente parlando,ma come film di zombie non esiste,poichè il titolo serve solo a attirare fan dell'opera letteraria con cui il film non ha nulla a che fare secondo non esistono gli zombie. Cosa funziona quindi che risolleva in parte la pellicola,oltre al lato tecnico? Sicuramente la scena dell aereo che offre buona suspense e una tecnica niente male e l'ultima mezz'ora a Cardiff City che veramente notevole sotto tutti i punti di vista,ma ciò non basta a risollevare le sorti di un film che tutto sembra meno che il grandioso blockbuster che doveva sembrare. Mi è piaciuto inoltre come hanno reso il mondo nel caos,ho sentito molto la crisi e il disorientamento dei protagonisti,come mi è piaciuto come hanno gestito le reazioni della popolazione,ho odiato la scelta di non mettere nemmeno una goccia di sangue,scelta che ho trovato a dir poco sbagliata,in quanto in un film di zombie il gore e lo splatter deve esserci assolutamente,quando poi ti rendi conto che non è uno zombie movie ma un catastrofico e che gli zombie non sono tali ma sono infetti,arrivi alla conclusione che hai buttato via due ore e quaranta della tua vita.
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fluturnenia
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venerdì 6 novembre 2015
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nel suo punto di forza si cela quello più debole
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La cosa che mi irrita maggiormente del cinema non sono le cose mal riuscite ma gli spettatori che sgomitano e s'affanano per riuscire a trovarle, a tutti i costi. Dato che ci sono gli zombi è un peccato mortale, anzi immortale o sarebbe meglio dire non morto, usare ciò di cui si parla, appunto i cadaveri centometristi, per in realtà rappresentare qualcosa d'altro. Poi senza nemmeno una scena truculenta o almeno una misera goccia di sangue. In pratica passa il concetto ''non è un horror perché non si vede nulla di orribile''. Allora veniamo a quel qualcosa d'altro: tanta tanta action. Ma non di quel genere calci, pugni, lame rotanti e alabarde spaziali, no del tipo movimento frenetico, gente morta e non che corre, grida, muore così veloce da non aver nemmeno il tempo di metterla a fuoco perché c'è altro da mostrare che poi è sempre la stessa solfa semplicemente spaziando da una location a un'altra.
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La cosa che mi irrita maggiormente del cinema non sono le cose mal riuscite ma gli spettatori che sgomitano e s'affanano per riuscire a trovarle, a tutti i costi. Dato che ci sono gli zombi è un peccato mortale, anzi immortale o sarebbe meglio dire non morto, usare ciò di cui si parla, appunto i cadaveri centometristi, per in realtà rappresentare qualcosa d'altro. Poi senza nemmeno una scena truculenta o almeno una misera goccia di sangue. In pratica passa il concetto ''non è un horror perché non si vede nulla di orribile''. Allora veniamo a quel qualcosa d'altro: tanta tanta action. Ma non di quel genere calci, pugni, lame rotanti e alabarde spaziali, no del tipo movimento frenetico, gente morta e non che corre, grida, muore così veloce da non aver nemmeno il tempo di metterla a fuoco perché c'è altro da mostrare che poi è sempre la stessa solfa semplicemente spaziando da una location a un'altra. Direi piuttosto che il difetto vero stia in ciò che invece nelle pellicole targate USA non si vuole far mai mancare, la magniloquenza visiva di botti, scoppi, e mezzi d'assalto in un conflitto infinito che sommergono impietosi l'eroe senza macchia e senza paura di turno. puntualmente uscente vincitore che sia buona o cattiva sorte e per di più il tutto presentato come fosse il campo da calcio della Playstation in modalità grandangolo. Eccolo il ''tallone d'Achille'', come recita un dialogo del film, la cosa più maestosa e grande che finisce per rendere piccolo piccolo il candore iniziale. Proviamo a fare un esercizio, prendiamo tutti gli Zombi movie dell'ultimo ventennio. Quante scene patetiche, noiose, di bassa lega ci troviamo. Tante, troppe. E questo WWZ invece? Pretenzioso forse troppo, banale ma anche no, avulso alla caratterizzazione dei personaggi si certo ma vi siete annoiati? Forse infastiditi per i pochi momenti di calma magari. Altra cosa che non capirò mai è il perché si pretenda sempre ampio spazio ad ogni faccia che ricopra un minimo ruolo di rilievo. A volte esistono anche le pellicole monotematiche, monopersonaggio, monocrome. Si anche io concordo sul fatto che Pitt sia puntualmente baciato dalla fortuna in una missione che non ha nulla di verosimile né plausibile tra pratica e teoria ma se bisogna mettere al bando le storie incredibili fatte di soli empirismi allora robe del tipo ''Arma Letale'',''Ultimatu, alla Terra'',''La Guerra dei Mondi'',''E venne il giorno'' etcetc (in ordine di assurdità e la fantascienza non ne ha nessuna colpa sia chiaro) andrebbero gettate al macero senza appello. Insomma, per come la vedo io si poteva rallentare il ritmo qua e là, tagliare qualche episodio globale e dare una spruzzata di chicchiericcio in più ma a conti fatti se queste sono le pellicole che fan perdere tempo e denaro beh allora forse sarebbe il caso di lasciar perdere questo genere di storie e darsi alla commedia o magari piuttosto non andare proprio al cinema. No, per me è promosso senza meriti né infamia.
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killbillvol2
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mercoledì 11 settembre 2013
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world war z
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Brad Pitt recita e produce un blockbuster estivo, quello che alcuni potrebbero definire Horror... Ma non è un horror, o meglio, è un horror per famiglie. Nonostante parli di un'invasione Zombie, come suggerisce il titolo, le scene forti e/o sanguinolente sono ridotte all'osso o praticamente assenti... Ma allora ci si domanda... Perché vado a veder[+]
Brad Pitt recita e produce un blockbuster estivo, quello che alcuni potrebbero definire Horror... Ma non è un horror, o meglio, è un horror per famiglie. Nonostante parli di un'invasione Zombie, come suggerisce il titolo, le scene forti e/o sanguinolente sono ridotte all'osso o praticamente assenti... Ma allora ci si domanda... Perché vado a vedere un film horror senza gli ingredienti caratteristici dell'horror? È come se la Disney produsse film porno. Ma, nonostante questo, il regista e gli sceneggiatori tentano di colmare questa mancanza (dovuta al grande pubblico a cui è diretto) con scene di (presunta) tensione. Ha un inizio folgorante, con dei bellissimi titoli di testa, e gli zombie si fanno subito vedere, dopo neanche un quarto d'ora di film. Fin qua va tutto abbastanza bene... Ma poi, quasi in contemporanea con l'arrivo dei morti viventi, cominciamo a DETESTARE tutta l'allegra famigliola protagonista del film. Dalla bambina più piccola, che la si vorrebbe vedere sbranata dalla prima scena, a quella maggiore e sua madre che sembra non capiscano niente di tutto quello succede, fino a lui...il nostro Brad. Anche film non eccelsi come 2012 o The Day After Tomorrow hanno capito che è meglio mettere come protagonista l'Uomo Comune...ma World War Z non l'ha capito. Il nostro Brad lavora per l'ONU e, dopo un paio di chiamate, vengono subito a soccorrerlo. A questo punto, il film precipita completamente. La trama diventa assurda, buona solo per un videogame (ci sono le tappe in giro per il mondo) e neanche la buona regia e la grande e spettacolare scena della "montagna" di infetti può oramai salvare questo film dalla caduta libera. Neanche il nostro Pierfrancesco Favino ci riesce, neanche la scena finale dove lo spettatore dovrebbe essere teso come una corda di violino, è invece semplicemente un esempio massimo di ridicolo involontario. Non ho letto il romanzo di Max Brooks al quale è ispirato, ma mi hanno detto che è di gran lunga migliore e anche molto diverso. Questo film deve essere visto solo ed esclusivamente per ridere, e anche tanto. Personalmente ho riso più vedendo questo presunto horror che mentre vedevo Una Notte da Leoni 3 (esattamente come questo World War Z: una commedia che non fa ridere).
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mr. gianluca
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venerdì 20 settembre 2013
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corri che altrimenti ti mangiano
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A me piacciono un casino i film di zombie, credo di averli visti tutti (quelli di Romero indubbiamente), quindi non potevo esimermi dal non vedere questo. E ammetto che il film, era proprio quello che mi aspettavo e forse qualcosa di più: posso dire che la pellicola si regge ovviamente tutto sulla fisicità di Brad Pitt, in quanto seguiamo le sue gesta in giro per un mondo infestato da non morti, alla ricerca di un antidoto che possa far tornare le cose alla normalità. Mi è piaciuto come sono stati trattati gli zombie, non semplici mangiacarne, ma veri e propri ricettacoli del virus stesso, perennemente alla ricerca di altri corpi sani da poter infettare, e così espandersi. La sceneggiatura, per quanto lineare, ha qualche gradevole colpo di scena, in quanto più di una volta ho esclamato "Toh.
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A me piacciono un casino i film di zombie, credo di averli visti tutti (quelli di Romero indubbiamente), quindi non potevo esimermi dal non vedere questo. E ammetto che il film, era proprio quello che mi aspettavo e forse qualcosa di più: posso dire che la pellicola si regge ovviamente tutto sulla fisicità di Brad Pitt, in quanto seguiamo le sue gesta in giro per un mondo infestato da non morti, alla ricerca di un antidoto che possa far tornare le cose alla normalità. Mi è piaciuto come sono stati trattati gli zombie, non semplici mangiacarne, ma veri e propri ricettacoli del virus stesso, perennemente alla ricerca di altri corpi sani da poter infettare, e così espandersi. La sceneggiatura, per quanto lineare, ha qualche gradevole colpo di scena, in quanto più di una volta ho esclamato "Toh... questa non me l'aspettavo". Il film scorre veloce, e nella sequenza finale tende anche a migliorare, inserendo una sequenza in puro stile horror, davvero ben orchestrata, in cui spunta anche il nostro Pierfrancesco Favino. Tirando le somme, posso dire che questo film non è nient'altro che un buon action movie, per una serata spassosa e tranquilla, che indubbiamente non annoia.
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mickey97
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venerdì 5 luglio 2013
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uno zomb movie intenso e andrenalinico ma...
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World War Z è uno zomb movie alquanto intenso e andrenalinico ma la dinamicità degli eventi che tende ad incrementare nello spettatore una notevolissima dose di suspence dalla quale deriva l'ansia, di certo non basta per celare una trama assente, la velocità di un montaggio e un finale troppo frettoloso per gustarselo come si deve. Lo Zomb Movie di Marc Forster con protagonista un Brad Pitt in splendida forma è anche un mix di sentimenti e riflessioni mentre si fa leva sui legami familiari che vengono celebrati su uno sfondo horror, ma sopratutto sul piano dell'action movie, il quale al medesimo risulta più che palese. Brad Pitt assume l'incarico di protagonista a dir poco assoluto e lo porta avanti senza esitazioni, dimostrandosi del tutto credibile anche nell'esternare l'amore per la famiglia che lo porterà nuovamente al servizio delle Nazioni Unite per il fine di garantire la salvezza della stessa e di tutte le persone che ancora non sono state contagiate dagli Zombie.
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World War Z è uno zomb movie alquanto intenso e andrenalinico ma la dinamicità degli eventi che tende ad incrementare nello spettatore una notevolissima dose di suspence dalla quale deriva l'ansia, di certo non basta per celare una trama assente, la velocità di un montaggio e un finale troppo frettoloso per gustarselo come si deve. Lo Zomb Movie di Marc Forster con protagonista un Brad Pitt in splendida forma è anche un mix di sentimenti e riflessioni mentre si fa leva sui legami familiari che vengono celebrati su uno sfondo horror, ma sopratutto sul piano dell'action movie, il quale al medesimo risulta più che palese. Brad Pitt assume l'incarico di protagonista a dir poco assoluto e lo porta avanti senza esitazioni, dimostrandosi del tutto credibile anche nell'esternare l'amore per la famiglia che lo porterà nuovamente al servizio delle Nazioni Unite per il fine di garantire la salvezza della stessa e di tutte le persone che ancora non sono state contagiate dagli Zombie. Così Gerry Lane intraprende vari viaggi secondo un veloce montaggio, il quale contribuisce a rendere il ritmo fin troppo repentino ma è proprio con questa repentività che World War Z si distingue dagli altri film di zombie, dimostrando di avere una notevole ritmica che seppur veloce, si combina con la suspance e riesce a tenere incollato alla poltrona uno spettatore che a sua volta si dichiara incapace di staccare gli occhi dallo schermo. Uno zomb movie ad alta tensione che svolge il suo dovere sino in fondo e lascia il segno dopo essere risultato di grande intrattenimento, purtroppo l'intensità e l'andrenalina non trovano supporto nella trama, poichè vuota e specialmente assente ma all'improvviso una trovata originale non perfettamente approfondita ( zombie che non attacano persone infette... in sintesi ) colma questo vuoto per poi arrivare velocissimamente a un finale che non riceve le giuste attenzioni, così... il film finisce senza che lo spettatore se ne accorga. World War Z in realtà si distingue dagli altri zomb movie non solo per ritmo, intensità e andrenalina ma anche per la rappresentazione degli zombie a dir poco degno di nota, i cui lineamenti risultano a dir poco degno di nota, i quali vogliono fare intendere quanto siano magnifici gli effetti speciali. Peccato, un film del genere per giunta capace di lasciare il segno e qualcosa dentro dovrebbe essere un capolavoro ma senza trama questo si dissolve ed il film lo si può targare come più che buono ma risulta di gran lunga superiore a Resident Evil Retribution.
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[+] ripetizione ingiustificata
(di mickey97)
[ - ] ripetizione ingiustificata
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film eater
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sabato 9 novembre 2013
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io non sarò leggenda ma almeno sono vivo!
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Uno zombie-virus si spande per il globo alla velocità della luce, persino Obama o chi per lui (questo il regista ce lo lascia immaginare) viene morso nel giro di poche ore. La pandemia è dilagante e un antidoto non esiste, per il momento. Wow, direte, che c'è di nuovo? Fin qui ben poco. Il cast Brad Pittiano mi ha però rincuorato e sono andato avanti fiducioso. La famiglia di Brad, Gerry nel film, - un ancora giovane ex-militare ONU in congedo, con esperienza sul campo negli scenari più difficili, ora casalingo - si salva questa volta, ma solo perché lui (Gerry) deve dare una mano a scoprire l'origine dello zombie-virus, il caso zero per intenderci.
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Uno zombie-virus si spande per il globo alla velocità della luce, persino Obama o chi per lui (questo il regista ce lo lascia immaginare) viene morso nel giro di poche ore. La pandemia è dilagante e un antidoto non esiste, per il momento. Wow, direte, che c'è di nuovo? Fin qui ben poco. Il cast Brad Pittiano mi ha però rincuorato e sono andato avanti fiducioso. La famiglia di Brad, Gerry nel film, - un ancora giovane ex-militare ONU in congedo, con esperienza sul campo negli scenari più difficili, ora casalingo - si salva questa volta, ma solo perché lui (Gerry) deve dare una mano a scoprire l'origine dello zombie-virus, il caso zero per intenderci. Pare che la voce di uno zombie-virus sia trapelata da una mail, ma sia stata alquanto osteggiata da militari e scienziati, che fanno fatica a credere che si tratti di non-morti. La scienza è scienza, insomma! Comunque Gerry si fa una passeggiata in Corea del Sud (al nord la dittatura di Pyong Yang ha avuto la brillante idea di cavare i denti a tutta la popolazione, a dir poco geniale!), ma non ne cava un ragno dal buco. In Israele ,invece, dove hanno innalzato un muro anti-zombie pare se la cavino e, anzi, danno rifugio ai palestinesi... ma l'armata degli zombie non è facile da contrastare. Non voglio svelarvi altro, se non che le scene avvincenti non mancano e la computer grafica è utilizzata ai massimi livelli. L'adrenalina non manca ed è quello che ci aspettiamo da uno zombie movie, no? Inoltre gli zombie sono veramente resistenti e sono stupidi per fortuna (Dio ci scampi dagli zombie intelligenti!), ma non ci sono inutili scene di fagocitamento di arti e cervelli, del resto sono solo contenitori di un virus e lo scopo di un virus è diffondersi non mangiare. Il finale è veramente intelligente e non ti lascia l'amaro in bocca. Banali espedienti come la bambina misteriosa che ha sviluppato gli anticorpi e ci servirà per sviluppare un antidoto miracoloso, sono stati, qui, finemente evitati.
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mrmettiu
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martedì 10 settembre 2013
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una storia già sentita, ma ben sviluppata
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Nel luglio 2013, un mese dopo la world premiere di World War Z, Leicester Square era ancora tappezzata di poster e pubblicità dell’impresa di Brad Pitt. Questo il motivo principale che mi ha spinto – una volta tornato in Italia – ad andare a vedere in anteprima nazionale il blockbuster dell’estate 2013.
Sono uscito dalla sala soddisfatto. Il concept non è particolarmente sofisticato, anzi si avvicina pericolosamente al mediocre Io sono leggenda. Il protagonista, a seconda del film Will Smith o Brad Pitt, parte in missione lontano dalla sua famiglia e si ritrova in zone dove è l’unico superstite all’epidemia di "zombite" che ha devastato il pianeta.
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Nel luglio 2013, un mese dopo la world premiere di World War Z, Leicester Square era ancora tappezzata di poster e pubblicità dell’impresa di Brad Pitt. Questo il motivo principale che mi ha spinto – una volta tornato in Italia – ad andare a vedere in anteprima nazionale il blockbuster dell’estate 2013.
Sono uscito dalla sala soddisfatto. Il concept non è particolarmente sofisticato, anzi si avvicina pericolosamente al mediocre Io sono leggenda. Il protagonista, a seconda del film Will Smith o Brad Pitt, parte in missione lontano dalla sua famiglia e si ritrova in zone dove è l’unico superstite all’epidemia di "zombite" che ha devastato il pianeta. Qui l’eroe si improvvisa piccolo chimico e grazie al suo galileiano spirito di osservazione (e una buona dose di fortuna) trova la ricetta per il vaccino per rendersi immune dagli attacchi degli zombie. Quello che rende diversi i due film è la maniera in cui la trama viene sviluppata. Le sottigliezze della sceneggiatura, il ritmo del tutto particolare e il forte impatto del messaggio del film sullo spettatore rendono World War Z vincitore su tutta la linea. Se poi la magnifica performance di Will Smith in Io sono leggenda salvava il film, quella straordinaria di Brad Pitt in WWZ è la ciliegina sulla torta di un film già ben riuscito.
La regia di Marc Foster (che purtroppo passa in secondo piano) è eccellente: dal punto di vista tecnico il film è eccellente, si sprecano le sequenze epiche e ci sono diversi momenti indimenticabili (le sequenze a Gerusalemme, la ricerca dei sieri nel laboratorio dell’OMS). Inquadrature perfette per un film d’azione ed effetti speciali all’avanguardia (ottimo anche il 3D). Interessantissima anche la colonna sonora di Beltrami, forse il migliore nel genere d’azione. Buone le prestazione degli altri membri del cast e ottimo debutto per Daniella Kertesz, che si rivela capace di un’espressività non comune. Speriamo di rivederla presto ricoprire ruoli ancor più importanti. Spezziamo una lancia anche a favore del nostro compatriota Pierfrancesco Favino, che dopo la positiva partecipazione in Angeli e Demoni riconferma di non aver nulla da invidiare ai suoi colleghi stranieri. Di certo il suo ruolo di italiano pasticcione e imbranato (ecco come siamo visti negli States) non era dei più gratificanti, ma lo ha reso comunque alla perfezione.
Film nel complesso molto gradevole, non impegnativo ma di ottima qualità.
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