gustibus
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sabato 8 luglio 2017
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il miglior film "zombie"
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Oggi caldissimo...ho quasi 4000 film,che guardo?con un ottima bibita ghiacciata,mi vedo per la 15a volta "war world Z". Sicuramente il piu'bel film in assoluto su un tema(x ora) fantasy sui morti che camminano i nostri amati Zombies!pur amando residente evil,e molti altri film su questo tema questo ha un qualcosa in piu'che li supera tutti.Non e'certo merito di Brad Pitt che ha fatto recitazione al minimo.Tratto dal best seller di Max Brooks,Mark Forster(regista del Bond " Quantum of solace") ha diretto in maniera magistrale questo film con scene che fanno storia del cinema.1a quando sono in Israele con gli zombie(che per la precisione sono contagiati da un virus proveniente dalla Corea)che tentano di scavalcare i muri di difesa accavallandosi per decine di metri finche'ci riusciranno e o il digitale o le comparse(talmente e'fatto bene e reale) la fanno da padroni.
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Oggi caldissimo...ho quasi 4000 film,che guardo?con un ottima bibita ghiacciata,mi vedo per la 15a volta "war world Z". Sicuramente il piu'bel film in assoluto su un tema(x ora) fantasy sui morti che camminano i nostri amati Zombies!pur amando residente evil,e molti altri film su questo tema questo ha un qualcosa in piu'che li supera tutti.Non e'certo merito di Brad Pitt che ha fatto recitazione al minimo.Tratto dal best seller di Max Brooks,Mark Forster(regista del Bond " Quantum of solace") ha diretto in maniera magistrale questo film con scene che fanno storia del cinema.1a quando sono in Israele con gli zombie(che per la precisione sono contagiati da un virus proveniente dalla Corea)che tentano di scavalcare i muri di difesa accavallandosi per decine di metri finche'ci riusciranno e o il digitale o le comparse(talmente e'fatto bene e reale) la fanno da padroni.Pitt inviato dall'ONU ha il compito di trovare da dove e'partito il contagio e trovare poi l'antidoto per debellarlo.2a la scena dove i Seals in piena notte vanno in bicicletta perche'il minimo rumore tutto saltava.3a scena sull'aereo che riesce a decollare da Israele per raggiungere OMS in Svizzera e anche lì un uomo ormai infettato scatena l'inferno.La fine forse e'la meno bella ma tante'..e'un preparazione il n.2 di War Z.Negli USA ha avuto un ottimo successo piu'di 250milioni$.Da noi 5milioni di Euro.VABBE' dalle critiche qui e in mymovies tutto riflette cio'!Io rimango che questo E'un superbo film per chi ama il genere,ovvio!Da vedere****stelle tutte e meritate!
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ilmentore
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mercoledì 9 aprile 2014
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grossa incongruenza
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Giudico il film discreto per me ma solo perchè mi piace molto il genere ma c'è comunque una grossa incongruenza che permea tutto il film e cioè la seguente:
durante la scena girata a Gerusalemme si vede lo zombie tsunami che si riversa sulle strade e che passa indisturbato attraverso soggetti malati; si vede chiaramente come gli zombi già da un centinaio di metri senza nè fermarsi, nè vederli nè annusarli riescano a percepire la presenza ad enorme distanza dei soggetti da aggredire e dei soggetti da evitare come la peste come intuisce in seguito il protagonista; e allora visto che gli zombi hanno questa sorta di radar super tecnologico e super efficiente, me lo spiegate come diavolo fa Brad Pitt a passare inosservato sotto il naso degli zombi nel laboratorio di ricerca a 1 metro di distanza??
Per non parlare di quella sequenza di circa 5 minuti di c****e allucinanti che comincia dall'aereo quando i 2 fanno scoppiare la bomba a mano:
1)scoppia la bomba al centro dell'aereo e volano via tutti tranne loro 2
2) l'aereo si disintegra, si schianta in mille pezzettini al suolo e il sedile di Bradd Pitt è l'unico (!) che rimane appollaiato a mezz'aria come un pashà
3) si ritrova con una skeggia conficcata nel fianco e cosa fà? si getta da 2 metri di altezza (nessun umano sarebbe sopravvissuto) e non contento si alza e si incammina per un lungo tragitto.
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Giudico il film discreto per me ma solo perchè mi piace molto il genere ma c'è comunque una grossa incongruenza che permea tutto il film e cioè la seguente:
durante la scena girata a Gerusalemme si vede lo zombie tsunami che si riversa sulle strade e che passa indisturbato attraverso soggetti malati; si vede chiaramente come gli zombi già da un centinaio di metri senza nè fermarsi, nè vederli nè annusarli riescano a percepire la presenza ad enorme distanza dei soggetti da aggredire e dei soggetti da evitare come la peste come intuisce in seguito il protagonista; e allora visto che gli zombi hanno questa sorta di radar super tecnologico e super efficiente, me lo spiegate come diavolo fa Brad Pitt a passare inosservato sotto il naso degli zombi nel laboratorio di ricerca a 1 metro di distanza??
Per non parlare di quella sequenza di circa 5 minuti di c****e allucinanti che comincia dall'aereo quando i 2 fanno scoppiare la bomba a mano:
1)scoppia la bomba al centro dell'aereo e volano via tutti tranne loro 2
2) l'aereo si disintegra, si schianta in mille pezzettini al suolo e il sedile di Bradd Pitt è l'unico (!) che rimane appollaiato a mezz'aria come un pashà
3) si ritrova con una skeggia conficcata nel fianco e cosa fà? si getta da 2 metri di altezza (nessun umano sarebbe sopravvissuto) e non contento si alza e si incammina per un lungo tragitto.
A confronto la scena finale di 2012 con padre e figlio in apnea sono 2 dilettanti.
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(di giuseppetoro)
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lisa casotti
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mercoledì 24 luglio 2013
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come ghepardi nella savana
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Sinceramente non so dire perché non mi sono informata prima di andarlo a vedere dando per scontato che fosse un bel film. Del suo genere, per carità, vagamente gore, eppure un bel film post apocalittico. Forse è perché avevo bisogno di qualcosa di forte, afflitta dall’afa estiva e con le caviglie gonfie per il caldo, volevo provare al refrigerio di una sala climatizzata una forte emozione, fare un giro nell’inferno dei non morti e uscirne galvanizzata. Questo mi aspettavo, la suspense, il brivido, un urlo trattenuto tra i denti, invece ho assistito a un film debole da tutti i punti di vista, per coerenza interna e coerenza sul tema (pare che i cultori del genere siano risentiti – quasi offesi – per le incredibili prestazioni atletiche di questi neo zombi che, invece di deambulare ciondolando con le braccia penzoloni, scattano alla velocità dei ghepardi nella savana contro le loro prede) e per passaggi logici (il biochimico che muore subito ed è solo un espediente, Gerry – che nome! – che cerca il nocciolo della questione ovunque, dovrebbe dirigersi in India dove il contagio ebbe inizio, e si ritrova, dopo volo pindarico su aereo scodato uscendo quasi illeso dagli effetti del risucchio – roba da esplosione degli organi interni! - non si capisce bene dove, in un centro di ricerca dell’Organizzazione mondiale della sanità, si inietta un virus letale, che non gli procura nemmeno un brivido di febbre o un arrossamento agli occhi e alcun effetto collaterale, e quando si scopre che questo è l’antidoto alla diffusione del morbo e tutto sembra dover cominciare il film viene portato a conclusione in un batter d’occhio, anticipando chiaramente che ci sarà un seguito).
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Sinceramente non so dire perché non mi sono informata prima di andarlo a vedere dando per scontato che fosse un bel film. Del suo genere, per carità, vagamente gore, eppure un bel film post apocalittico. Forse è perché avevo bisogno di qualcosa di forte, afflitta dall’afa estiva e con le caviglie gonfie per il caldo, volevo provare al refrigerio di una sala climatizzata una forte emozione, fare un giro nell’inferno dei non morti e uscirne galvanizzata. Questo mi aspettavo, la suspense, il brivido, un urlo trattenuto tra i denti, invece ho assistito a un film debole da tutti i punti di vista, per coerenza interna e coerenza sul tema (pare che i cultori del genere siano risentiti – quasi offesi – per le incredibili prestazioni atletiche di questi neo zombi che, invece di deambulare ciondolando con le braccia penzoloni, scattano alla velocità dei ghepardi nella savana contro le loro prede) e per passaggi logici (il biochimico che muore subito ed è solo un espediente, Gerry – che nome! – che cerca il nocciolo della questione ovunque, dovrebbe dirigersi in India dove il contagio ebbe inizio, e si ritrova, dopo volo pindarico su aereo scodato uscendo quasi illeso dagli effetti del risucchio – roba da esplosione degli organi interni! - non si capisce bene dove, in un centro di ricerca dell’Organizzazione mondiale della sanità, si inietta un virus letale, che non gli procura nemmeno un brivido di febbre o un arrossamento agli occhi e alcun effetto collaterale, e quando si scopre che questo è l’antidoto alla diffusione del morbo e tutto sembra dover cominciare il film viene portato a conclusione in un batter d’occhio, anticipando chiaramente che ci sarà un seguito). Banale la famiglia con la moglie sciacquetta; stupido lei che lo chiama al cellulare nel momento meno opportuno; idiota la preghiera, urlata al microfono all’interno delle mura di Gerusalemme, che risuscita gli zombi assedianti; sciapi anche gli effetti speciali che ormai, essendo noi abituati a vederli, dovrebbero avere un pizzico di sale e di intelligenza in più, se no il rischio è quello di far ridere a crepapelle.
È tutto già visto: Resident Evil, Io sono leggenda, 28 giorni dopo, Il signore degli anelli (per la montagna umana, qui “non umana”) e anche il molto meglio riuscito cannibal movie The Road con Viggo Mortensen. L’unica nota positiva di questo World War Z è constatare che Brad Pitt sta invecchiando proprio bene. In effetti, il film è completamente cucito, o se preferite “cicatrizzato”, intorno a lui.
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(di hollyver07)
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giordano stefani
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giovedì 19 febbraio 2015
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zombie e geopolitica, cosa altro desiderare?
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Le premesse non erano buone: la gestazione del film è stata a dir poco travagliata e quello che ne è uscito fuori a prima vista ha molto poco a che fare che il libro dal quale è tratto.
Nonostante ciò a mio parere è semplicemente il miglior film di genere degli ultimi anni, nettamente superiore a tutti i Resident Evil ed i 28 giorni dopo che volete.
L’incipit è molto semplice: Brad Pitt è un funzionario delle Nazioni Unite a riposo che si ritrova giocoforza a dover rientrare in azione per tentare di scoprire le cause della diffusione di un misterioso virus che trasforma le persone in famelici, veloci e molto aggressivi infetti cannibali (i classici zombie moderni, per capirci) e fermarlo, per proteggere la sua famiglia da Mulino Bianco ma anche qualche altro miliardo di persone (o forse ormai i non infetti sono molti meno?).
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Le premesse non erano buone: la gestazione del film è stata a dir poco travagliata e quello che ne è uscito fuori a prima vista ha molto poco a che fare che il libro dal quale è tratto.
Nonostante ciò a mio parere è semplicemente il miglior film di genere degli ultimi anni, nettamente superiore a tutti i Resident Evil ed i 28 giorni dopo che volete.
L’incipit è molto semplice: Brad Pitt è un funzionario delle Nazioni Unite a riposo che si ritrova giocoforza a dover rientrare in azione per tentare di scoprire le cause della diffusione di un misterioso virus che trasforma le persone in famelici, veloci e molto aggressivi infetti cannibali (i classici zombie moderni, per capirci) e fermarlo, per proteggere la sua famiglia da Mulino Bianco ma anche qualche altro miliardo di persone (o forse ormai i non infetti sono molti meno?).
La sua interpretazione è secondo standard ottima (verrà mai girato un film nel quale non viene massacrato o ferito quasi mortalmente?)i comprimari sono buoni (tra i quali menzioniamo un Pierfrancesco Favino all’altezza della situazione) ed i non morti convincenti (siamo dalle parti di Io sono leggenda sotto questo aspetto).
Quello che permette al film di salire sul gradino più alto del podio della mia personalissima classifica di categoria è però lo svolgimento di una trama decente (merce rara in questo particolare filone cinematografico) e ben solida al di là dell’aspetto prettamente adrenalinico (che comunque non manca nonostante l’assenza di scene particolarmente cruente), ma soprattutto la costruzione di uno scenario geopolitico globale veramente curato e perfettamente integrato funzionalmente nella narrazione (ed è forse proprio in questo aspetto che ritroviamo finalmente il libro, più principio ispiratore che fedele sceneggiatura).
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shagrath
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mercoledì 29 aprile 2015
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brad pitt frana sulla catasta di zombi
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Questo film mi sarebbe dovuto piacere, perché adoro sia gli zombi, sia i film d'azione costruiti attorno a un protagonista supereroico. Purtroppo nonostante le premesse mancano sia i primi che il secondo. Gli zombi, richiamati fin dal titolo, non ci sono, nel senso che non sono dei veri antagonisti, sono giusto un contorno, un sottofondo e/o una furberia per creare affetti speciali mirabolanti che, tuttavia, nella visione home video perdono decisamente di efficacia. Gli zombi sono un tipo di mostro abusato, possono essere rappresentati in molti modi, perfino per fare umorismo. Qui sono semplicemente dei mostri piatti, privi di qualunque perché, dalla ferocia e dalle capacità atletiche "impressionanti", ma che si fanno gabbare dal primo citrullo Pitt, che non sa fare niente e tutto.
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Questo film mi sarebbe dovuto piacere, perché adoro sia gli zombi, sia i film d'azione costruiti attorno a un protagonista supereroico. Purtroppo nonostante le premesse mancano sia i primi che il secondo. Gli zombi, richiamati fin dal titolo, non ci sono, nel senso che non sono dei veri antagonisti, sono giusto un contorno, un sottofondo e/o una furberia per creare affetti speciali mirabolanti che, tuttavia, nella visione home video perdono decisamente di efficacia. Gli zombi sono un tipo di mostro abusato, possono essere rappresentati in molti modi, perfino per fare umorismo. Qui sono semplicemente dei mostri piatti, privi di qualunque perché, dalla ferocia e dalle capacità atletiche "impressionanti", ma che si fanno gabbare dal primo citrullo Pitt, che non sa fare niente e tutto. Ed è su questo punto che frana tutta la pellicola, perché se l'attenzione fosse stata spostata dagli zombi per enfatizzare un grande protagonista non sarebbe stato così sbagliato. Il problema è che il protagonista non funziona, Brad Pitt snocciola frasi senza senso dall'inizio alla fine. Le interazioni sociali che ha con la sua famiglia, per dire, sono senza senso, vogliono solo strizzare l'occhio a non si sa bene quali pubblico. Lui stesso è un individuo senza senso. SPOILER: viene detto che è una grande personalità del'Organizzazione Mondiale della Sanità, senza però dire quali sia il suo ruolo con esatezza, né la sua competenza. Viene selo presentato come un grande eroe, punto. Di fatto durante il film si limiterà ad affrontare zombi come se quello fosse stato il suo mestiere da sempre, ignorando quello che invece è il suo vero incarico, ovvero indagare in giro per il mondo per ricercare in improbabili luoghi l'origine del morbo, fallendo tra l'altro. Ma, inspiegabilmente, nonostante il suo fallimento ed una serie di combattimenti epici casuali, alla fine ci viene rivelato che il grande eroe ce l'ha fatta comunque, scoprendo SPOILER che il morbo ignora le persone malate. E certo, ci sono 7 miliardi di persone sul pianeta, e tra tutti queste teste solo quella di Brat Pitt intuisce questa cosa. Il mondo è pieno di malati che ignorati dagli zombi non si fanno alcuna domanda, vanno a spasso come sempre e amen. E chi li vede non si fa domande alcune, ci voleva l'eroe per capire tutto, cosa che tra l'altro poteva capire tranquillamente restando a fare la spesa nel supermercato che si vede all'inizio del film invece di andare a spasso tra la corea e israele al solo palese scopo di inscenare effetti speciali. Il film poteva chiudersi dopo 10 minuti! Tutto quello che c'è nel mezzo è riempimento fritto! Questo solo basta a far capire quanto la sceneggiatura faccia ridere, scritta veramente coi piedi attorno a un Brad Pitt che non funziona, non ha carattere, non ha niente.
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ysf
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mercoledì 3 giugno 2020
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un predestinato detective a caccia del serial killer più pericoloso: una pandemia zombie
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Brad interpreta un ex agente delle Nazioni Unite che, da uomo comune, si ritrova al centro di una pandemia che già dilaga per il mondo in maniera così fulminea da cogliere tutti di sorpresa. La pandemia è frutto di un pericolosissimo virus che riduce le persone a violenti e aggressivi zombie. Per amore delle sua famiglia e grazie alle sue "non meglio acclarate" (di risolutore?) verrà richiamato in servizio e coinvolto nella missione che punta a comprendere il terribile ed invisibile nemico che minaccia l'umanità. Ma Gerry in realtà ha già iniziato a collezionare gli indizi. Gli avvenimenti si accavallano e corrono veloci per portare l'agente su quella che sembra essere la strada giusta e il suo destino.
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Brad interpreta un ex agente delle Nazioni Unite che, da uomo comune, si ritrova al centro di una pandemia che già dilaga per il mondo in maniera così fulminea da cogliere tutti di sorpresa. La pandemia è frutto di un pericolosissimo virus che riduce le persone a violenti e aggressivi zombie. Per amore delle sua famiglia e grazie alle sue "non meglio acclarate" (di risolutore?) verrà richiamato in servizio e coinvolto nella missione che punta a comprendere il terribile ed invisibile nemico che minaccia l'umanità. Ma Gerry in realtà ha già iniziato a collezionare gli indizi. Gli avvenimenti si accavallano e corrono veloci per portare l'agente su quella che sembra essere la strada giusta e il suo destino. Le indagini conducono Gerry in un percorso che lo aiuterà ad accrescere le sue doti investigative in questo inedito terreno di scontro. Si tratta di un film decisamente coinvolgente. Certamente non si tratta di un film perfetto ma nel complesso ben realizzato. Aperto al grande pubblico e ben calibrato nelle scene splatter. Brad Pitt coglie nel segno e lascia tutti in attesa di ulteriori sviluppi.
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albymarat
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domenica 14 luglio 2013
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human movie
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"World War Z" di Marc Forster è stata una delusione sfumata, in dissolvenza continua nelle ore successive alla visione del film. Il prodotto sembra avere un impianto solido in tutte le sue estremità: sceneggiatura scarna e adrenalinica, location e fotografia oscure con inquadrature dall'alto piacevoli e coerenti , in linea con la viralizzazione degli spazi geografici. Ma la colonna vertebrale che Forster inserisce in questo film per innalzare i toni drammatici e i tratti malinconici, è la famiglia. Protezione di ciò che hai di più caro, lotta per la sopravvivenza meno egoistica e più interessata all'aiuto in stridente contrasto con le scene di sciacallaggio iniziali, ( in un delirio assolutamente plausibile) , missione etica nell' adottare un figlio, comprensione dei drammi familiari altrui.
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"World War Z" di Marc Forster è stata una delusione sfumata, in dissolvenza continua nelle ore successive alla visione del film. Il prodotto sembra avere un impianto solido in tutte le sue estremità: sceneggiatura scarna e adrenalinica, location e fotografia oscure con inquadrature dall'alto piacevoli e coerenti , in linea con la viralizzazione degli spazi geografici. Ma la colonna vertebrale che Forster inserisce in questo film per innalzare i toni drammatici e i tratti malinconici, è la famiglia. Protezione di ciò che hai di più caro, lotta per la sopravvivenza meno egoistica e più interessata all'aiuto in stridente contrasto con le scene di sciacallaggio iniziali, ( in un delirio assolutamente plausibile) , missione etica nell' adottare un figlio, comprensione dei drammi familiari altrui. Sono questi gli ingredienti che ci aiutano a focalizzare meglio l'attenzione sulla coscienza febbrile ma forte di Gerry Lane ( un buon brad pitt ), sul riscatto del genere umano. Sono valori su cui però è facile scivolare e cadere, ruzzolando in buonismi hollywoodiani e forster a volte sporge le dita dal burrone.
Ci rimane tra le mani un human movie più che uno zomb movie. Forster è stato comunque coraggioso, pur non avendo, secondo me, centrato pienamente l'obiettivo della messa a fuoco dell'animo umano ma avendo proposto un viaggio un pò buonista, condito da pathos sentito ma esteriore e da scampoli di azione pura, piacevole ma ovvia.
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evildead
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sabato 27 febbraio 2016
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world war z...ucchero!
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La prima cosa che balza agli occhi di questo film e' l'assoluta mancanza di gore che ,per questo genere ,e' imperdonabile;non una goccia di sangue!; il buon Pitt ,co-produttore ,ci avra' tenuto a fare un film "per tutti" ,per evitare divieti ,ma cio' risulta un grosso limite. Per il resto ,c'e' qualche buona idea (ad esempio il vaccino) ,azione ,ottime scene di massa ,effetti speciali ,un po' di suspense,il tutto mantenuto sull'ambiguita' se gli esseri siano infetti o morti viventi,dato che cio' non viene ne' spiegato e ne' mostrato... Particolare la parte in Israele ,una virata inaspettata e argomento mai toccato in film del genere; c'e' da chiedersi da dove venissero le centinaia di "zombi" che assediano il muro.
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La prima cosa che balza agli occhi di questo film e' l'assoluta mancanza di gore che ,per questo genere ,e' imperdonabile;non una goccia di sangue!; il buon Pitt ,co-produttore ,ci avra' tenuto a fare un film "per tutti" ,per evitare divieti ,ma cio' risulta un grosso limite. Per il resto ,c'e' qualche buona idea (ad esempio il vaccino) ,azione ,ottime scene di massa ,effetti speciali ,un po' di suspense,il tutto mantenuto sull'ambiguita' se gli esseri siano infetti o morti viventi,dato che cio' non viene ne' spiegato e ne' mostrato... Particolare la parte in Israele ,una virata inaspettata e argomento mai toccato in film del genere; c'e' da chiedersi da dove venissero le centinaia di "zombi" che assediano il muro...la famosa "invasione araba"? Certo che questa svolta filo-sionista del film fara' storcere il naso ad alcuni ,ma tant'e'. Finale abbastanza ottimista (la famiglia e' salva) ma una finestra rimane aperta su un possibile sequel( "la guerra e' appena iniziata"). Simpatica ed originale la presenza di Favino.
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giulioct
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martedì 2 luglio 2013
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wwz: uno zombie movie alla portata di tutti
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Intrappolati nel terribile traffico di Philadelphia, Gerry e la sua famiglia sono costretti a fuggire da un branco di esseri umani infettati da un virus sconosciuto che li costringe ad inseguire le persone per contagiarle.
World War Z dopo pochi minuti entra già nel vivo dell'azione immergendo la famiglia del povero Gerry Lane nel terrore di un epidemia che si evolve rapidamente, rafforzata dalla velocità delle vittime infette (a rompere gli schemi dei tipici zombie lenti e stupidi), che corrono e saltano all'impazzata con l'obbiettivo di contagiare quanti più esseri umani possibile. La macchina da presa eredita il tipico stile documentaristico da "telecamera a mano" che delle volte disturba chi non è abituato, specialmente nelle scene buie dove non è stato facile orientarsi negli spazi nel disperato tentativo di capire cosa stesse accadendo.
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Intrappolati nel terribile traffico di Philadelphia, Gerry e la sua famiglia sono costretti a fuggire da un branco di esseri umani infettati da un virus sconosciuto che li costringe ad inseguire le persone per contagiarle.
World War Z dopo pochi minuti entra già nel vivo dell'azione immergendo la famiglia del povero Gerry Lane nel terrore di un epidemia che si evolve rapidamente, rafforzata dalla velocità delle vittime infette (a rompere gli schemi dei tipici zombie lenti e stupidi), che corrono e saltano all'impazzata con l'obbiettivo di contagiare quanti più esseri umani possibile. La macchina da presa eredita il tipico stile documentaristico da "telecamera a mano" che delle volte disturba chi non è abituato, specialmente nelle scene buie dove non è stato facile orientarsi negli spazi nel disperato tentativo di capire cosa stesse accadendo. World War Z passa tra picchi di grande efficacia a momenti di basso livello hollywoodiano, prendendosi il merito di essere un film tutto sommato ben fatto, rimanendo nonostante tutto, nel limbo dei blockbuster ultra finanziati. Alcune mosse sono azzeccate, come l’inaspettata e repentina morte dello scienziato "salvamondo" che non ci aveva convinto granché per come ci aveva raccontato la sua bizzarra filosofia sulla vera identità di madre natura (probabilmente non tanto riuscita per via della traduzione in italiano), altre invece ci rimandano ad un Brad Pitt troppo protagonista ed eccessivamente divo di Hollywood anche sulla pellicola. Gerry Lane, infatti, si fa spazio tra zombie e scienziati, tra soldati e dottori con estrema facilità rischiando di far scadere tutto il film nella solita banalità da film americano. Nonostante questo, il film si regge in piedi su una solida base di adrenalina, che certamente non può fare di World War Z un film horror per via dei numerosi tagli alle scene violente (davvero molto contenute in tutto il film), ma che restituisce agli zombie movie una certa dignità in una chiave più moderna e realistica senza la pretesa di terrorizzare il pubblico. Il film ci mostra gli zombie così da vicino da ispirare un certo senso di angoscia verso la loro natura, sebbene si tratti di una cosa così assurda. Il tutto sembra funzionare alla grande: nonostante la trama sia un po' debole e prevedibile (come è ovvio che sia per un film che tratta della solita apocalisse zombie), il modo in cui viene raccontata la storia rafforza il film non lasciando mai buchi nella narrazione, tenendo lo spettatore con gli occhi puntati sullo schermo in preda ad una suspense viva e genuina per tutta la sua durata. World War Z in definitiva è un film che funziona, anche se l'eccessiva censura fatta per fini (tristemente) commerciali lascia un con l'amaro in bocca chi si aspettava un po' di cruenza in più, che certamente in uno zombie movie non avrebbe affatto guastato.
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sands
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venerdì 26 luglio 2013
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originale come un film sugli zombie
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C'è Brad Pitt! Ci sono gli zombie! C'è tanta azione!
Probabilmente a molti questo basterà. Perchè per attirare critica e pubblico spesso sono sufficienti ingredienti superficiali come l'attore famoso, piuttosto che una trama esplosiva e ricca di tensione. Ed è proprio con questa logica che, a mio parere, World War Z tenta di inserirsi con successo tra le pellicole attuali. Il problema è che non ci riesce. Una narrazione tutt'altro che originale, segue il percorso obbligato tipico di questo genere. Si ha la diffusione del virus (qui resa in modo molto rapido all'inizio), la trasformazione (niente di che, soliti umanoidi imbruttiti in grado di saltare molto in alto) e l'inizio della guerra per la salvezza dell'umanità.
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C'è Brad Pitt! Ci sono gli zombie! C'è tanta azione!
Probabilmente a molti questo basterà. Perchè per attirare critica e pubblico spesso sono sufficienti ingredienti superficiali come l'attore famoso, piuttosto che una trama esplosiva e ricca di tensione. Ed è proprio con questa logica che, a mio parere, World War Z tenta di inserirsi con successo tra le pellicole attuali. Il problema è che non ci riesce. Una narrazione tutt'altro che originale, segue il percorso obbligato tipico di questo genere. Si ha la diffusione del virus (qui resa in modo molto rapido all'inizio), la trasformazione (niente di che, soliti umanoidi imbruttiti in grado di saltare molto in alto) e l'inizio della guerra per la salvezza dell'umanità. Un filone logico, visto, rivisto e utilizzato in maniera violenta da decine e decine di produzioni prima di lui. Per tutti gli appassionato di zombie movies comunque, questo non costituirà un difetto, ma l'opposto. Tutti costoro, infatti, si aspettano grandi dosi di divertimento da ogni zombie movie che si rispetti. Ma World War Z non riesce neanche in questo. Per tutta la durata del prodotto ho respirato una pesante sensazione di noia, di disinteresse verso gli avvenimenti che sarebbero successi in seguito. La prima metà del film si passa così; tra scene prive di colpi di scena o di qualunque profondità, decorate ogni tanto con qualche scontro nemmeno molto godibile visibilmente parlando. La seconda tenta un passo in più, proponendo una sequenza un po' più approfondita sul comportamento del virus e, senza spoilerare nulla, la scena della struttura medica l'ho trovata anche abbastanza godibile. Una recitazione poco convincente, anche da parte del nostro eroe, completano l'appena mediocre pacchetto. Poca sostanza insomma, per una produzione che, forse, avrebbe potuto dire qualcosa in più.
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