Titolo originale | Rebelle |
Anno | 2012 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Canada |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Kim Nguyen |
Attori | Rachel Mwanza, Alain Lino Mic Eli Bastien, Serge Kanyinda, Mizinga Mwinga, Ralph Prosper Jean Kabuya, Diane Uwamahoro. |
MYmonetro | 3,10 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 12 marzo 2014
Komona, una ragazza di 14 anni, racconta al suo bambino non ancora nato la storia di come è diventata una ribelle, una bambina soldato. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, Il film è stato premiato al Festival di Berlino, Il film è stato premiato a Tribeca, Al Box Office Usa Rebelle (War Witch) ha incassato 10,3 mila dollari .
CONSIGLIATO SÌ
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Africa sudsahariana. La dodicenne Komona vive con i genitori in un povero villaggio. Un giorno una squadra di ribelli irrompe nella zona e la fa prigioniera. Dovrà divenire un loro soldato. Il suo primo atto di guerra sarà fucilare padre e madre. Se non lo farà soffriranno per una morte più atroce perché procurata con il machete. La vita con i ribelli si presenta come una continua sofferenza per la bambina. Viene picchiata anche se solo accenna a piangere. Finché un giorno, durante un'azione contro l'esercito, è l'unica a salvarsi. Questo viene visto come un segno particolare e Komona viene considerata una strega capace di individuare dove si nasconde il nemico. Solo una persona però si occupa di lei con un affetto che si trasforma in amore: è il quindicenne soprannominato il Mago. I due sviluppano il loro sentimento di nascosto fino a quando, un giorno, hanno l'opportunità di fuggire.
Chi aveva avuto occasione di vedere nel 2002 Le Marais, opera prima di Kim Nguyen, faticherà molto a riconoscerne lo stile in questo film concepito dieci anni fa e dato solo nel 2012 alla luce con la prima mondiale in Concorso alla 62^ Berlinale. I termini appena utilizzati sono adeguati alla narrazione perché chi ci racconta le sue vicende è la stessa Komona ormai quattordicenne e incinta che non sa se riuscirà ad amare l'essere umano che porta in grembo nel momento in cui ne uscirà ma, nel frattempo, gli narra di sé per prepararlo alla vita. Il tema dei bambini soldato è già stato trattato dal cinema ma il punto di vista femminile e le modalità di ripresa collocano il film sotto una luce particolare. Girato in Congo perché la protagonista, una ragazza che vive in strada e che ha vere doti da attrice consumata, è congolese, le riprese sono state effettuate in continuità permettendo al cast e alla troupe di entrare in progress nella vicenda. Ne è scaturito un film carico di dolore e di violenza gratuita non per quanto si vede sullo schermo ma per quanto si sa essere accaduto nella realtà, consapevoli che la pratica di utilizzare bambini per i combattimenti più efferati non ha ancora avuto fine. Nguyen ha saputo però preservare, nel buio della brutalità, la luce, flebile ma non destinata a spegnersi, della speranza. Senza falsi pietismi, aderendo alle credenze della cultura locale, il film ci dice che si può trovare la forza di pacificarsi, anche se con dolore, con il proprio passato. Per poter continuare a vivere e a dare senso alla vita altrui.
Komona, una ragazza di 14 anni, racconta al suo bambino non ancora nato la storia di come è diventata una ribelle. Tutto è iniziato quando aveva 12 anni, rapita dall'esercito ribelle, è stata costretta a imbracciare un AK 47 e a uccidere. Il suo unico amico e via di fuga è Magician, un ragazzo di 15 anni che vuole sposarla. Nonostante gli orrori e la quotidianità della guerra, Komona e Magician s'innamorano. Pensano di essere sfuggiti alla guerra, ma il destino ha deciso diversamente. Per sopravvivere, Komona avrà bisogno di tornare da dove proviene e fare ammenda con il suo passato. Intorno a loro, infuria la guerra.... Un racconto ambientato nell'Africa sub-sahariana, una storia d'amore tra due giovani anime intrappolate in un mondo violento e pieno di bellezza e magia.
Africa subsahariana. Dopo che il suo villaggio e stato bruciato e i genitori uccisi, Komona e costretta a diventare una bambina soldato e a subire ogni genere di violenza. Cercando rifugio dall'orrore, incontra un ragazzo con i capelli bianchi, che lei chiama 'Mago', e si innamora. Insieme fuggono alla ricerca di un futuro migliore.
Presentato al Festival di Berlino dove la giovane interprete ha vinto il premio come migliore attrice, vincitore anche al Tribeca Film Festival ed appena entrato nella preselezione degli Oscar per il Miglior Film Straniero la pellicola di Nguyen ha la forza e la potenza di un documentario e la poesia del grande cinema. Impresa titanica quella del regista, raccontare la storia di Komona, una bimba sudafrican [...] Vai alla recensione »