Un ritorno alle radici del libro
Dal 2008 la Paramount sta cercando di sviluppare un reboot di Dune, la pellicola tratta dal classico romanzo sci-fi di Frank Herbert, che originariamente doveva essere diretto da Peter Berg. Il regista lo scorso settembre aveva dichiarato di voler fare un enorme film epico PG-13. Ma ad ottobre Berg ha abbandonato la pellicola con la sua compagnia, la Film 44 production, per andare a dirigere Battleship, l'adattamento cinematografico del gioco in scatola di Battaglia Navale. Per mesi la Paramount ha cercato un sostituto, ed ha pure considerato per un periodo il regista di District 9, Neill Blomkamp come possibile candidato, ma nei primi giorni di questo gennaio l'incarico è stato affidato al regista francese Pierre Morel (Io vi troverò, From Paris with Love).
Morel progetta di realizzare il film in modo completamente diverso da quanto fatto da Lynch nel film dell'ottantaquattro, tornando indietro alle radici del libro, che assieme ad altri cinque forma la prima serie di romanzi scritta da Herbert. “Oh mio Dio, sì, sono stato un fan di quel libro - perché io non farò riferimento al film [di Lynch] - Sono stato un fan del libro da quando ero un adolescente. L'ho letto più e più volte - ora ho 45 ora, quindi per 30 anni”. Dato che ci sono sei libri nella saga, Morel ha spiegato di aver riletto i libri precedenti ogni volta che ne usciva uno nuovo: “Così, quando ho comprato il sesto libro, avevo già letto il primo sei volte! Sono un fan accanito”. Per quanto riguarda i suoi progetti per il film Morel ha spiegato un'intervista ad MTV: “[Il mio film] è tutto sul primo libro. Sto cercando di essere molto rispettoso del romanzo originale. Ma è una sfida, c'è un sacco di attesa, tutti i lettori mi aspetteranno con i loro fucili. Tutti quelli che non l'hanno letto saranno anche loro in attesa, perché è un romanzo così complesso, ricco che bisogna renderlo accessibile a coloro che non hanno letto il libro. Quindi, è una dura sfida ma sono molto eccitato per questo”. Dunque un adattamento più veloce e moderno è quello che Morel vuole realizzare ma come presenterà il regista francese il futuro? “Cercheremo di capire come le cose possano apparire fra 10000 anni da oggi, sarà tutto sul riconfigurare l'intero universo” Morel spiega inoltre di voler modernizzare i vestiti, ed ha parlato di alcuni piani che includono delle collaborazioni a tutto tondo "Lavoreremo con i concetti di design, futuristi e scienziati che ci daranno una visione di come la tecnologia potrebbe evolversi in determinate condizioni”.

Scelto un nuovo sceneggiatore per il film
Per quanto riguarda la sceneggiatura, Morel aveva rivelato a IGN a fine gennaio che avevano ricominciato a lavorare da zero, e di aver buttato via lo script originale scritto da Josh Zetumer per Peter Berg. “Peter aveva un approccio che non era per niente il mio, e noi stiamo ricominciando da capo. Non credo che manterremo alcun elemento dello script di Peter Berg. In realtà, era buono. Era interessante. Solo che, non era la nostra visione”. Il regista ha aggiunto “Dune è un progetto davvero enorme. È grande, è difficile, è a lungo termine - siamo appena agli inizi. Dobbiamo riscrivere il copione, dobbiamo sviluppare un intero universo. E sarà una cosa lunga, quindi chi lo sa. Ma io sono appassionato di Dune così mi piacerebbe farlo come prossimo [progetto]. Tutti quelli che ora leggono Dune lo leggono con le immagini di David Lynch in mente. Quindi dobbiamo allontanarcene”. Ma quanto diversa sarà la visione di Morel? “Stiamo facendo una ri-lettura, un nuovo approccio sul libro, un approccio molto fedele al libro, al materiale originale. Quindi dovremo tentare di cancellare l'immagine che David Lynch ha dato in modo da poter proporre la nostra”. Oggi è stato annunciato che lo scrittore Chase Palmer è stato assunto per scrivere una bozza di Dune, nel frattempo Morel stava già lavorando a come rappresentare i monologhi interiori presenti nel libro, nei quali vengono riportati i pensieri dei personaggi: “Dovremo mostrare sullo schermo tutto ciò che è nella testa di Paul [Atreides], e trovare il giusto approccio per renderlo visivamente interessante. Ma penso che la tecnologia che abbiamo oggi ci permette molto più di quanto avremmo potuto fare prima, quindi vedremo”.
Considerando che oramai è la moda del momento e quasi ogni giorno viene annunciata l'uscita di un film in 3D, c'è da chiedersi cosa pensa di fare Morel per Dune: “Siamo così agli inizi del progetto che non abbiamo avuto ancora quella conversazione. Mi piacerebbe che fosse in 3D, ovviamente. È il tipo di film che ha lo scopo di essere in 3D. Faranno in 3D? Spingerò per questo, ma io non lo so. Come spettatore, [ho visto] Avatar con i miei figli due volte al cinema ed è stata un esplosione. È un'esperienza incredibile”.