Titolo originale | A Little Bit of Heaven |
Anno | 2011 |
Genere | Commedia, |
Produzione | USA |
Durata | 106 minuti |
Regia di | Nicole Kassell |
Attori | Kate Hudson, Gael García Bernal, Whoopi Goldberg, Kathy Bates, Chris Marroy, Jordan Woods-Robinson Lyssa Prine, Blake Nelson Boyd, James Landry Hébert, Donna DuPlantier, Lucy Punch, Johann Urb, Steven Weber, Alan Dale, Rosemarie DeWitt, Romany Malco, Treat Williams, Peter Dinklage. |
Uscita | venerdì 18 novembre 2011 |
Distribuzione | Moviemax |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,00 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 18 novembre 2011
Nonostante la vita le abbia dato tutto, Marley non riesce a lasciarsi andare in amore e preferisce avere delle avventure senza impegni piuttosto che una storia seria. In Italia al Box Office Il mio angolo di paradiso ha incassato 94,2 mila euro .
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CONSIGLIATO NÌ
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Marley Corbett è una pubblicitaria di successo la cui vita scorre sui binari di una assoluta indipendenza dai sentimenti amorosi. Le sue relazioni sono tutte di breve durata per sua esplicita scelta. Un giorno le arriva la notizia che cambia per sempre la sua vita: un tumore al colon inoperabile. A formulare la diagnosi è il giovane medico di origine ebraico-messicana Julian Goldstein del quale Marley si innamora anche se non vuole ammetterlo. Trasferita brevemente in Paradiso e incontrato Dio che ha l'aspetto di Whoopy Goldberg, Marley potrà esprimere tre desideri. Due sono immediati. Per il terzo dovrà prima guardarsi nel profondo.
Kate Hudson cerca, con questo film, di sottrarsi ai ruoli di vivace protagonista di romantic comedy. Lo fa affidandosi a un regista che avrebbe le carte in regola per offrirle l'occasione di un personaggio complesso dato che ha portato sullo schermo il cupo e ambiguo The Woodsman. Il problema è che la sceneggiatura la aiuta solo fino a un certo punto. Perché l'inizio è brillante e vivace come da tradizione hudsoniana. Poi la brusca frenata: Marley scopre il tumore ma, al contempo, trova anche l'amore. Fin qui nulla di male perché l'ingresso nel tunnel della malattia è rappresentato (rispetto alla tradizione ormai invalsa) con quel tanto di irriverenza che non guasta. Anche se, va detto, che le romantic stories che prevedono uno dei due partner ammalati sono sempre più frequenti.
A Il mio angolo di paradiso va riconosciuta l'anticipazione sui tempi nel senso che la patologia mortale fa il suo ingresso in scena quasi da subito. Il problema nasce quando la storia d'amore con il medico Gael Garcia Bernal si fa più intensa e comincia a cercare di stimolare il condotto lacrimale degli spettatori. Qui molti elementi cominciano a suonare come falsi e si perde il clima di giusto equilibrio tra la commedia e la riflessione che fin lì si era riusciti a costruire,
IL MIO ANGOLO DI PARADISO disponibile in DVD o BluRay |
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Triste commedia sulla dipartita di una giovane donna, di cui il film ci presenta un ritratto insieme fanciullesco e spregiudicato. Ma soprattutto dal carattere forte e sano.Gli ingredienti della solita commedia lacrimevole ci sono tutti ma vengono mescolati in modo semplice, onesto e credibile. Soprattutto la riappacificazione col padre è molto ben calibrata e desta una commozione non comune.
commedia di una stupidità assoluta,non credo proprio che un tema doloroso come quello della malattia grave debba essere sviluppato in una pellicola infarcita di episodi vacui ed esecrabili e sopratutto condito il tutto con ridicola leggerezza quasi uno sberleffo a chi invece soffre e muore nella realtà quotidiana,è una vergogna mettere in circuito simili nefandezze basando una [...] Vai alla recensione »
Commedia agrodolce/drammatico dal finale commovente. Godibile.
A volte (ma non sempre) basta il TEMA di un film: tema che coinvolgendoci a priori ci fa trovare qualcosa di buono (anche poco) in un film che lo tratta. Se una persona odia o è indifferente agli animali non sarà mai positivamente sensibile al tema. Se un'altra si sente lontana dal problema della morte troverà questo filma solo "una menata".E a volte basta davvero poco per "sentire" un film: un certo [...] Vai alla recensione »
Un personaggio nient'affatto melenso. Un contesto forse autentico, dove gli U.S.A. appaiono meno da cartolina, soprattutto a livello di eseri umani. Persino un approccio (Anche auto)ironico con una malattia che forse non si sconfiggerà. Eppure il film, strada facendo, diventa un viaggio negli stereotipi de(l)genere. Non ci vine risparmiata neanche l'acqua, nel senso di pioggia, che [...] Vai alla recensione »
non mi è assolutamente piaciuto il modo in cui recitano, il modo in cui esprimono le loro emozioni, ma anche non capisco... vuol dire che lei la protagonista è malvagia, sai che hai un cancro fai in modo che un brav uomo si innamori di te? io non dico che quelli con il cancro non devono innamorarsi ma.. non so, a me non è piaciuto non so a voi, mi aspettavo di meglio, sinceramente...
Credo che molte volte i voti eccessivamente negativi ad un film dipendano dal fatto che ci aspettiamo sempre di vedere un candidato all'oscar. Non tutti i film hanno questa pretesa,e se devo dare un parere alle due orette che ho passato guardandolo dico che mi è piaciuto!Quando si tratta la morte non si deve essere pesanti per rendere la serietà dell'argomento,io ho apprezzato la semplicità delle battute [...] Vai alla recensione »
Ma la vita non è poi già tanto tribolante? E i momenti tristi non capitano a tutti e forse più spesso di quelli allegri e felici? E allora perchè dobbiamo raggomitolarci nel dolore anche con un film che, purtroppo, descrive nè più nè meno ciò che potrebbe capitare a chi malaguratamente si ammala in maniera inguaribile??? E basta!!!!!! Non voglio [...] Vai alla recensione »
Hai visto solo il trailer che è pessimo e fuorviante. Quanto alla muta Ofelia, pardon Astromelia ha scritto a mio parere una recensione eccessiva. Non è un film buffonata sulla morte..è un film sulla morte che presenta dei fatti senza fare TEATRO...ma dando molti spunti malinconici. Punto.
Quando esce al cinema? (Sia Americano che Italiano) Rispondete Grazie :)
Quest’anno alcuni film hollywoodiani hanno scelto il cancro come nuovo tema da esplorare. C’è chi l’ha fatto bene, come 50/50, che verrà presentato al Torino film festival, e chi meno bene, come questo melodramma romantico che vede protagonista la trentenne Marley (Hudson) malata terminale e nonostante questo (o proprio per questo) intenta a superare le paure che la tenevano ancorata al ruolo di single [...] Vai alla recensione »
Come non amare Kate Hudson? Meglio non chiederlo a Owen Wilson che quasi ci rimetteva l'osso del collo, ma chi ha visto Almost famous può immaginare l'effetto che fa questa donna-bambina dalla faccia un po' storta, la famiglia ingombrante e lo sguardo di chi ti dà l'idea di averti fregato facendoti pure contento. Un grande talento, il suo, tradotto in una carriera spesso sotto il livello della mediocrità, [...] Vai alla recensione »
La creativa pubblicitaria Marley (Kate Hudson) è bella, simpatica e indipendente. Forse troppo. Incapace di amori stabili, anche per via di due genitori separati di cui detesta la freddezza, la vedremo ammalarsi di cancro proprio nel momento in cui incontra, forse, l’uomo della sua vita (Gael Garcia Bernal). Dal bellissimo «The Woodsman», la regista Nicole Kassell passa allo stucchevole «Il mio angolo [...] Vai alla recensione »