Anno | 2010 |
Genere | Commedia |
Produzione | USA |
Durata | 89 minuti |
Regia di | Philip Seymour Hoffman |
Attori | Philip Seymour Hoffman, Amy Ryan, John Ortiz, Elizabeth Rodriguez, Daphne Rubin-Vega James P. Anderson, Stephen Adly Guirgis, Ricky Garcia, Harry L. Seddon, Kevin Cannon, Richard Petrocelli, Mason Pettit, Shawna Bermender, Salvatore Inzerillo, Paul Thornton, Mark Vincent, Trevor Long, Sidney Williams. |
MYmonetro | 2,50 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 18 novembre 2010
Il film è tratto da una commedia teatrale di Bob Glaudini, adattata dallo stesso autore, ed interpretata dal medesimo cast Al Box Office Usa Jack Goes Boating ha incassato nelle prime 6 settimane di programmazione 495 mila dollari e 128 mila dollari nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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New York. Jack è un autista di limousine, appassionato di reggae, single, affezionatissimo ai suoi due unici amici, Clyde e Lucy. Connie è la nuova collega di Lucy all'impresa di pompe funebri: single, nevrotica, pure un poco sfortunata. Mentre il matrimonio di Clyde e Lucy giunge inaspettatamente al capolinea, l'incontro combinato tra Jack e Connie si trasforma lentamente e prudentemente in una vera storia d'amore.
L'esordio alla regia di Philip Seymour Hoffman prende le mosse dalla pièce teatrale di Bob Glaudini, dove l'attore già vestiva i panni di Jack, personaggio timido e socialmente inetto, vicino ad altri caratteri da lui precedentemente frequentati sullo schermo, ma ancor più indifeso e raggomitolato su se stesso.
Manhattan resta sullo sfondo, con le vette, i suoi ritmi, il suo caos festoso e spaventoso. Jack preferisce vivere dentro un'automobile, protetto dalla carrozzeria, in discreto ascolto degli altri, che vanno e vengono senza creare legami. Il film racconta il momento in cui decide di scendere dall'auto e di camminare con le proprie gambe, ovvero di mettersi in moto e di vivere davvero. Non è più giovane eppure ha tutto da imparare: come si sta a galla, come si respira, come si cucina, come si ama. Il divario che lo separa dal raggiungimento dei tempi altrui è incolmabile, ma è proprio questa la sua bellezza, la sua grazia.
Meno facili sono i tempi del film, che parte troppo adagiato sui clichés del genere -dal balbettio della recitazione al bacetto rubato fra adulti, dalla solitudine metropolitana allo stupore e tremore di fronte alle banali brutture del mondo- e solo faticosamente trova, strada facendo, la pista di decollo, grazie soprattutto alla presenza scenica di Hoffman.
Il suo pregio sta soprattutto nel racconto di una storia di vita comune, che non ha bisogno di pescare nello stravagante o nell'incredibile per descrivere una tardiva ma felice accettazione di sé; la sua debolezza si registra invece a confronto con tanti titoli del cinema indipendente che hanno raccontato simili squarci prima di questo e con sguardo più acuto o dolente. A strappare un finale in salita ci pensa la musica, bellissima, dei Fleet Foxes.
Il faccione di Jack, domina il film JACK GOES BOATING: Il protagonista, non usa molte parole. Usa il corpo, il faccione, gli sguardi e le parole poche e lente. Ma, vuole imparare a nuotare, lui grasso e pauroso. E vuole conoscere una donna, che non abbia bisogno di andare con altri uomini, mai. E vuole portarla in barca. Il film, dominato dallo sguardo perplesso e deformato di bambino/adulto [...] Vai alla recensione »
Ho visto questo film l'altra sera su Raimovie: impressionante, sembra la descrizione degli ultimi momenti della vita del grande attore. Una cena con amici, uno che scende e acquista la dose dai tanti spacciatori di cui Manhattan è piena e la cena che Jack-Philip aveva preparato con tanto amore si risolve in un disastro, cibo bruciato e Jack in crisi di nervi, strafatto come l'aveva visto [...] Vai alla recensione »
By Hollywood's staunchly risk-averse standards, the film adaptation of Bob Glaudini's 2007 stage play "Jack Goes Boating" is an exceedingly brave venture. It's an intimate, slice-of-life story in which things move deliberately, character goals are modest, and emotions — both of the internal and external kind — take center stage. The movie, adapted by Glaudini and starring Philip Seymour Hoffman in [...] Vai alla recensione »