Hot Summer Days

Afa e calura hanno invaso la regione di Hong Kong. Nel traffico cittadino come in campagna, la temperatura scuote gli animi degli abitanti, inducendoli ad aggrapparsi a condizionatori e bibite ghiacciate. C'è un tassista con figlia a carico, una pianista dalle mani dorate (ma sfruttate per massaggiare piedi e gambe a pazienti esigenti), un serio cuoco di sushi ossessionato da una dolce cliente del ristorante, un fotografo senza scrupoli che lentamente diventa cieco, una ribelle dal buon cuore che aiuta i malati in ospedale, e infine una coppia di giovani innamorati che fa un patto per stabilire la profondità del loro amore: il ragazzo dovrà venire per 100 giorni, sotto il caldo di mezzogiorno, a salutare la piccola amante al lavoro.
Il ritratto di una comunità ampia e variegata alle prese con le conseguenze dell'amore è uno schema molto usato dal cinema del passato. Si prendono le 'relazioni private' di un gruppo di persone e si mescolano insieme, creando rintocchi e coincidenze più o meno esaltanti. In questo caso, Hot Summer Days, evita di incastrare gli episodi, rischiando di forzare sui collegamenti. Sceglie invece di unirli nel luogo dell'azione senza aggrapparsi a legami che rischiano di scadere nella banalità di un gioco troppo perfetto e stucchevole. Il pericolo viene scansato grazie ad un rigore stilistico che tende al decoro e all'eleganza. Il risultato è un equilibrio tra gli estremi che riesce a mantenere alto l'interesse per il tema principale (le conseguenze dell'amore) senza bistrattarlo a semplice filo conduttore ma valorizzandolo nella sua dimensione universale.
Qualche scivolone nella piattezza dei gesti degli amanti oscura la grazia stilistica con la quale vengono raccontate le storie: sappiamo fin dall'inizio che ci sarà il lieto fine, caramelloso e sublimato. Ma in fondo, seppur consapevoli della conclusione, risulta difficile non lasciarsi travolgere dalla vitalità e dall'allegria dei tormenti dei protagonisti. In qualche modo scatta l'immedesimazione. E restare freddi e distaccati diventa impossibile. 