Basata su fatti realmente accaduti, l'opera prima di Bryan Bertino ripercorre le orme di Them.
di Tirza Bonifazi Tognazzi
Un horror ispirato
Ogni anno nei soli Stati Uniti vengono commessi un milione e quattrocentomila crimini violenti. Partendo da questo dato, da un evento realmente accaduto e dall'omicidio di Sharon Tate a opera dei membri della Famiglia Manson, Bryan Bertino confeziona un horror ad alta tensione che sembra ripercorrere le orme di Them. Se nel film-fenomeno francese la coppia composta da Lucas e Clementine viveva felicemente nella periferia di Bucarest, nell'opera prima di Bertino Kristen e James sono una coppia in (momentanea) crisi che si trova isolata nella residenza estiva della famiglia di lui quando ha inizio l'incubo. Proprio come nell'horror firmato da David Moreau e Xavier Palud, gran parte della suspense di The Strangers è provocata dalla musica, dagli effetti sonori e dall'ambientazione notturna ma mentre i due registi francesi sceglievano di posticipare fino all'ultimo la natura degli assalitori, Bryan Bertino utilizza inquietanti maschere per celare le loro vere sembianze. "Volevo che le maschere fossero elementari, accessibili e che rappresentassero qualcosa che tutti avremmo potuto riconoscere e alla quale avremmo potuto reagire" dichiara il regista. "Quando entriamo in una stanza guardiamo le persone, i loro occhi. Ci chiediamo 'Sarà amichevole, gentile, questa persona?' Senza avere questa possibilità Kristen e James sono ancora più vulnerabili".
Urla da cinema
L'urlo più celebre del cinema è il Wilhelm Scream che fu utilizzato per la prima volta nel 1951 nel western Tamburi lontani e riproposto due anni dopo ne L'indiana bianca. Riscoperto da Ben Burtt, sound designer della Lucasfilm, negli anni successivi sarebbe stato adoperato in oltre centotrenta film, da Guerre stellari a Poltergeist. Il regista Joe Dante ha ammesso di averne fatto uso in quasi tutte le sue opere. Secondo il sound editor Steve Lee a fare di un urlo un urlo da cinema sono principalmente quattro elementi: l'estensione, l'intensità, la drammaticità e l'aderenza all'individuo. Liv Tyler, che con The Strangers esordisce nel cinema di genere, si è dovuta misurare con un vero "urlo da cinema". "La cosa mi preoccupava perché non avevo idea di come sarebbe stato o di come avrebbe suonato" ammette l'attrice. "Questo urlo enorme e poderoso è venuto fuori all'improvviso e credo di aver terrorizzato tutti". "Liv è una grandissima urlatrice" dichiara il regista. "Lei ed io avevamo parlato del fatto di non esercitarsi ad urlare perché volevo catturare i momenti di orrore nel momento in cui Kristen li prova. Nella prima ripresa in cui lei doveva urlare per la prima volta, ho incrociato le dita e lei si è davvero lasciata andare. Ci ha fato tremare tutti".