Il regista di matrimoni

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Un film di Marco Bellocchio. Con Sergio Castellitto, Donatella Finocchiaro, Sami Frey, Gianni Cavina, Maurizio Donadoni.
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Drammatico, durata 107 min. - Italia 2006. - 01 Distribution uscita venerdì 21 aprile 2006. MYMONETRO Il regista di matrimoni * * * 1/2 - valutazione media: 3,66 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
roby66 domenica 7 maggio 2006
bellocchio? Valutazione 0 stelle su cinque
63%
No
37%

Bellocchio? chi è costui?....quando un maestro del cinema riesce a partorire un simil prodotto mi vien da pensare se non sia ora d'appendere la macchina al chiodo e vivere di ricordi.....ricordi come si fa un film?.......e allora fallo.......non tediare gli spettatori con una cosa che solo una parte del pubblico (quella pseudo-intellettuale) dichiara d'apprezzare, quando la stragrande maggioranza si chiede perchè quella sera si è recata al cinema......alle volte una cosa più semplicemente comprensibile puòessere più soddisfacente per tutti a casa mia si chiama umiltà. ciao Roberto ps pseudo-intellettuali perchè anche se non lo ammetteranno mai anche loro non c'hanno capito niente

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diana di francesca venerdì 28 aprile 2006
vero come un sogno Valutazione 4 stelle su cinque
65%
No
35%

Oppresso da una crisi esistenziale e creativa, Franco Elica sogna una fuga.Che per incanto lo porti,solo,davanti al mare.E quali sogni può sognare un ateo ossessionato dal cattolicesimo, un artista insidiato dal silenzio delle emozioni?Una Lucia che è anche un po’Gertrude,nozze forzate,bagliori di vita dove ogni incontro avviene in una chiesa,un succedersi di sorprese fantasmagoriche e viscerali.E un non-luogo dove tutte queste possibilità,queste ossessioni,possono mescolarsi e prendere vita,il non luogo come Paese delle Meraviglie-la Sicilia,per l’uomo del Nord realtà indecifrabile,rutilare di passioni,serenate,principi,mafiosi,pistole,fuochid’artificio,processioni.Qui Elica(anagramma di Alice)scoprirà un giardino segreto da violare, nonsense da impersonare più che da risolvere, cripte,rocce in cui esperire mondi ipogei(le viscere,l’abisso),mari custodi di odissee minime dove tornare a respirare,strani personaggi tra cui se stesso e il suo doppio;qui incontrerà la principessa bella e triste di cui innamorarsi(ma non è vero,gli unici momenti d’amore sono il velo sollevato di forza alla figlia,e la carezza commossa che accompagna il“brava”alla piccola, esaltata Lucia del provino). [+]

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maria cristina nascosi sabato 20 maggio 2006
il metacinema di marco bellocchio,regista di nozze Valutazione 0 stelle su cinque
73%
No
27%

''Il regista di matrimoni'' di Bellocchio di Maria Cristina Nascosi "Il regista di matrimoni" è l'ultimo film, in ordine di tempo, di Marco Bellocchio, ed è egregiamente interpretato da Sergio Castellitto, Donatella Finocchiaro, Sami Frey, Gianni Cavina, Maurizio Donadoni, Bruno Cariello, Claudia Zanella . Protagonista assoluto a Pesaro lo scorso anno, quando il Festival del Nuovo Cinema gli dedicò una completa retrospettiva curata da Adriano Aprà insieme con la Cineteca Nazionale e due splendidi volumi monografici, attribuendogli un premio speciale l'ultima sera alla rassegna Cinema in Piazza, Bellocchio torna alla pellicola con una storia di metacinema. Dopo "L'ora di religione", sempre con Sergio Castellitto, un attore sempre più maturo che parla con il solo sguardo - cinema vero, fatto di faticosi ma quanto espressivi primi dolenti primi piani - il cineasta piacentino ritorna, in modo lieve eppur devastante, con una storia che mette a confronto le scelte individuali con quelle religiose e sociali. [+]

[+] oltre le parole inprigionate dalla cultura (di weach)
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weach venerdì 19 novembre 2010
una " partecipazione primaria " Valutazione 4 stelle su cinque
83%
No
17%

Con questo film si rinnova il sodalizio felice fra Marco Bellocchio e Sergio Castellitto.
Dire che si tratti di un film “ateo “ mi sembra veramente “un’ eresia”.
Bellocchio è schietto  , contro i formalismi di palazzo , contro i fronzoli agghindati della religione.
Se un fondo mistico lo si vuole recuperare  lo si recupera solo abbattendo le ipocrisie di questo mondo: da questa morte potrebbe risorgere anche un nuovo misticismo laico , anche spirituale.
Il regista indugia sui primi piani di Sergio Castellitto  che hanno una grande intensità introspettiva ,una densità di forte sentire, una partecipazione “primaria “ indiscutibile . [+]

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darko sabato 22 aprile 2006
la vita è songo... Valutazione 4 stelle su cinque
56%
No
44%

Il nuovo film di Marco Bellocchio (regista eccelso de I PUGNI IN TASCA, suo vero capolavoro) torna sul grande gioco pazzo e abbondantemente sfruttato nel cinema del film "metacinematografico". Trattasi infatti dell' ennesima vicenda di un regista noto, Franco Elica (Castellitto), tutti lo chiamano "Maestro", che a causa d'una serie di delusioni nei confronti della vita (e qui ci si butta in mezzo di tutto: odio nei confronti della Chiesa e del suo potere, del Potere stesso, della politica, insomma tutto) cerca di elaborare delle idee per la realizzazione dell'ennesima trasposizione cinematografica de I PROMESSI SPOSI. Lo fa andando in Sicilia. Scappa da Roma, dove ha un po' di problemini a scegliere le interpreti di Lucia e della monaca di Monza e dove pare stia avendo luogo nel suo studio cinematografico una indagine condotta dai Carabinieri a noi però oscura. [+]

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luca domenica 14 maggio 2006
la cornice (una delle tante interpretazioni) Valutazione 4 stelle su cinque
59%
No
41%

Un film sulla corince: sulla possibilità di uscire fuori dal campo, dalla telecamera, ecco allora tutti questi rimandi meravigliosi e ironici al simbolo più preciso del pregiudizio che un artista ha quando si mette a lavoro, e sceglie di inquadrare qualcosa. Ribellione all'oppressione del contesto (il padre di lei, la sicilia metafisica) che è simmetrica alla all'impossibità di definire le cose senza dovercisi ribellare. Di qui il meraviglioso fodeau della finestra in contro luce sul mare ( mare che é il desiderio, desiderio di lei). La finestra, oscura cornice va da franco (l'artista che si ribella a se stesso) al principe (il padre della sposa cui franco si ribella). Tutta questa tensione umana ma soprattutto artistica rimbomba in sequenze melodrammaticamente interrotte dal bianco e nero, o dagli stacchi violenti ma ritornano i rimandi interni al film, come l'espediente della telecamera fissa così ironico, prensentatoci nella sequenza sulla spiaggia del video del matrimonio, e ripropostoci in modo così surreale al momento della fuga "vera". [+]

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daniela domenica 7 maggio 2006
forse è solo una storia mentale Valutazione 3 stelle su cinque
56%
No
44%

"Manzoni il protagonista" è una frase che ho preso dal commento di Costiluch,mi piace!E' vero per molti aspetti...E' molto acuta la sua analisi, vi suggerisco di leggere il suo commento anche per capire meglio il mio... Credo che forse sia qsto discorso manzoniano il filo che tanti di noi cercavano...ma non credo sia l'unico. La cosa che +sconvolge di qsto film è che qndo esci dalla sala cinematografica non hai una parola per commentarlo,perchè,diciamolo,appena ti alzi non ci hai capito niente...Poi incominci a pensarci,ti rassicuri dicendo"un perchè,un filo, ci DEVE essere" e forse in questo aspetto manzioniano sotteso,che durante il film a volte si fa dimenticare,c'è il vero unicuum del film. [+]

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camilla giovedì 25 gennaio 2007
alla ricerca dell’arte perduta Valutazione 2 stelle su cinque
56%
No
44%

L’opera di Bellocchio lascia lo spettatore decisamente disorientato riguardo al messaggio da cogliere, presentandosi sin dalle prime scene come una contorta esercitazione d’immaginazione, in grado di scivolare in surrealismo solo a metà. Castellitto, come sempre all’altezza delle aspettative, è un operatore del cinema, un “maestro” delle arti visive cui viene affidato il compito, non proprio entusiasmante, di riportare sugli schermi “i promessi sposi”, e da cui viene distratto bruscamente sia a causa di vicissitudini giudiziarie, sia a causa, forse, della morte dell’amico regista Smamma. Profondamente scosso dal matrimonio della figlia, sposa senza sorriso, sconcertato dall’irruzione della polizia e dalla notizia della morte dell’amico, Franco Elica (Castellitto) parte alla ricerca dell’arte perduta e si ritrova a Cefalù, luogo del presunto incidente di Smamma. [+]

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etta mercoledì 23 maggio 2007
inventare il film, non sempre si puo Valutazione 3 stelle su cinque
55%
No
45%

Bellocchio grande regista, che ci lasci alle spalle un film d'auore, Buongiorno,notte. E pure in quel lungometraggio tutto è lasciato sottointeso, ma ben comprensibile per una mente attenta e gli intrighi che si creano, i nodi apparentemente insolvibili trovano chiarezza nelle immagini,nel sapiente tilzzo di diverse tipologie di ripresa. Il regista di matrimoni è un film grigio sin dall'inizio, occulta la felicità che può esserci in un matrimoni, accusa e non scusa. Un film di posizione,che apprezzi e comprendi solo se appogi le idee dell'autore perchè gli scarni dialoghi non potranno spiegarti le azioni di nessuno. Insomma Bellocchio ha solo voluto manifestare il suo contro-famiglia e contro-matrimonio, la sua avversione per i film su ordinazione senza l'arte del creare. [+]

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greatsteven martedì 9 ottobre 2018
l'arte del cinema vista con sguardo traslucido. Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

IL REGISTA DI MATRIMONI (IT, 2006) diretto da MARCO BELLOCCHIO. Interpretato da MAURIZIO DONADONI, SERGIO CASTELLITTO, DONATELLA FINOCCHIARO, SAMI FREY, GIANNI CAVINA
Un regista cinquantenne, Franco Elica, si trova in una complicata situazione emotiva perché la figlia ha sposato un fervente cattolico e perché è obbligato controvoglia a girare l’ennesima versione de I promessi sposi. Quando poi sopraggiunge una delle tante attricette cui lui aveva promesso un provino in cambio di favori sessuali senza poi mantenere la parola data, che minaccia di denunciarlo alle autorità per violenza carnale, Franco decide di rifugiarsi in un paese marittimo della Sicilia profonda, dove incontra un uomo che si guadagna il pane quotidiano girando filmini di matrimoni e un suo collega che si spaccia per morto per ottenere finalmente il riconoscimento cinematografico cui aveva sempre ambito. [+]

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