Titolo originale | Simón del desierto |
Anno | 1965 |
Genere | Fantastico |
Produzione | Messico |
Durata | 45 minuti |
Regia di | Luis Buñuel |
Attori | Claudio Brook, Enrique Alvarez Felix, Hortensia Santavena, Silvia Pinal, Luis Aceves Castañeda Antonio Bravo, Enrique García Álvarez, Eduardo Macgregor, Hortensia Santovena, Jésus Fernandez, Francisco Regueira, Enrique del Castillo. |
Tag | Da vedere 1965 |
MYmonetro | 3,33 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Il monaco Simon è uno stilita del quinto secolo. Dall'alto di una colonna vive la sua vita modestissima raggiungendo un grande equilibrio interiore. Il film è stato premiato al Festival di Venezia,
CONSIGLIATO SÌ
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Il monaco Simon è uno stilita del quinto secolo. Dall'alto di una colonna vive la sua vita modestissima raggiungendo un grande equilibrio interiore. Improvvisamente un jet lo trasporta nella New York odierna. Naturalmente Simon non capisce più nulla.
C'è tutto il misticismo che ha permeato il Medioevo, dentro questo film: tensione verso il sublime, il divino. Ascesi gotica, tendenza al sovrumano. E contemporaneamente, i lati oscuri dell'anima: le passioni intese come peccato, la gioia di vivere intesa come dannazione, il godere in questo mondo come colpa che porta all'inferno.
Nel deserto su un pilastro di 3 metri passa sei anni di espiazione l'illuminato Simon,dopo per ordine dei monaci si sposta su un pilastro di 6 metri.Compie miracoli,lotta contro la lussuria verso il demonio che si incarna prima in una bambina maliziosa,poi nel signore,e infine lo porta nella metropoli in un moderno inferno dove in una discoteca ci si scatena.
Simon è un monaco che predica nel deserto (in tutti i sensi). Il popolo lo idolatra, ma lo schernisce pure. Come ogni apostolo di Cristo, è vittima di tentazioni da parte di Satana... Un film di Bunuel incompiuto, causa il suo produttore, Gustavo Alatriste, che non si sentì di concluderlo. Pentito cercò di rimediare successivamente, ma non trovò registi disponibili. [...] Vai alla recensione »
Nel bellissimo libro che contiene le sue memorie ultime (Dei miei sospiri estremi) Luis Buñuel ci racconta i suoi soggiorni messicani e la sua amicizia con Gustavo Alatriste, produttore di molti lavori del periodo in cui, dopo aver girato due film negli Stati Uniti, il regista dovette tornare in Messico, per evitare le persecuzioni maccartiste. Purtroppo, per difficoltà economiche insorte, Alatriste [...] Vai alla recensione »