Titolo originale | Beautiful Things |
Anno | 2017 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 94 minuti |
Regia di | Giorgio Ferrero |
Attori | Van Quattro, Danilo Tribunal, Andrea Pavoni Belli, Vito Mirizzi, Vittoria De Ferrari Sapetto Andrea Valfrè. |
Uscita | lunedì 1 aprile 2019 |
Distribuzione | Wanted |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,06 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento venerdì 26 aprile 2019
Il ritratto di quattro luoghi remoti, luoghi di confine, dove gli uomini lavorano senza alcuna interferenza esterna. In Italia al Box Office Beautiful Things ha incassato 8,3 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
|
Quattro capitoli (Petrolio, Cargo, Metro, Cenere) e i loro rispettivi protagonisti, padroni assoluti di altrettanti ambienti suggestivi e inaccessibili. Ognuno di loro, a modo proprio, è testimone diretto e custode di una parte del ciclo di vita delle merci che con invasività inarrestabile marcano il nostro quotidiano. Van, operaio del bacino petrolifero del Texas, ha giornate scandite dal ritmo delle pompe mastodontiche che estraggono l'elemento alla base di tutti i prodotti di uso comune. Danilo, ingegnere meccanico, vive come un monaco su una nave cargo transoceanica che trasporta quei beni da un continente all'altro; Andrea, scienziato bolognese, testa le proprietà acustiche degli oggetti in una camera speciale, priva di effetto eco; Vito, da rifornitore di slot machines, ora è diventato responsabile di un termovalorizzatore in Svizzera e considera questa una vera e propria missione. I contesti di lavoro in cui i quattro si muovono hanno un indubbio fascino fotografico, i registi se ne appropriano e accumulano inquadrature dalla perfezione geometrica insistita, interpellando lo spettatore a una riflessione sul consumismo e di conseguenza anche su caso, tempo, silenzio.
Progetto sviluppato nell'arco di otto mesi da Biennale College Cinema, Beautiful Things è il primo film diretto (in co-regia con il direttore della fotografia Federico Biasin) dal compositore Giorgio Ferrero, autore della colonna sonora, tra le altre, di Sette opere di misericordia di Gianluca e Massimiliano De Serio.
E infatti il dato più pregevole dell'opera è la tessitura del suono - dai campionamenti dei pozzi petroliferi al violoncello, dai cori di voci femminili alla marimba - ovvero la colonna sonora originale di Minus & Plus (duo formato da Ferrero e Rodolfo Mongitore) sulla quale i quattro atti della sinfonia prendono forma con un'eccentricità programmatica. Un inatteso finale musical imprime al racconto uno scarto cinetico rispetto all'apologia del silenzio e dell'astrazione celebrate fino a quel momento: la coppia intravista in alcune sequenze di interni si scatena in una coreografia dentro un centro commerciale chiuso. Una danza di liberazione dall'ossessione di possesso che arriva a coronamento di immagini troppo ricercate, spesso fredde, alla ricerca di una voce interiore, spirituale, che ristabilisca un equilibrio, o almeno un freno, alla "bulimia" contemporanea.
Beautiful things non è un film semplice, nemmeno il genere è facile da definire. Si potrebbe dire che si tratta di una fragorosa sinfonia visiva. Non a caso è il lungometraggio d'esordio di un musicista piemontese, Giorgio Ferrero. Si sviluppa in quattro movimenti o capitoli - Petrolio, Cargo, Metro, Cenere - e racconta il ciclo di vita e morte degli oggetti che ci circondano.
Presentato all'interno della Biennale College alla Mostra del cinema di Venezia del 2017, arriva in sala Beautiful Things, un oggetto alieno e difficile da catalogare soprattutto nel panorama cinematografico italiano. Suddiviso in quattro capitoli uniti da una quinta pista narrativa apparentemente slegata dal contesto, il film è una sorta di sinfonia visiva che unisce immagini di rara bellezza e potenza [...] Vai alla recensione »
Dalla stanzetta di un bambino degli anni Ottanta a un centro commerciale di oggi, dal deserto disseminato di trivelle del Texas a un termovalorizzatore nella Svizzera tedesca: Beautiful Things - opera prima del compositore e fotografo Giorgio Ferrero (codiretta con Federico Biasin) - attraversa l'intero ciclo di produzione, distribuzione e smaltimento delle «belle cose» del titolo.
Art for art's sake, o meglio usando il francese d'origine, l'art pour l'art. L'arte non segue dictact, non ha risvolti politici, non ha bisogno di giustificazioni come affermava il filosofo francese Victor Cousin. La visione di Beautiful Things ricorda questo assunto. Ma non con accezione positiva. Infatti, seppur partendo da premesse altamente sociologiche, come il peso del consumismo e l'origine [...] Vai alla recensione »
Giorgio Ferrero, compositore per il cinema insieme a Rodolfo Mongitore sotto il moniker Minus & Plus (firmano ad esempio lo score di Pietro e Ruggine di Gaglianone e di Sette opere di misericordia dei De Serio), approda al documentario con la chiara intenzione di replicare sulle immagini il meccanismo di stratificazione dei propri flussi sonori, che ne supportano e indirizzano infatti qui l'intero [...] Vai alla recensione »
Confusion Is Sex but Silence Is Sexy. Prendendo a prestito i titoli di due album (il primo dei Sonic Youth, l'altro degli Einstürzende Neubauten) che hanno segnato la storia del frastuono più atroce (testi chiave per comprendere cosa significhi poetica del rumore), possiamo dire che questi sono gli estremi entro i quali si muove Beautiful Things, l'esordio in lungo di Ferrero e Biasin, progetto ambizioso [...] Vai alla recensione »