Anno | 1981 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Durata | 99 minuti |
Regia di | Dino Risi |
Attori | Marcello Mastroianni, Romy Schneider, Julian Beck, Wolfgang Preiss, Raf Baldassarre Ester Carloni, Victoria Zinny, Paolo Baroni. |
MYmonetro | 3,30 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Un professionista di Pavia rivede dopo vent'anni la donna di cui fu innamorato da giovane. Poi gli dicono che è morta. Intanto una portinaia viene trovata barbaramente assassinata.
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CONSIGLIATO SÌ
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Un professionista di Pavia rivede dopo vent'anni la donna di cui fu innamorato da giovane. Poi gli dicono che è morta. Intanto una portinaia viene trovata barbaramente assassinata. È stata l'antica fiamma che aveva un conto da regolare? Sì, è stata lei, ma sotto forma di fantasma, evocato dall'invincibile passione dell'innamorato. Dal romanzo di Mino Milani.
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Comunemente la roba bella non si usa perchè si sciupa o si rompe. A me pare che altrettanta sorte è destinata a tanti bei film, d'altronde la conferma viene dal fatto che si vedono propinare di continuo tante baggianate con giovani figure di attrici ed attori sconosciuti ora e per sempre. Ho avuto l'occasione di rivedere questo film che già mi piacque alla sua uscita, [...] Vai alla recensione »
A trent’anni di distanza dalla giovane Sissi, Romy Schneider è ormai una donna matura. Torna indietro nel tempo per rianimare memorie di fresche gioventù, complice un Mastroianni dall’aspetto stanco, quasi passivo, impegnato in un dramma di raro prestigio. Sospeso a mezze tinte in atmosfere fumose, sorta di palude da cui emergono ombre, enigmi e situazioni assurde, si tratta di un ghost all’italiana [...] Vai alla recensione »
Opera concepita nel 1981 da Dino Risi, regista d'eccezione del cinema italiano del '900, tratta dall'omonimo romanzo di Mino Milani, ambientato a Pavia, con alcune incursioni in altre cittadine del Nord Italia, affronta il tema ricorrente nel cinema di tutti i tempi, ovvero il rapporto tra il mondo materiale e l'aldilà , tutto in virtù di ciò che muove il [...] Vai alla recensione »
"Fantasma d'amore"di Dino Risi(1981), da un romanzo di Mino Milani di quattro anni prima. Ossia, potremmo dire, di quando il cinema italiano era tale(sia detto senza"nostalgismo", ma con un certo rimpianto). Risi, già versato nel genere drammatico, con"La Grande Guerra"(metà anni Sessanta, se non sbaglio), con "Anima persa"(1977), affronta qui [...] Vai alla recensione »
Appena ci si appresta a vedere questo film,il consiglio più spontaneo è quello di farsi trascinare, dalla bravura di Marcello Mastroianni, che dona al personaggio di Nino, un angoscia che sembra poter rivivere in ognuno di noi,per l'amore mai dimenticato, ma non capito dal resto della gente;dalla splendida lucidità di Dino Risi, che potendo affidarsi a due attori di un certo spessore, ispeziona nell'animo [...] Vai alla recensione »
Il film è stato stroncato dalla critica;non è stato riprodotto in DVD ed in questo diventa un pò "Fantasma" esso stesso.Forse lo rivedremo quando e se sarà pubblicata l'opera omnia di Risi a cui spero qualcuno si stia dedicando. Pur essendo il linguaggio artistico semplice ,quasi elementare,credo che il film abbia colpito molto un numero apparentemente limitato di persone perchè racconta la storia [...] Vai alla recensione »
Solo nel luogo della follia, il manicomio, è possibile continuare a vivere un intenso amore del passato, attraverso una dimensione nuova, dove il tempo ( credi che esista il tempo?) non può ferire, consumare, e ciò che ancora è reale può prende per mano ciò che non esiste più. Ritorna l'ossessivo fantasma di struggente nostalgia dell'amore perduto [...] Vai alla recensione »
E' veramente un bel film ed è insensato accusarlo di sentimentalismo (ma il Morandini non è quello che stronca Signori si Nasce?). Tra le molte scene memorabili sono rimasto colpito da quella in cui il protagonista Mastroianni stacca il telefono, che tuttavia continua lo stesso a suonare. Ed anzi io avrei fatto finire lì il film, invece di proseguire con la sequenza del manicomio
Sarà bene che ogni regista ti contatti,d'ora in poi,per stabilire quando mettere la parola fine al proprio film.
Dino Risi ci propone un thriller dalle tinte gialle, sfociante nel drammatico. Pur apprezzando il tentativo di trasporre il romanzo omonimo di Mino Milani, il risultato è a malapena sufficiente, grazie al sempre impeccabile Mastroianni nei panni dell'avvocato Nino Monti, mentre la Schneider mostra già la sua stella cadente e gli ambienti sono troppo provinciali.