Anno | 1974 |
Genere | Fantastico |
Produzione | Francia, Italia |
Durata | 110 minuti |
Regia di | Emidio Greco |
Attori | John Steiner, Giulio Brogi, Tina Karina, Anna Karina, Valeria Sabel, Ezio Marano Mario Garriba, Roberto Herlitzka, Anna Maria Gherardi, Claudio Trionfi, Margareth Clementi, Francesco D'Adda, Dolly Dee, Filippo Degara. |
Tag | Da vedere 1974 |
MYmonetro | 3,46 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 14 ottobre 2015
Tratto da un noto romanzo di Jorge Bioy Casares, il film è centrato sulla diabolica macchina inventata da un certo dottor Morel, capace di dare agli e...
CONSIGLIATO SÌ
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Tratto da un noto romanzo di Jorge Bioy Casares, il film è centrato sulla diabolica macchina inventata da un certo dottor Morel, capace di dare agli esseri viventi un'illusoria immortalità: della realtà, soppravvivono solo gli aspetti più superficiali e ripetitivi. Un naufrago, approdato per caso nell'isola dove lo scienziato compie i propri esperimenti, tenterà di distruggere il terribile meccanismo ma ne rimarrà vittima a sua volta.
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L'illusione di fermare per sempre il tempo e di rendere eterne le emozioni spensierate e sognanti della giovinezza: questo il tema dello straordinario film di Emidio Greco. Atmosfere stranianti, una prima parte che vede il protagonista/visitatore (e con lui lo spettatore) aggirarsi per un'isola deserta ed assurda; poi compaiono delle persone che ripetono freddamente scene di vita vacanziera (balli, [...] Vai alla recensione »
Film culto e degno del miglior regista maestro del genere ovvero l'australiano Peter Weir (Picnic at Hanging Roch, The last wave, The Truman show, l'attimo fuggente) in cui Emidio Greco traspone in modo perfetto l'omonimo libro di Casares del 1940. E' non solo e non tanto un idea probabile dell'immortalità se si conferma come sembra che nelle immagini che ripetono quei 8 giorni ripresi dall'infernale [...] Vai alla recensione »
Assoluto capolavoro di Emidio Greco, ma è giusto citare anche Amedeo Fago per la scenografia e Gitt Magrini per i vestiti dei protagonisti. È uno strano film di fantascienza, lo si potrebbe definire di "fantascienza arcaica", perché non si va in avanti nel tempo ma... indietro! Giulio Brogi protagonista assoluto, con Anna Karina e John Steiner subito dopo.
Dopo 35 anni rimane un capolavoro del cinema, uno di quei film che rimangono intatti nella memoria. Geniale ed assolutamente unico. Una lentezza esasperante che non annoia ma incuriosisce lasciando lo spettatore incollato allo schermo per ore. Col senno di poi mi ricorda leggermente Lost.