Titolo originale | Das Mädchen und die Spinne |
Anno | 2021 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Svizzera |
Durata | 99 minuti |
Regia di | Ramon Zürcher, Silvan Zürcher |
Attori | Henriette Confurius, André Hennicke, Sabine Timoteo, Ursina Lardi, Ivan Georgiev Liliane Amuat, Flurin Giger, Dagna Litzenberger-Vinet, Birte Schnöink. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 4 agosto 2021
Un film tragicomico, una ballata poetica sul cambiamento e la caducità.
CONSIGLIATO N.D.
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Nel corso di due giorni e una notte, mentre Lisa si trasferisce dall'appartamento che ha condiviso con Mara ed entra in quello in cui vivrà da sola, molte cose si romperanno e alcune verranno riparate.
Come la ragnatela del titolo, il film ha una geometria fragile e perfetta. Ambientato quasi interamente in interni, è anche un riassunto involontario dell'età paradossale della pandemia.
Ricordate Il terzo uomo? «In Italia, sotto i Borgia, per 30 anni hanno avuto guerre, terrore, assassinii, massacri: e hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il rinascimento. In Svizzera, hanno avuto amore fraterno, 500 anni di pace e democrazia, e cos'hanno prodotto? Gli orologi a cucù». Ecco: se dovessimo comparare le prospettive del cinema svizzero d'oggi con quelle italiane, le parole [...] Vai alla recensione »
Uno dei più bei film visti negli ultimi anni batte bandiera elvetica e finalmente, dopo un lusinghiero tour tra i festival internazionali, trova regolare distribuzione in sala. Das Madchen und die Spinne dei fratelli Zurcher sa essere sperimentale e insieme accessibile, regalando molteplici interpretazioni e punti di vista su ciò che osserviamo. Potrebbe essere una ronde amorosa giocata sugli sguardi [...] Vai alla recensione »
Presentato al 33° Trieste Film Festival nella sezione Fuori dagli sche(r)mi (mai collocazione fu più azzeccata), The Girl and the Spider (ovvero DAS MÄDCHEN UND DIE SPINNE, 2021) rappresenta in effetti un terremoto di immagini, in grado di destabilizzare soavemente la percezione dello spettatore, proiettato in una dimensione liquida dove gli stessi personaggi danzano al confine tra surreale quotidiano [...] Vai alla recensione »
Un trasloco. Due case coinvolte, quella da occupare e quella da liberare. Due edifici, quello da lasciare e quello da conoscere. Tante persone, i vecchi vicini da salutare e quelli nuovi da incontrare, poi la mamma, l'amica, il fidanzato, i traslocatori, i passanti. Un mucchio di oggetti, mobili, divani, tazzine, magliette, e qualche insetto. Tutte cose visibili, tutte cose che danno vita a uno spazio [...] Vai alla recensione »
Nella strana Berlinale on line, una delle pellicole più interessanti della sezione Encounters è quella di Ramon e Silvan Zürcher. Freschi del titolo preso alla Deutsche Film- und Fernsehakademie di Berlino, i giovani registi svizzeri spiccano fra le proposte del giorno con un lungometraggio in forma teatrale: Das Mädchen und die Spinne tiene fede al suo titolo e si dirama in una serie di inquietanti [...] Vai alla recensione »
La luce invade le stanze vuote di un appartamento, anzi due. Operai si muovono metodicamente, montando armadi, sistemando arredi, scatole, oggetti, le cose scorrono con la caotica precisione di un trasloco: Lisa sta lasciando l'appartamento che ha condiviso con Mara per andare a vivere da sola e attorno a loro una piccola folla di figure, prevalentemente femminili (ma in evidente fluidità gender.
Dalla sezione Encounters, come lo scorso anno, continuano ad arrivare intanto importanti sorprese: tra queste c'è sicuramente «The Girl and the Spider» dei fratelli Zürcher.I due registi svizzeri hanno realizzato un film che racconta un paio di giorni nella vita di due ragazze: una sta per trasferirsi dall'appartamento che ha condiviso con l'altra e si prepara a entrare in quello in cui vivrà da sola.Si [...] Vai alla recensione »
Lisa cambia casa e non divide più l'appartamento con Mara. Le loro vite si separano. I fratelli Zürcker raccontano un universo sfaccettato e intimamente irrequieto, entrando nel nuovo appartamento di Lisa, durante i lavori di restauro e trasloco, che durano un paio di giorni. La luminosità fotografica è un contraltare dei sentimenti (in)espressi, il senso geometrico delle inquadrature riportano a uno [...] Vai alla recensione »
Che il cinema d'interni faccia spesso da specchio audiovisuale sull'anima dei personaggi che lo abitano è fatto ormai canonizzato. Qualche anno fa abbiamo inoltre imparato che in un laccato appartamento della middle-class statunitense con pretese intellettualistiche può annidarsi il dio del massacro. Adesso scopriamo che anche in un trasloco da un appartamento in coabitazione con altre persone ad uno [...] Vai alla recensione »
C'è il disegno della pianta di una casa. Linee orizzontali e verticali che delimitano degli spazi e linee curve che indicano la loro possibilità di essere messi in comunicazione. Un disegno che rivela quello che non si vede: lo spazio. Rivela ma non anima. Si tratta infatti di un progetto che solo l'esperienza abitativa renderà vivo e vitale. Non si tratta ancora di una rappresentazione quanto piuttosto, [...] Vai alla recensione »