ALESSANDRA LEVANTESI
Figlio d'arte - i genitori erano gli attori Rafael Bardem e Matilde Muñoz Sanpedro - studia dapprima ingegneria, poi segue i corsi dell'Instituto de Investigaciones Cinematograficas di Madrid, dove conosce Luis Berlanga. Con quest'ultimo dirige uno short a 16 mm, scrive alcune sceneggiature e, nel 1951, gira il primo film Esa pareja feliz (Quella coppia felice). È una commedia che, partendo da una prospettiva personale, affronta una serie di problemi economici e sociali. L'ottica antifranchista e l'introduzione dell'elemento neorealista hanno fatto sì che Esa pareja feliz sia stata considerata un'opera-chiave nella rinascita del cinema spagnolo. Dopo aver scritto per Berlanga la sceneggiatura di ¡Bienvenido, Mister Marshall! (Benvenuto Mister Marshall!, 1952) nel 1953 B. realizza il primo film da solo, Comicos (Comici), affettuoso tributo al mondo del teatro. Nello stesso anno fonda la rivista 'Objectivo' che, nel 1955, verrà proibita dal governo, dopo l'uscita di soli 9 numeri. Le teorie della rivista, che si basano sul realismo critico lukacsiano, improntano la poetica delle sue opere maggiori: Muerte de un ciclista (Gli egoisti, 1955), sulla crisi di un intellettuale; Calle Mayor (1956), contro il conformismo moralistico della società spagnola del dopoguerra; La venganza (Ho giurato di ucciderti, 1957), timida proposta di riconciliazione nazionale fortemente manipolata da interventi censori (B. era stato arrestato durante le riprese di Calle Mayor e incarcerato per qualche tempo, tanto che non poté recarsi a Cannes a ritirare il premio della critica assegnatagli per Muerte de un ciclista). Le tematiche di base (l'alienazione dell'individuo nel contesto politico e sociale della società franchista) procurano a B., da parte della critica nazionale e internazionale, la qualifica di 'regista della resistenza'. Solo quando i 'dogmi' del realismo critico perdono consistenza, si rilevano gli schematismi retorici che segnano gran parte della sua opera. I film seguenti destano un'eco sempre minore, caratterizzati come sono da una ricerca formale e insieme da una visuale manichea della realtà, non esente da facili sentimentalismi. Ricordiamo: Los pianos mecanicos (Amori di una calda estate, 1965), La isla misteriosa (L'isola misteriosa e il capitano Nemo, 1971), EI puente (Il ponte, 1976), Siete dias de enero (Sette giorni di gennaio, 1979). Negli anni '80 lavora per la televisione. B. fondò nel 1958 una società di produzione, la Uninci, che produsse Viridiana (1961) di Bañuel e che, per questa mossa arrischiata, fu non solo costretta a chiudere ma coinvolse anche nel disastro gran parte dell'industria cinematografica. È stato presidente dell'associazione dei registi spagnoli.
Da F. Di Giammatteo, Nuovo dizionario universale del cinema. Gli autori, Editori Riuniti, 1996, Roma