Nel 1977, per la prima volta nella storia dell'Emmy (massimo riconoscimento della tv americana), tre delle cinque nomination per la miglior produzione andavano alla stessa persona. Lui era Daniel Petrie - regista, produttore e attore ucciso ieri dal cancro all'età di 83 anni - e i film, che aveva prodotto e anche diretto, erano Sibyl, Eleanor and Franklin: the White House years (che gli valse il premio miglior regista) e Harry Truman plain speaking. Canadese di nascita, Petrie comincia la sua storia lontano dai fasti hollywoodiani - a Glace Bay, nella gelida New Scotland - ritrovandosi, quasi per caso, su un palcoscenico di Broadway per tentare (negli anni dell'università alla Columbia) la carriera d'attore. Le sue prime regie sono per la tv (la Nbc che lo assume nel '48). Qui dirige la popolare serie Studio One (seguita da molti altri show) per poi, nel 1960, fare il suo esordio cinematografico con Il letto di spine (The bramble bush), drammone sul tema dell'eutanasia con Richard Burton nei panni di un medico di provincia. L'anno dopo, Petrie, sapiente direttore d'attori e di grossi budget, dirige un altro melodramma di impianto teatrale col quale conquista un premio speciale al Festival di Cannes: Un grappolo di sole (A raisin in the sun) con Sidney Poitier al centro delle lotte di una famiglia nera che tenta di lasciare i sobborghi per una zona abitata da bianchi. Nel 1970 Petrie si trasferisce a Hollywood, continuando però a muoversi incessantemente tra grande e piccolo schermo. Per la televisione gira Sibyl (poi «condensato» in 132’per il cinema) con Sally Field e Joanne Woodward, e le biografie «presidenziali» Eleanor and Franklin (1976, seguito nel `77 da Eleanor and Franklin: the White House year) e Harry Truman plain speaking che gli fruttano una pioggia di Emmy. Della sua filmografia - più di 70 titoli - il più amato dalla critica rimane Bronx 41° distretto di polizia ( Fort Apache the Bronx, 1981) con Paul Newman schiacciato dal sistema autoritario del peggior distretto di polizia - quel «Fort Apache» per il quale si aggira anche una ventenne e pre-tarantiniana Pam Grier- in cui un agente possa capitare.
Ultime incursioni cinematografiche di Petrie, Cocoon: il ritorno (seguito dell''88 del Coocon di Ron Howard), Lassie (1994) e The assistant (1997) dopo il quale il regista - in attività fino al 2001- è tornato al primo amore, la tv.
Da Il Manifesto, 25 agosto 2004