Elisabetta Canalis è un'attrice italiana, è nata il 12 settembre 1978 a Sassari (Italia). Oggi al cinema con il film Come far litigare mamma e papà distribuito in 183 sale cinematografiche. Elisabetta Canalis ha oggi 46 anni ed è del segno zodiacale Vergine.
«Sto approfondendo il linguaggio televisivo americano, ben diverso dal nostro. Nei talk loro hanno un umorismo che arriva dagli occhi, noi siamo più melodrammatici».
È stata il prototipo del velinismo: la miscela catodica fatta di stacchetti ballerecci e fidanzamenti calcistici. Poi la reginetta del calendario più sbirciato. E la principessa del divanetto sportivo scosciato. Infine la testimonial onnipresente di un'azienda telefonica. Ora Elisabetta Canalis, sassarese, trent'anni, ondeggia tra sit com («Ho appena girato il numero zero di un nuovo format»), fiction e viaggi a Los Angeles. Mi aspetta seduta sulla poltrona di un hotel tutto legni pregiati e design. L temperatura milanese è di due gradi sotto zero, ma lei porta ballerine senza calze. I tatuaggi in bella vista. Ride molto. Fuma come uno scaricatore di Istanbul. Si prende in giro. Soprattutto è assolutamente consapevole dei pre giudizi con cui è vista da una parte dei telespettatori. Per dire: quando le domando se sa chi siano Berlinguer, Segni e Cossiga, i tre politici che hanno frequentato il suo liceo a Sassari, risponde: «Ma certo, guarda che ho cominciato a fare la velina solo a vent'anni». Il sottinteso è che prima era una persona normale. Con la sua ultima performance televisiva, e cioè l'imitazione di Michelle Hunziker per Artù, la trasmissione di Gene Gnocchi, è riuscita a far imbufalire l'imitata e a innescare il classi con intreccio paradossale tra politica e tv: durante la gag Canalis maltrattava in maniera grottesca un anziano, e allora ecco che la pasionaria del Pdl, Maria Burani Procaccini, ha pensato bene di protestare con l'Agcom per denunciare l'efferatezza di Elisabetta. Partiamo da qui.
Burani Procaccini ti ha crocefissa: «Il pubblico poteva offendersi per la scenetta».
«Gli italiani hanno il cervello e la cultura necessari per capire quando si scherza». L'esponente del Pdl ha pure detto che i tuoi ex fidanzati Reginaldo e Vieti non sono stati in grado di insegnarti una certa sensibilità.
«Poi si è corretta. Ha chiarito che il comunicato lo aveva redatto un suo collaboratore tifoso del Napoli. Ti rendi conto?».
Michelle Hunziker come ha reagito alle tue imitazioni?
«Male».
Ti ha querelata.?
«No. Abbiamo pure fatto una scenetta insieme a Paperissima, per far capire che nessuno si era offeso, ma insomma... ».
In realtà.?
«In realtà lei si è stizzita. Ha fatto come quelle ragazze che al liceo vanno a protestare dal preside perché i compagni le prendono in giro. Però per me in tv è bravissima».
Che cosa guarda in tv una starlette della tv?
«I tg, gli approfondimenti...».
Lo dici per fare bella figura.?
«No. Spesso sono sintonizzata su Mtv. E poi i canali americani».
I tuoi conduttori di riferimento?
«Alessia Marcuzzi, un'amica, e David Letterman».
Una strana accoppiata.
«Lui è un genio. Sto studiando il linguaggio televisivo statunitense. È diverso dal nostro».
In che modo?
«Nei talk loro hanno un umorismo che arriva dagli occhi, noi siamo più melodrammatici. Le occhiate di Letterman sono esilaranti».
Talk show a parte, meglio la tv italiana o quella americana?
«Quella italiana non arriva a certi eccessi».
È un proliferare di tette e di culi.
«Ma non facciamo vedere gente che si mangia i ragni pur di fare audience».
Chi è il nostro Letterman?
«Bonolis tra una decina di anni. Ora molti provano a cucirsi addosso certe caratteristiche del personaggio, ma nessuno ha quel self control. Un'altra inimitabile è Oprah».
La Winfrey, leggendaria conduttrice-opinion maker.
«Sì. Anche se non amo chi, come lei, ha sempre la verità in tasca».
ll meglio della tv italiana?
«Gene Gnocchi e la Gialappa's Band».
Hai lavorato con entrambi e da entrambi sei stata sfottuta pesantemente.
«Si scherza. In tv l'autoironia è l'abc».
Gnocchi parlando delle occupazioni studentesche ha detto: «Per solidarietà Elisabetta occuperà il Cepu».
«Grande. Quando ho letto il copione, ho chiamato un'amica per anticiparle la battuta».
Quelli della Gialappa's quando sei arrivata a Mai dire martedì, vennero nel tuo camerino per dirti che non eri graditissima.
«Ora siamo amici. Ci esco a cena».
Preferiresti essere ospite di Santoro o di Fazio?
«Fazio, è più garbato».
Di Vespa o di Floris?
«Floris mi piace molto. Ed è sardo come me».
Quando eri ospite fissa di Controcampo era uno sfottò continuo. Abatantuono, Mughini...
«Con Mughini ci ho anche litigato. Ma ci vogliamo bene».
Certo. Aldo Grasso ha detto che a Controcampo venivi umiliata dal silenzio in cui eri costretta.
«Mi sono sempre divertita».
In quello studio tv ancora si ricordano il tuo siparietto con Berlusconi
«Non era mica preparato».
Ci mancherebbe altro: tu dicevi che neanche lui ti sopporterebbe come fidanzata e lui rispondeva: «Mai porre limiti alla pazienza». Risate generali.
«E che c'è di male?».
Sembrava uno spot elettorale. Da italiana americanofila: Berlusconi o Obama?
«Di sicuro non Veltroni, che dice di essere Obama, ma non ha niente a che fare con lui».
Tu sei di destra, no?
«Ne dobbiamo proprio parlare?».
Perché no?
«Mi piacciono Gianni Letta, Fini e Alemanno».
Tutti di destra.
«Mi piace anche la coerenza di Bertinotti. Ahahahah».
Perché ridi?
«Indovina. È un grande».
Perché in passato gli è stata attribuita qualche responsabilità per la caduta del primo governo Prodi?
«Esatto. Detto questo se proprio devo, preferisco parlar di calcio che di politica».
Allora, da interista ed ex di Gabriele Muccino: preferiresti la Champions ai nerazzurri o la parte da protagonista nel prossimo film...
«Forza Inter».
Non sei rimasta in buoni rapporti col regista Muccino?
«Forza Inter».
La tua storia con Muccino sembrava una roba costruita per i paparazzi.
«No comment. Ma io certe cose non le faccio».
Parli dei servizi fotografici gossipari concordati per autopromuoversi?
È roba da sottobosco tv. Quelli che hanno qualche settimana di visibilità e la devono sfruttare al massimo».
Fai la snob?
«No. Li capisco. Ma non fa per me».
Lo faresti un reality?
«Come conduttrice? Certo».
Veramente, intendevo come concorrente.
«Non è nelle mie corde».
Perché?
«C'è chi lo fa per rilanciarsi. Ma io spero di non avere mai bisogno di bussare alla porta di un reality. Detto ciò è un bel trampolino. Oggi per una ragazza che vuol fare la tv andare al reality è come per un'attrice anni Cinquanta aver cominciato con filmetti minori».
Tu come hai cominciato?
«Qualche foto per un giornaletto locale sassarese. Una pubblicità di caramelle e poi...».
Ti scartarono a un provino di Pieraccioni.
«Per fortuna. Subito dopo ci fu l'incontro con Antonio Ricci».
Parlami di Ricci.
«Ricci è la televisione italiana».
L'attrice Claudia Gerini lo ha criticato per la trasmissione estiva «Veline»: troppo volgare.
«Parliamo di quella Gerini che ha cominciato con «Non è la Rai»? No, dico...».
Sei perfida.
«Se una cosa simile l'avesse detta Giovanna Mezzogiorno, capirei...».
I tuoi che cosa ne pensano della tua carriera?
«Mio padre ogni tanto mi dice: "Guarda che sei ancora in tempo per cominciare a studiare"».
Lui che mestiere fa?
«Il radiologo, come mio fratello. Mia madre insegna, e studia archeologia».
E tu, cosce all'aria in tv. Sei un pesce fuor d'acqua.
«Più che per il fatto di non aver studiato, perché ho trent'anni e non ho ancora una famiglia...».
In compenso in Italia sei la capostipite di un genere, di un modello antropologico: la bella e la bestia calcistica. La velina e il bomber.
«Ma io ho trent'anni e ho fatto la velina solo per tre».
Ormai sei iconizzata come velina.
«Non mi rassegno. Dici che dovrei?».
Non ti fa impressione che il tuo ex Bobo Vieri sia fidanzato con una ragazza che ti assomiglia e che e stata velina dopo di te?
«Diciamo che l'ambiente è un po' stagnante. Però è normale: si frequentano gli stessi posti, ci si incontra».
Certo, certo. Che cosa ne pensi del fenomeno Victoria&Beckham?
«Che l'unico fenomeno è Victoria».
In che senso?
«È una super manager di se stessa. È lei che muove i fili della coppia».
Lo dici perché Beckham è al Milan e tu sei interista?
«No. La moglie esemplare di un calciatore è Adriana Fossa, low profile al fianco del milanista Maldini».
Vittoria per te è un modello da seguire?
«No. La mondanità a quei livelli è un lavoro extra. Per me sarebbe un incubo».
Hai detto: «Beckham non mi fa sesso».
«Non so fare le interviste. Non so stare zitta. Parlo e poi mi pento».
Hai detto pure che hai una passione per i ragazzi di colore.
«E subito sono partiti cliché e battutine».
Ti danno fastidio?
«Registro il razzismo di molti giornalisti: chiedono ossessivamente questa cosa, lasciando sottintendere uno stereotipo: uomo di colore è uguale stallone. Io ho solo detto che trovo sexy certi ragazzi. Non mi pare una cosa così strana».
Una volta hai detto pure: «L'uomo più bello del mondo è il Papa».
«Ma dai... È come quando le soubrette dicono: " Il calendario? L'ho fatto perché sono foto artistiche"».
Torniamo agli uomini: meglio l'italiano o l'americano?
«Ho avuto esperienze con entrambi: il savoir faine degli italiani con le donne è superiore».
Parli dei calciatori?
«Non sono stata solo con calciatori».
Be', però Vieri, Reginaldo... i calciatori ci provano tutti?
«Sono ragazzi. E si vogliono divertire».
Con te ci ha mai provato qualche politico?
«Diciamo che sono arrivati complimenti che se avessi voluto avrei potuto tradurre in avance».
Gli americani...
«Guarda che in America faccio una vita normalissima. Frequento un'amica che si chiama Linda e non vivo la mondanità degli attori. Anzi, li nessuno mi si fila».
Negli Usa hai girato Natale a «New York». De Sica ha detto che grazie ai cinepanettoni può fare molto teatro. Tu...
«lo non sono una di quelle grandi attrici che potrebbero rovinarsi il curriculum con un cinepanettone. Se avessi voluto fare l'attrice mi sarei messa a studiare recitazione. Anche il permesso di tre anni che ho appena ottenuto per entrare liberamente negli Stati Uniti non intendo mica usarlo per cercare di sbarcare a Hollywood».
Negli Stati Uniti però hai partecipato a un film prodotto da Dino De Laurentiis. Facevi la suora scollacciata.
«Una particina minuscola nel Decameron. Giusto perché facendo tv la prima cosa che ti chiedono è recitare. E poi Dino è un amico».
Lo frequenti?
«Sono stata a cena da lui qualche sera fa a Beverly Hills. Lui stesso dice: "Casa mia è il miglior ristorante di Los Angeles". Ha un cuoco italiano eccezionale».
A cena col nemico?
«Con Putin, che è un bell'uomo... Dai, scherzo. Non ho nemici».
Quelli che mettono in giro voci false su di te, che cosa sono?
«Dei poverelli a cui non do importanza».
Hai un clan di amici?
«Chiara, Grazia, Claudia, Donata. Una è agronoma, una è estetista, l'altra fa l'assistente di volo...».
Una volta ti hanno domandato: «Essere o avere?». Hai risposto: «Avere».
«Una vera cretina».
La canzone della tua vita?
«Due: Maybe dei Nerd e Almeno tu nell'universo cantata da Elisa».
Il film?
«Carlito's way. Uno stracult».
Il libro?
«Lipstick jihad di Azadeh Moaveni, un viaggio allucinante nell'Iran islamico».
Se leggi libri sull'Islam saprai di sicuro i confini di Israele.
«Oddio, li sapevo. Un aiuto?».
Ti dico la Giordania poi vai avanti tu.
«Uhm... La Siria... » .
Un altro aiuto: é uno Stato confinante che inizia per E.
«Emirati arabi».
No, Egitto. Quanto costa un litro di latte?
«Novanta centesimi? ».
Un euro e quaranta circa. Quanti anni ha la nostra Costituzione?
«Dammi tre risposte tra cui scegliere, azzecco».
Cento, sessanta o trenta?
«Sessanta».
Sei su Facebook~?
«Ammazza. Da tre anni».
Sei anche una maniaca degli sms?
«Abbastanza. E mi arriva di tutto. Guarda...».
Che cosa è?
«Un mms del Mago Forest. Un autoscatto mentre palpa il seno di un mio cartellone pubblicitario. Gli sms della Ferilli sono fantastici. In romanesco».
Di che cosa parlate via sms?
«Di uomini. E quando le piace qualcosa che faccio scrive: "Me dai tante soddisfazzzzioni"».
Ti ha scritto anche per l'interpretazione in «Carabinieri»?<br/ >
«No. Non ha avuto il cuore».
Ficarra e Picone presentando gaffe ed errori televisivi a Paperissima hanno detto: «Quelli di «Carabinieri» di errori ne hanno fatti due: far recitare Arcuri e far recitare Canalis».
«Eheh. La battuta più carina su Carabinieri però me l'hanno fatta quelli della Gialappa's».
Racconta.
«Ero andata a trovarli nel loro gabbiotto a Mediaset. Mi hanno accolto dicendo: "Già ci mancano le tue performance con l'Arma". E io: "Mi spiegate una cosa che mi ha chiesto il mio nonno fan? Perché ogni volta che c'era una mia battuta venivano alzate le basi musicali?"».
Che cosa ti hanno risposto?
«In coro: "E te lo chiedi pure?"».
Da Il Corriere della Sera Magazine, 15 gennaio 2009
Diciamolo: Elisabetta Canalis è una ragazza fortunata. Prima l'incontro con Antonio Ricci, guru della televisione italiana, che la sceglie come supervelina con scappellamento a destra come fossi antani; lanciandola nel “meraviglioso” e “sfavillante” mondo dello spettacolo ogni giorno di tutti i giorni. Stagioni che la bellissima Eli (così la chiamano i felici astanti delle sue forme e del suo ombrosissimo sorriso) ha sfruttato a dovere, concedendosi paralellamente in svariati spot pubblicitari e avendo bene in mente le tappe e la strategia da adottare e approntare una volta scesa dalla più famosa pedana catodica del Belpaese. E infatti: appena di(s)messa dai panni di velina, eccola “opinionista” da brivido nel salotto calcistico più glamour degli ultimi anni, Controcampo, fortemente voluta dal suo conduttore, Sandro Piccinini, innamorato cronico (non ricambiato) della fanciulla, malgrado la stessa flirtasse niente di meno che con Christian “Bobo” Vieri, centravantone della Nazionale, dell'Inter e ora del Milan (ma la storia è finita, anche perché Eli è tifosa nerazzurra). Poi eccola a SuperCiro, padre screanzato di non poche trasmissioni demenzial-popolari. Nel frattempo, la Bella e il Calciatore riempiono le pagine dei giornali gossip che neanche la povera Diana ai tempi della fuga in Sardegna. Nel frattempo, ancora, ecco il calendarione di “Max” che la sveste - finalmente! - regalando non solo ai camionisti lembi di pelli dorate che proiettano la vista sulle più esclusive spiagge caraibiche. È un trionfo: di vendite (l'anno del calendario è finito da un pezzo, ma il mese di dicembre è sempre lì, nelle carrozzerie e negli interni dei tir, nelle camerette di qualche ragazzo brufoloso e dietro i banconi dei bar), di immagine, di nudo (bello e “possibile”), di prospettive professionali, di ingaggi in discoteche, di serate mondane, di premi e cotillons, di scritture. Eccola, infatti, davanti a una cinepresa, seppur destinata a filmare mediocri frame da ripassare in prime time rigorosamente su Canale 5: è la serie Carabinieri (la terza), dove Elisabetta interpreta Alessandra Ferri. Ricapitoliamo: un'avvenente ragazza di Sassari, classe 1978 (è nata l'11 settembre...), si presenta ai provini per “diventare velina” e viene presa; diventa compagna di banco della premiata ditta Greggio&Iacchetti, spopola negli spot, si fa fotografare come mamma l'ha fatta quasi integralmente (il suo seno è, probabilmente, il migliore sulla piazza), gareggia nei commenti calcistici districandosi tra un Maurizio Mosca in perenne versione delirio e un Diego Abatantuono sornione e scazzato (memorabile la serata in cui Luciano Moggi, il boss della Juventus, fu beccato in diretta a spiare le grazie che una candida camicetta bianca dell'eroticissima Eli facevano intravvedere: altro che moviola), scatena i paparazzi alle uscite delle discoteche - possibilmente dalle parti di Corso Como, a Milano - nella speranza di assistere all'ennesimo litigio amoroso con il ruspante Bobone (della serie: si amano, ma non si sposeranno mai), e poi Carabinieri e poi testimonial di una marca di occhiali che la catapulta sulla cartellonistica stradale di Gran Bretagna e qui viene notata “da un produttore che conta”, mentre qualche mese prima, durante una vacanza californiana, era riuscita addirittura a infilarsi su un altro set per un breve cameo nel film Deuce Bigalow, che in Italia esce il 19 agosto con il “simpatico”' sottotitolo Puttano in saldo. Intanto, la storia con Vieri si trasforma in rapporto da famiglia allargata («Siamo rimasti amici»), il successo delle sue comparsate catodiche, siano “vere” o “fiction”, alza l'audience e almeno un paio di altre cose che qui non si possono dire, lei si arrabbia se le dicono che è solo bella, anzi di più, che le sue tette sfidano tutte le gravità del mondo perché stan su che neanche la Tour Eiffel. No. Lei vuole sfondare nel mondo del cinema e siamo sicuri che ci riuscirà, perché - diciamolo - la ragazza è fortunata e volitiva, decisa e sarda mica per niente, tosta tosta, si sposerà solo quando sarà il momento, cioé mai presumibilmente. E intanto. Intanto ha trascorso gli ultimi mesi sul set di un kolossal - hai capito?! - vale a dire Decameron: Angels & Virgins di David Leland, ennesima trasposizione boccaccesca, perché le pellicole in costume stan tornando di moda e perché prendere un Hayden Christensen e un Tim Roth e circondali di fiori da cogliere, e il gioco (si fa per dire) è fatto. Elisabetta interpreta Sister Gabriella (già: qui si recita in inglese) e siamo sicuri, siamo certi, il suo corpo ci scalderà. Fa niente che leggendo queste righe forse si arrabbierà: lei vuole essere giudicata per il suo talento, la sua voce, il suo sguardo magnetico, la sua condivisibilissima passione nerazzurra, non per le curve del suo generoso corpo. Ha ragione lei, abbiamo ragione noi. Fortuna che la vita è fatta di campi e controcampi, di opinioni (le più varie), di stacchetti danzerini dove riderci su e riderci sopra, di paparazzi che ti rincorrono per l'intero perimetro del Monumentale, di ex veline ed ex calciatori, di future star del cinema e della televisione. Non cambiate Canalis.
Da Film Tv del 17 agosto 2005
Dopo il diploma al Liceo Classico si è iscritta alla facoltà di Lingue. Oltre agli studi, che la impegnano molto, dedica parte del suo tempo alla lettura.
Nuoto e danza sono gli sport che pratica attualmente; appassionata fin da piccola di equitazione sogna di costruirsi un’attività attorno al suo grande amore: i cavalli. È stata Velina di Striscia la notizia nelle edizioni 1999/2000 e 2000/2001,
la velina mora più amata, mentre nell’anno 2002/2003 è al fianco di Sandro Piccinini a Controcampo e conduce con Bertolino Visitors.
Protagonista in diversi spot pubblicitari quali Malizia e Tissot, è testimonial del calendario Max 2003.
Per la stagione 2003/2004 ancora Controcampo ed è tra i protagonisti della fiction televisiva di Canale 5 Carabinieri.
Nella stagione 2003 è testimonal Lovable mentre nel 2003/2004 è il volto per la campagna pubblicitaria delle lenti colorate fresh look Cibavision e per gli occhiali John Richmond.
Nel 2004 Super Ciro Italia 1.
Nel 2004/2005 terzo anno consecutivo a Controcampo e attrice nella nuova edizione di Carabinieri Canale 5.
Nel giugno 2005, insieme alla sua amica Maddalena Corvaglia, conduce per una settimana Striscia la Notizia .
Nel settembre 2005 inizia le riprese della sit com Love Bugs dove prende il posto di Michelle Hunzicker al fianco di Fabio De Luigi.
Dal settembre 2006 è di nuovo al fianco di Sandro Piccinini in Controcampo ultimo minuto in onda la domenica su Italia 1.
Per il cinema partecipa, nelle vesti di Suor Gabriella, alla produzione americana Decamerone di Dino De Laurentis che nel cast vede attori del calibro di Tim Roth, Misha Burton, Haiden Cristensen, film non ancora uscito nelle sale.
È nel cast di Natale a NY di Neri Parenti uscito a dicembre 2006.
Nel 2007 è nel cast di Mai dire martedì della Gialappa’s in onda su Italia 1.
Fino a dicembre 2007 è la testimonial di Telecom.