“È la nuova Brigitte Bardot”, ha sentenziato la rivista Rolling Stom dopo averla vista, bionda e carnosamente esplosiva, in una doppia interpretazione all’ultimo festival di Cannes. È lei, la divina Ludivine Sagnier, 24 anni compiuti lo scorso luglio, ha avuto l’ardire di seccarsi per la definizione: “Spero proprio di non diventare come la Bardot, una vecchia fascista che odia tutti”. Non è andata meglio al giornalista di Playboy che l’ha accostata all’ex bella di giorno Catherine Deneuve: “Perché, la Deneuve è stata un sex symbol? Dovreste vederla ora”,ha commentato la sfrontata Ludivine a proposito della più celebre e anziana collega, con cui ha diviso il set di8 donne e un mistero.
Seno ragguardevole, viso così così, Ludivine Sagnier ha dato la scossa ai cinefili dormienti di un’edizione davvero sottotono del festival di Francia comparendo (nuda) in due film in concorso: La piscina di François Ozon e La piccola Lili di Claude Miller. A colpire la stampa internazionale, specie quella americana, è stato soprattutto il personaggio incarnato nel film di Ozon: Ludivine è Julie, torbida adolescente di provincia che fa sesso ogni notte con un uomo diverso, e che con il suo corpo da Lolita, nudo e abbronzato a bordo piscina, suscita l’interesse e l’invidia della mascolina scrittrice di gialli interpretata da Charlotte Rampling, ospite della stessa villa in Provenza.
Il risultato di tale entusiasmo è stato che la povera Rampiing è scomparsa dalla locandina americana del film, in cui troneggia invece il corpo bagnato di Ludivine in bikini. “È stata un’idea dei produttori per fare più soldi”, ha confessato candidamente Ludivine. Un’idea che ha funzionato: dall’agosto scorso la pellicola ha incassato più di dieci milioni di dollari, secondo i critici non propriamente dovuti alle qualità artistiche del talentuoso Ozon.
Alla bella Sagnier è toccato anche il tour promozionale negli States: “La prima cosa che mi chiedono in America è se mi sono vergognata a fare tutte quelle scene di nudo, quel ruolo provocante. In Europa gli intervistatori sono un po’ più fantasiosi”, si lamenta l’attrice, che ha pronta una risposta addomesticata alla pruderie americana.
Se a Cannes infatti dichiarava: “Le scene di nudo non sono state un problema, mi fido del regista e poi mi sentivo bella, dopo i due mesi di dieta e i sei chili persi”, nella nuova versione sostiene: “Non amo stare nuda, non mi metto neanche in topless e ogni volta che rivedo le scene di sesso del film mi copro gli occhi per la vergogna”. Intervistata da Playboy aggiunge: “Più che il nudo sono le scene di sesso ad infastidirmi, l’idea di venire a contatto con una pelle che non ho scelto: dopo le riprese andavo a farmi subito una doccia, per togliere via la sensazione di sporco”.
Dopo il debutto bollente, l’attrice prepara così la strada alla nuova immagine che Hollywood ha gia costruito per lei: sarà Campanellino nella nuova versione di Peter Pan, una produzione da 150 milioni di dollari. “È un personaggio che mi laverà da ogni peccato cinematografico precedente”, ride Ludivine, anche se aggiunge che “questa sarà una versione più dark e adulta della favola ambientata sull’isola che non c’è. Campanellino è un personaggio muto: ho dovuto lavorare molto di mimica e mi sono esercitata trovando le espressioni più buffe, quelle che riuscivano a far ridere la mia nipotina”.
L’aver recitato da muta ha risolto il problema linguistico: sebbene sia figlia di un’insegnante d’inglese Ludivine non riesce a liberarsi di un forte accento francese. E anche se è molto orgogliosa del successo ottenuto oltreoceano, non è per nulla convinta di un futuro hollywoodiano. “ho rifiutato tanti copioni banali prima di Peter Pan e non voglio restare imprigionata nel ruolo di Lolita. Preferisco puntare su una carriera in Francia, dove ho già girato quasi trenta film e il pubblico mi ama da quando, a dieci anni, affiancavo Gerard Depardieu nel Cyrano”. E magari nel suo futuro c’è un quarto film con il suo pigmalione Ozon: “François ha capito prima di me quale era il mio talento. Sul set mi fa soffrire, mi fa provare stati d’animo simili a quelli dei personaggi che interpreto. Sa che per recitare bene devo avere paura”. Ma ora Ozon, “che mi ha sempre considerato una sorellina”, si dovrà confrontare con un’attrice di fama internazionale.
Contessa Ludivine: “Durante le riprese di8 donne e un mistero sono stata malissimo perché François mi ignorava completamente. Al mattino arrivava sul set e diceva “Bongiorno Catherine (Deneuve) sei la migliore”. E poi “Buongiorno Fanny (Ardant) sei la migliore”. E ancora “Buongiorno Isabelle (Huppert) sei la migliore”. Poi arrivava da me e diceva “E tu sei la peggiore”. È stato allora che ho giurato a me stessa che avrei avuto la forza di conquistarmi un futuro da diva”.
DaIl Venerdì di Repubblica, 30 Ottobre 2003