Sul palco anche romana Chiara Civello, "tropicalista nell'anima"
PERUGIA, 15 LUG - La rilettura di uno dei più
storici e riusciti progetti di Gilberto Gil, "Refavela", che il
musicista brasiliano incise 40 anni fa e che rappresenta l'anima
più africana della musica di Bahia, è andato in scena in tutta
la sua suggestione e contemporaneità per la seconda serata di
Umbria Jazz. Il tour si chiama "Refavela 40".
Sul palco il figlio di Gil, Bem, Mayra Andrade, Mestrinho e
anche la piccola nipote di Gil, Flora, e la primogenita Nara. In
rappresentanza dell'Italia, Chiara Civello, la cantante romana
che si autodefinisce, intervistata dall'ANSA, tropicalista
nell'anima.
Gil e soci non si limitano a camminare lungo il solco tracciato
40 anni fa ma lo innovano in uno spettacolo riuscito: la prima
parte è dedicata a brani fuori dall'album, come "Xamego", "Il
Aiy", "Two Naira Fifty Kobo" di Caetano Veloso. Poi Gil parte
con le sonorità di Refavela attaccando "Patuscada de Gandhi",
"Balafon", "Era nova", "Aqui e agora" cantata dalla Civello,
"Sandra", "Babà Alapalà" e, ovviamente, "Refavela".
(ANSA)