Advertisement
A Venezia tutti pazzi per il cinema orientale

Anche quest'anno il film a sorpresa arriva dall'est asiatico
di Tirza Bonifazi Tognazzi


martedì 5 settembre 2006 - News

Marco Müller non si smentisce mai. Se nelle due precedenti edizioni della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica aveva creato attesa tra gli addetti ai lavori con l'aggiunta al coloratissimo programma un film a sorpresa, quest'anno è stato colto in flagrante. E i giornalisti, che già all'annuncio del rinnovamento della formula avevano iniziato a ipotizzare i nomi degli autori andando a scorrere le liste dei registi dagli occhi a mandorla, non sono rimasti affatto sorpresi di apprendere che il ventiduesimo film in concorso a Venezia 63 è cinese. Dopo Ferro 3 di Kim Ki-duk (2004) e Takeshis' di Takeshi Kitano (2005), è Sanxia haoren - Still Life di Jia Zhang-Ke il lungometraggio che verrà proiettato in anteprima stampa questa sera alle 23 e che il pubblico potrà vedere domani 6 settembre alle ore 16,15 al PalaLido.

Girato nel vecchio villaggio di Fengjie - che già era stato al centro della pellicola dei cinesi Yan Yü e Li Yifan, Yan mo - Before the Flood - il film di Jia Zhang-Ke racconta la storia di un minatore che torna al villaggio per cercare la moglie che non vede da sedici anni, e di un'infermiera che percorre lo stesso viaggio in cerca del marito che non torna a casa da due anni. A differenza di Yan Yü e Li Yifan, che nella loro opera ritraggono la vita degli abitanti di Fengjie prima che il livello delle acque la sommergesse, in Sanxia haoren - Still Life il villaggio è già stato sommerso in seguito alla costruzione della diga delle Tre Gole, ma il nuovo quartiere che sorgerà nei suoi pressi è ancora in costruzione. Il titolo del film fa riferimento al fatto che ci sia ancora vita, nonostante l'inondazione causata dalla diga abbia ricoperto per sempre alcuni degli scorci più belli del paesaggio cinese, elogiati dal poeta Li Bai, originario di Fengjie.

Ma l'est di scena a Venezia è anche europeo. Questa mattina è stata presentata l'opera prima di Piotr Uklanski, artista poliedrico polacco che nella città lagunare si divide tra il Lido e Palazzo Grassi dove è esposta la sua mostra Untitled, mentre il "western allegorico" Summer Love viene proiettato in sala. "Più che western" ha spiegato il regista "è un film che ne adopera il linguaggio. Non volevo che ne uscisse fuori un messaggio troppo forte o diretto, ma piuttosto cercare di creare un mondo western in un paese, la Polonia, dove il paesaggio non si confà assolutamente a quel genere. E questa è l'allegoria". Val Kilmer, che ha accettato di partecipare al lavoro di Uklanski interpretando per tutto il film un morto, non calcherà la passerella questa sera, mentre sono attesi David Lynch, che domani sera riceverà il Leone d'Oro alla carriera, Emilio Estevez, Lindsay Lohan, Christian Slater, e gli italiani Christian De Sica e Sergio Rubini.

Gallery


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati