Oltre ad avere esercitato un'intensa attività di insegnante, Tommasini fu cultore di musicologia, critico e compositore, autore di musiche sinfoniche, da camera, operistiche. Fu presente, benché in modo discontinuo, anche nel mondo del cinema, per il quale lavorò saltuariamente durante la seconda guerra mondiale e, ormai non più giovane, negli anni immediatamente successivi al conflitto. Tra i suoi migliori commenti musicali si ricorda quello per Un colpo di pistola (1942, Renato Castellani), in cui lo spirito della vicenda appare in perfetta coerenza con la colonna sonora, drammatica, ma non ridondante, anzi, caratterizzata proprio dalla qualità particolarmente sobria ed incisiva della frase musicale.