TROVASTREAMING Tutti i film documentariprodotti in Germania
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Un doc che è il lucido ritratto di una generazione. Giovani umiliati e offesi dalle rassicurazioni di un regime. Documentario, Svezia, Norvegia, Francia, Germania2022. Durata 103 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La testimonianza dei malesseri, dei conflitti e delle tensioni di una gioventù perduta. Espandi ▽
Girato nel corso di 12 anni, è il resoconto di una storia d’amore in una società in rovina.Marusya Syroechkovskaya e Kimi Morev. Due giovani come tanti, troppi, che nella Federazione russa non trovano una loro collocazione. Il film si apre con la smentita del titolo. Kimi non si è salvato ed assistiamo al suo funerale. Da quel momento il documentario diventa un lungo flashback che all’origine non doveva diventare un film. Siamo di fronte a un ritratto di una generazione che definire ‘perduta’ finirebbe con l’essere un’attribuzione impropria. Se vogliamo restare nel solco della tradizione russa possiamo rinvenirvi una matrice dostoevskiana trasposta ai tempi nostri. Ci viene mostrato un mondo di umiliati e offesi su cui cadono dall’alto le rassicuranti e patriottiche parole dei potenti. In questa descrizione partecipe e non finalizzata in anticipo sta la forza di un film che si dimostra più efficace di molti pamphlet contro il regime. Recensione ❯
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La storia di atleti queer a cui è stata preclusa la partecipazione agli eventi sportivi. Espandi ▽
Se la Storia è scritta dai vincitori, che ne è di coloro a cui non è stato mai permesso di partecipare alla gara? Un collettivo di atleti queer entra nello Stadio Olimpico di Atene con l'intenzione di onorare coloro che sono sempre stati esclusi dal podio dei vincitori. Incontrano Amanda Reiter, una maratoneta transgender che ha dovuto confrontarsi con i pregiudizi degli organizzatori sportivi, e Annet Negesa, un'atleta degli 800 metri che è stata esortata dalle federazione sportive internazionali a sottoporsi a chirurgia ormonale. Insieme creano un'utopia radicale e poetica, lontana dalle rigide regole di genere degli sport agonistici. Recensione ❯
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Il ritratto di una generazione di ucraini devastata dagli eventi politici del 2014. Espandi ▽
Il film ritrae la giovane generazione ucraina segnata dalla guerra e dagli sconvolgimenti politici dal 2014. Il punto di partenza è la preparazione di uno spettacolo teatrale basato sull'Amleto di Shakespeare. Un potente ritratto di una generazione che deve confrontarsi con i traumi della guerra e fare i conti con un passato doloroso, che ora, dopo l'invasione russa dell'Ucraina, è sia il presente che il loro futuro. Recensione ❯
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Un percorso di lotta per la difesa dei diritti umani a cui è impossibile restare indifferenti. Espandi ▽
"Gioventù che salva". Questo è il significato di "Jugend Rettet", ONG fondata a Berlino nel 2016 da un gruppo di ragazzi con un unico obiettivo: inoltrarsi in mare aperto a bordo della nave Iuventa per salvare chi fugge dall'Africa verso l'Europa. Il loro sogno non è così semplice da realizzare: nonostante la nobiltà del loro progetto, le utopie giovanili infatti devono fare i conti con una dura realtà e con politiche incapaci di attuare piani di aiuto concreto nel Mediterraneo. Recensione ❯
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In una cittadina tedesca c'è un bunker che fa da portale ad un mondo segreto. Questo documentario cerca di raccontarlo. Espandi ▽
In un'idilliaca cittadina turistica tedesca due mondi si scontrano: un gruppo di misteriosi olandesi con un eccentrico leader di nome Xennt vuole occupare il grande bunker della NATO che si trova sotto la città. Il capogruppo promette al villaggio un futuro agiato e centinaia di nuovi lavori, ma alcuni residenti sono preoccupati e in paese gira la voce che Xennt, il carismatico personaggio con i capelli lunghi biondi e la giacca nera di pelle, sia in realtà uno spietato criminale latitante che vuole trasformare il bunker in una fortezza per il traffico di droga. Gli abitanti di Traben-Trarbach chiedono invano aiuto alla polizia: nonostante gli avvertimenti, il bunker è venduto e Xennt si stabilisce sottoterra con la sua gang, ribattezzando la nuova dimora CyberBunker 2.0. I locali ancora non sanno che sotto Traben-Trarbach c'è un portale su un mondo segreto. Recensione ❯
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Il giro del mondo in modalità triathlon. Cronaca di un'impresa sportiva che è anzitutto un'attitudine di vita. Documentario, Germania2022. Durata 95 Minuti.
Un'incredibile storia di coraggio e motivazione, di spostamento di montagne, del magico potere delle barrette di cioccolato e dell'infinità del nostro mondo. Espandi ▽
Un triathlon attorno al pianeta, che parta da Monaco di Baviera e lì ritorni: è l’impresa estrema, progettata e realizzata durante la pandemia dal tedesco Jonas Deichmann: nato nel 1987 a Stoccarda, laureato in economia aziendale, per breve tempo venditore di software, che per scommessa col suo capo si ritrova a stabilire un record mondiale di ciclismo. E che dopo quel primo traguardo smette di lavorare, consapevole di avere una percezione della vita e del tempo non comune, non condivisa: il desiderio di un’esistenza in costante movimento, fatta di avventura e esplorazione, col bagaglio leggero e tecnico che serve ad affrontare sfide atletiche sempre più impegnative. L’occasione di documentare un “viaggio nell’ignoto”, come lo definisce il suo stesso protagonista, è più unica che rara. E infatti viene colta e integrata nell’evento stesso, o meglio nel marchio, che Deichmann (che a fine giugno 2023 affronterà la distanza in bici da New York a Los Angeles e in maratona al ritorno) ha costruito con intelligenza sul suo corpo e sulla sua visione. Recensione ❯
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Un documentario sulla rivalità sportiva tra Ueli Steck e Dani Arnold. Espandi ▽
Ueli Steck era noto come "il più veloce scalatore al mondo", finché Dani Arnold non ha infranto il suo record di velocità sull'Eiger nel 2011. Quell'incredibile arrampicata ha scatenato un duello lungo le pareti nord delle Alpi europee, spesso scalate in solitaria e senza attrezzatura di sicurezza. Recensione ❯
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Nils Frahm catturato dal vivo presso la Funkhaus di Berlino. Espandi ▽
Questo film concerto cattura diverse esibizioni live del celebre compositore e produttore Frahm presso la leggendaria Funkhaus di Berlino, dove esegue al piano brani ambient e neoclassici. Recensione ❯
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Gli abitanti di un piccolo borgo del Sud Italia sono chiamati a mettere in discussione la propria identità. Espandi ▽
In un piccolo borgo in Sud Italia la statua di un Gesù Nero viene venerata da secoli. La comunità si trova di fronte a un bivio alla richiesta del diciannovenne ghanese Edward, ospite del contestato centro di accoglienza del paese, di affiancare i portatori locali della statua, prendendo parte attivamente alla processione annuale. Recensione ❯
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Una provocatoria denuncia della terribile condizione dei lavorativi domestici stranieri in Libano, condannati alla totale sottomissione dal sistema della kafala. Espandi ▽
Il film mostra la terribile realtà dei lavoratori domestici stranieri in Libano, nel Medio Oriente. Esplorando le vite private di datori di lavoro, intermediari, governanti, fa emergere le contraddizioni di un quadro normativo, la kafala, che crea una struttura di potere e controllo che favorisce corruzione e sfruttamento. Oltre a ciò, analizza a fondo il razzismo intrinseco nella sfera privata domestica, che riproduce un sistema patriarcale volto a discriminare le donne libanesi e che a sua volta indebolisce i diritti dei lavoratori domestici stranieri. Una denuncia delle forme moderne di schiavitù, che riflette anche sul ruolo delle donne e, più in generale, del lavoro domestico nelle società capitaliste. Recensione ❯
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Documentario su Michael Sprengler, un uomo che dedica molti mesi di lavoro per creare lapidi individuali insieme ai suoi clienti. Espandi ▽
Per molti non è facile elaborare la morte di una persona cara. A ciò si aggiunge che come sopravvissuto devi affrontare molte attività organizzative. Ciò include l'organizzazione del luogo di sepoltura e del luogo di sepoltura. Steinmetz Michael Sprengler offre ai suoi clienti l'opportunità di creare una tomba molto individuale che riflette il defunto. Recensione ❯
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Un ritratto unico di un mito della modo. Espandi ▽
Un ritratto unico di uno dei più grandi miti della storia della moda. Il designer ispira ancora oggi molti dei suoi coetanei più giovani, ma nessuno conosce il suo volto. Rimane un vero enigma. In esclusiva per questo documentario, accetta di prendere finalmente la parola e guidarci per tutta la sua carriera e svelare alcuni aspetti della sua giovinezza. Recensione ❯
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Un paesaggio a più voci in cui affiora una realtà restituita senza retorica né vittimismo. Espandi ▽
Zinder è la seconda città del Niger nel cuore del Sahel, dove sopravvivere è una sfida quotidiana. Sono soprattutto i giovani a soffrire la mancanza di un possibile futuro, specie chi vive nelle zone più povere ed è condannato ai margini. È qui che crescono le gang, le chiamano "Palais" e ne fanno parte i ragazzi di Kara Kara, suburbio di Zinder, che già dalle sue origini è stato bollato come una sorta di "ghetto" - era, infatti, il quartiere in cui venivano relegati i lebbrosi e le persone socialmente più disagiate - ed è uno dei centri principali delle gang, ragazzi che cercano una risposta alla loro rabbia e alla miseria. Aicha Macky, regista e attivista nata a Zinder, torna nel suo Paese per dare voce alle loro storie in una prima persona che nasce dalla relazione tra lei e chi accetta di farsi filmare; un rapporto complesso, specie per una donna, vista la prevalenza maschile che fonda questo mondo e le sue regole. È costruito su una reciprocità, nella geografia spaziale e dei corpi, tra le strade e le cicatrici fisiche della violenza che hanno vissuto, che è ovunque e ha radici antiche, ancorate nell'epoca della colonizzazione. Recensione ❯
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Un insegnante tedesco cerca di favorire l'integrazione dei suoi studenti stranieri. Espandi ▽
Bachmann è un insegnante prossimo alla pensione in una città industriale di provincia della Germania. La sua classe è formata da alunni di diverse provenienze nazionali e linguistiche e i suoi metodi di insegnamento sono mirati a favorirne l'inserimento. In questo fluviale scorrere del tempo (vengono coperti più di due terzi di un anno scolastico) si avverte la totale confidenza che pervade il rapporto tra Maria Speth e Dieter Bachmann la quale però non è di ostacolo ad uno sguardo più ampio. Recensione ❯
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Il ritratto di un maestro le cui sfide ci fanno volare verso mete prima ritenute impensabili. Documentario, Germania, Gran Bretagna2022. Durata 102 Minuti.
Un film che svela l'uomo dietro il mito per celebrarne la vita e l'opera in occasione degli ottant'anni appena compiuti. Espandi ▽
Il ritratto di un maestro del cinema la cui coerenza è rimasta intatta pur nella molteplicità delle scelte espressive. Werner Herzog sostanzialmente è incapace di sognare. Lo sa però fare ad occhi aperti, magari quando si trova a guidare l’auto per diverse ore. E lo sa fare benissimo consentendo a tutti coloro che amano il suo cinema di andare oltre il ‘fatto’ che accade sullo schermo per coglierne il senso in profondità. È questo il leit motiv di tutta la sua filmografia così come emerge da questo percorso volutamente e giustamente cronologico. Herzog si racconta con abbondanza di citazioni e con il desiderio esplicito di tornare a pensare al proprio cinema con una prospettiva si potrebbe dire ‘pacificata’. Se, come afferma Wim Wenders, il Werner giovane non aveva un carattere proprio facile essendo molto determinato e con convinzioni incrollabili quello di oggi guarda al passato non con distacco ma come se lo osservasse dall’alto. D’altronde dichiara di ritenere un’ingiustizia della Natura il fatto che gli esseri umani non abbiano le ali. Ma è il suo cinema che ci fa volare verso mete che ogni volta si spostano oltre il pensabile e si concretizzano ‘nonostante tutto’. Recensione ❯
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