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La guerra alla droga non è mai finita e negli Usa il consumo è entrato in una nuova fase, dilagando tra la popolazione bianca e disoccupata delle piccole città come anni fa aveva fatto tra quella di colore nei ghetti delle metropoli. Questa crisi è raccontata in un città del West Virginia detta la capitale delle overdosi americane attraverso tre personaggi: una donna del corpo dei pompieri, a favore dell'impiego di Naloxone per salvare chi è entrato in overdose; una giudice che si occupa dei casi dei tossicodipendenti, tra riabilitazioni, libertà vigilate e ritorno alla criminalità; e una volontaria che la notte distribuisce pasti e cerca di riportare verso il rehab chi ha ripreso a drogarsi. Recensione ❯
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In napoletano la 'paranza' è l'equipaggio di una barca di pescatori. Negli anni però il termine è venuto a indicare il gruppo di fuoco di un'organizzazione criminale. Il docu-film di Luca Rosini vuole raccontare un altro tipo di paranza, composta da persone che cercano di cambiare lo stato delle cose nel Rione Sanità di Napoli. Attraverso il loro sguardo scopriamo che la bellezza può diventare uno strumento per migliorare la vita delle persone e creare un nuovo modello culturale e sociale. Recensione ❯
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Diario di un viaggio che è già stato, rivisitato attraverso un dialogo padre-figlia dall'acume tenero e immaginifico. Documentario, Portogallo2018. Durata 110 Minuti.
Un documentario dedicato al padre del regista che racconta di un viaggio intorno al mondo fatto negli anni Anni Settanta. Espandi ▽
Jiro ha quasi ottant'anni, e spazza le foglie dal suo giardino di Yokohama, in Giappone. Ma sua figlia Aya è venuta a trovarlo, armata di telecamera, per parlare del lungo viaggio che Jiro ha fatto nel mondo nel 1970, quando aveva più o meno l'età attuale di sua figlia. Attraverso le loro voci, degli effetti sonori, e soprattutto le fotografie dell'epoca scattate tra Europa, Africa e America, i due ricreano l'esperienza di un viaggio fondamentale per la vita di entrambi. Recensione ❯
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A Christmas Island, piccola isola australiana situata nel mezzo dell'Oceano Indiano, ogni anno 50 milioni di granchi rossi si muovono dal cuore della giungla per raggiungere il mare. Sulla stessa isola migliaia di migranti in cerca di asilo vengono detenuti per un tempo indeterminato in strutture di massima sicurezza. La regista osserva da vicino la tragedia di persone profondamente sofferenti, sottomesse e rese impotenti dalle autorità, separate con la forza dai loro cari. Recensione ❯
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Gloria Allred e la sua vita spesa a difendere ed espandere i diritti delle donne negli Stati Uniti. Espandi ▽
Per alcuni, Gloria Allred è una femminista spietata, piena di soldi, incline a una particolare teatralità; per gli altri è la più coraggiosa quando si tratta di battersi per i diritti delle donne in America. In questo intimo documentario, una cosa è certa: la dedizione che Allred ha mostrato in 40 anni per affermare, proteggere ed espandere proprio quei diritti è incrollabile e la sua influenza inattaccabile. Recensione ❯
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Un profilo dell'Argentina di ieri e di oggi raccontato attraverso i lavori di Oscar Masotta e le parole di Julio Cortázar. Espandi ▽
Una donna siede in una stanza aspettando di essere chiamata per un colloquio. Nel frattempo, scambia alcune parole con un uomo, anche lui in attesa. Politica, psicoanalisi e performance. Le psicosi, le incertezze, le paure dell'Argentina di ieri e di oggi, raccontate attraverso le sperimentazioni di Oscar Masotta, teorico delle avanguardie argentine tra gli anni Cinquanta e i Settanta, e un racconto di Julio Cortázar. Recensione ❯
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Ritratti di vita di persone comuni a Beirut. Espandi ▽
Nella giungla di cemento di Beirut, il film segue le vite di tassista troppo schietto, di un ragazzino siriano in fuga, e di una serie di altre persone che stanno facendo del loro meglio per sopravvivere. Sperando in tempi migliori, a volte si vede uno sfarfallio di luce in fondo al tunnel. Recensione ❯
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La fine di un ciclo di vita, dal punto di vista di un pescatore solitario e gentile. Documentario, Portogallo2018. Durata 82 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Sulle sponde del fiume Tago un uomo vive tra la tranquillità del fiume e le relazioni che lo legano alla terra: Terra Franca ritrae la vita del pescatore portoghese Albertino, circondato dalla moglie Dalia e dalle sue figlie. Espandi ▽
Albertino Lobo è un pescatore di Villa Franca de Xira, a nord di Lisbona. Ogni giorno percorre le anse del fiume Tago per la battuta di pesca, mentre la moglie lavora in un bar. A rompere il corso delle cose giunge l'imminente matrimonio della primogenita. Leonor Teles dipinge un affresco di vite alla deriva nelle mareggiate della Storia e degli affetti, tracciando linee tenui tra i volti, i gesti e le parole dei protagonisti. Recensione ❯
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Che cosa devono affrontare i soldati ucraini una volta che dalla guerra tornano alla vita? La storia di una donna che faticosamente cerca di tornare alla normalità. Espandi ▽
"Nessun segno manifesto" sono le parole che i soldati ucraini si sentono dire all'ospedale quando vi si recano in cerca di aiuto, sofferenti di traumi fisiologici. Ma finché i loro corpi non mostrano ferite, né i medici né la società fanno caso ai loro problemi. Il film racconta la storia di una donna tornata dalla guerra che sta cercando in ogni modo di tornare alla vita normale, combattendo con il disturbo post traumatico da stress. Che cosa si nasconde dietro le eroiche gesta dei soldati ucraini? Che cosa si trovano ad affrontare, in solitudine, quando tornano alla pace? Dove finisce la guerra? Recensione ❯
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Negli anni '80, la regista Kristina Konrad viaggia in Uruguay e colleziona con la sua macchina da presa molte impressioni di un referendum su una controversa legge di amnistia. Questa legge dovrebbe infatti garantire l'impunità ai leader della dittatura militare. Quello che ne viene fuori è un attento esame della democrazia in Uruguay durante quegli anni. Recensione ❯
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Da Jaffa in Israele, dove vive, Ziva Postec racconta i suoi ricordi personali e le emozioni legate al montaggio del monumentale documentario Shoah di Claude Lanzmann. Espandi ▽
Ziva Postec ha consacrato circa sei anni della sua vita al montaggio di Shoah di Claude Lanzmann, monumentale documentario, film-fiume passato alla storia e considerato ormai visione imprescindibile. Sarta delle ombre, Ziva si è dedicata al cinema fino all'ossessione. Da Jaffa in Israele, dove vive, racconta i suoi ricordi personali e le emozioni legate ad un'operazione creativa fuori dal comune che, con oltre nove strazianti ore di materiali d'archivio, fa luce sullo sterminio degli Ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale. Recensione ❯
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Una discussione sul tempo, sull'identità e su come la società moderna spinga a percepire la bellezza in conflitto con il passare del tempo. Espandi ▽
Sulle pagine Instagram o Facebook, si mostra solo la parte migliore di se stessi, la parte "bella" della propria vita. Ci si nasconde in questa falsità. Si è così immersi nel processo di creazione della personalità virtuale ideale che si dimentica la vita reale. Si dimentica la semplice verità che la bellezza è dentro. Recensione ❯
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Un film tra Donal Foreman e Arthur MacCaig: così il regista definisce The Image You Missed nei titoli di testa. Gran parte del materiale visivo che compone il film di Foreman proviene infatti dall'archivio di suo padre, anche lui regista, che ha passato decenni a documentare il conflitto nordirlandese nelle strade di Belfast. Quelle immagini, trovate da Foreman nell'appartamento di MacCaig dopo la sua morte, rappresentano anche l'unico vero punto d'incontro fra il figlio e il padre che lo ha abbandonato a Dublino con la madre. MacCaig che viveva e lavorava in Francia, tornava in Irlanda solo per seguire quel conflitto a cui ha dedicato una vita intera. Recensione ❯
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