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Come i giganti dell'industria hanno realizzato delle fortune alla fine del diciannovesimo secolo a New York. Espandi ▽
Marian Brook (Louisa Jacobson) deve fare il suo ingresso nella società aristocratica newyorkese della fine del Diciannovesimo Secolo. L'ingresso è forzato: reduce della perdita di un padre assente e indebitato, si troverà senza alcuna risorsa e così costretta a raggiungere le sue anziane zie (Christine Baranski e Cynthia Nixon), esponenti di una classe sociale in forte cambiamento e nei suoi ultimi anni di "reggenza". Il suo arrivo sarà concomitante all'ascesa dei Russell, una famiglia borghese arricchita che intende farsi valere in un sistema chiuso quale è quello dell'aristocrazia di fine secolo.
In molti hanno equiparato la "serie del momento" a due importanti produzioni che hanno attirato molta attenzione negli ultimi anni: da un lato Bridgerton, prodotta in casa Shonda Rhymes, che ha rianimato il racconto in costume, dall'altro Downton Abbey, di cui condivide il creatore, Julian Fellowes, ormai esperto del period drama e che forse per questo ha raggiunto una certa saturazione creativa. Della prima ha in realtà ben poco, della seconda invece fin troppo.
The Gilded Age riguarda un periodo storico ma, ancor più, il conflitto di classe. Recensione ❯
[2022 - in corso] - Stagioni: 3. Episodi: 25. Serie a lunga narrazione
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La prima stagione si apre nel 1882 a New York City quando l'industriale George Russell si trasferisce con la moglie Bertha e i suoi due figli nella sontuosa villa progettata da un celebre architetto. Dall'altra parte della strada le sorelle Agnes van Rhijn e Ada Brook si preparano all'arrivo dopo la morte del padre, della giovane Marian Brook accompagnata dalla fidata Peggy Scott. La ragazza è un'aspirante scrittrice alla ricerca di un nuovo inizio. Recensione ❯
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La vera storia di Michelle Carter, la diciottenne accusata di omicidio colposo per la morte di un ragazzo con cui aveva una relazione a distanza. Espandi ▽
Il 13 luglio 2014, il diciottenne Conrad Roy III si toglie la vita soffocandosi con il gas di scarico del suo pick-up nel parcheggio di un centro commerciale. Frugando fra la sua roba, la madre trova alcune lettere d'addio, tra cui una per Michelle Carter, che più o meno all'insaputa di tutti Conrad considerava la sua fidanzata. Bella, educata e benestante, Michelle fa di tutto per convincere il mondo dell'importanza della sua relazione, ma indagando sul caso il procuratore distrettuale scopre che prima del suicidio tra i due fidanzati c'era stato un intenso scambio di messaggi in cui Michelle aveva incitato Carter a farla finita.
Una condivisione di pensieri o un omicidio preterintenzionale? Da quel momento comincia un caso intricato e incerto, che pone questioni sull'uso della tecnologia e sui limiti della legge di fronte alla complessità dei comportamenti umani.
L'aspetto più efficace di The Girl from Plainville è quello che rimanda al legal thriller (e volendo al melodramma familiare, con il coinvolgimento dei genitori dei due protagonisti) Recensione ❯
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La serie tratta dall'omonimo romanzo di Fitzgerald. Drammatico, USA2022.
MYMOVIES.IT N.D.
CRITICA N.D.
PUBBLICO N.D.
Serie tv creata da Michael Hirst, l'ideatore di Vikings e I Tudors. Espandi ▽
La serie esplora la comunità nera della New York degli anni '20 e la sottocultura musicale del periodo. Tutti i personaggi saranno approfonditi e messi a nudo di fronte ad un sogno americano in declino. Recensione ❯
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Una serie che omaggia la cultura pop americana degli anni '90. Espandi ▽
Quando il loro leader apparentemente coraggioso si autodistrugge, un gruppo di turbolenti supereroi deve affrontare il male che si annida nel mondo... e in loro stessi. Recensione ❯
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I destini di June e Serena si intrecciano di nuovo a Gilead. Espandi ▽
Dedicata inizialmente al tema della vendetta e alle sue conseguenze, la quinta stagione di The Handmaid's Tale gioca a ribaltare le sorti di June e Serena ma soprattutto prepara la futura conclusiva annata. Il problema di questa stagione, già in nuce nella precedente, è che c'è troppo Canada e troppo poco Gilead, dove le manovre di Waterford e Nick avrebbero meritato maggior spazio. Il Canada, a differenza delle precedenti stagioni in cui era una sorta di isola felice, accogliente e senza problemi che non fossero burocratici, diventa finalmente un luogo problematico e con la sua tensione, ma dal punto di vista cinematografico rimane analogo alla nostra realtà quotidiana: non ha insomma l'atmosfera fuori dal tempo di Gilead, né i suoi costumi dai colori codificati, né tantomeno i suoi rituali e le sue parate, che nelle loro coreografie hanno fatto la forza della serie. Per quanto ci siano buone premesse per il finale e alcuni passaggi siano efficaci, questa stagione risulta di passaggio e senza troppa sostanza, soprattutto a fronte dei dieci episodi lunghi episodi di cui è composta Recensione ❯
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La famiglia più famosa e amata dei Kardashians torna con una nuova serie che offre un accesso completo alle loro vite. Espandi ▽
Kris, Kourtney, Kim, Khloé, Kendall e Kylie tornano davanti alle telecamere per raccontare la verità sulle loro storie. Dalle intense pressioni per la gestione di affari da un miliardo di dollari ai momenti più divertenti del tempo libero e del rientro dei bambini da scuola, questa serie porta gli spettatori dentro il loro mondo con una storia avvincente e onesta di amore e vita sotto i riflettori. Recensione ❯
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La nuova edizione dello show fatto di sketch è una vera e propria reunion del gruppo di comici che diedero vita a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta alla serie originale. Espandi ▽
La compagnia canadese formata dagli attori comici Dave Foley , Bruce McCulloch , Kevin McDonald , Mark McKinney e Scott Thompson torna in pista con il revival della serie tv che gli ha dato il successo. The Kids in the Hall è un revival che arriva dopo la miniserie del 2010 Death Comes to Town e un'attività teatrale mai sopita. Il nome della compagnia deriva da un commento di un comico anni Cinquanta, Sid Caesar che era solito dire che se una battuta non funzionava l'avrebbe attribuita ai "ragazzi in corridoio", ossia i giovani scrittori in giro per lo studios. Recensione ❯
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Una docu serie che racconta la vita di Joanne Woodward e Paul Newman. Espandi ▽
Un film su una delle coppie più carismatiche e affascinanti del mondo dello spettacolo: Joanne Woodward e Paul Newman. Interviste agli artisti che li hanno conosciuti saranno al centro del documentario diretto da Ethan Hawke.Il progetto parte dalle sbobinature dattiloscritte di audiocassette registrate dallo stesso Newman - e poi andate distrutte - a cui grandi attori di Hollywood, tra cui George Clooney e Laura Linney, hanno ridato vita con la propria voce.
La docu-serie intreccia testimonianze e tracce d'archivio a sequenze memorabili di grandi film. Recensione ❯
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Un adattamento dell'omonimo romanzo del 1994 di Christopher Pike. Espandi ▽
Anni 90. Ilonka è un'ottima studentessa del liceo, con una grande passione per la letteratura. Pronta per andare al college, non vede l'ora di affacciarsi alla vita adulta. Ma qualcosa va storto: una sera ad una festa, Ilonka inizia a tossire sangue e poco dopo le diagnosticano un cancro alla tiroide in fase avanzata. Incurabile. Decisa a non arrendersi, la ragazza viene a sapere dell'esistenza di una misteriosa struttura per malati terminali, gestita da un'enigmatica dottoressa. Lì entra in contatto con otto giovani pazienti, che ad ogni rintocco della mezzanotte, si riuniscono per raccontarsi storie inquietanti e trovare segni del soprannaturale dall'aldilà. Decidono così di fare un patto: il prossimo di loro a morire darà al gruppo prova della sua esistenza.
The Midnight Club non riesce a gestire le tante strade narrative aperte, ed è un peccato perché il rimando all'immaginario visivo dei '90 e al racconto horror come esorcizzazione della morte, erano davvero un'ottima partenza.
Insorgono dinamiche romantiche fra i protagonisti in pieno mood teen, e vengono trattati temi urgenti, come la questione della tossicodipendenza (con il personaggio di Anya, forse il più riuscito) o il suicidio giovanile. Recensione ❯
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La miniserie prodotta da Paramount incentrata sulla realizzazione del capolavoro del 1972, Il padrino. Espandi ▽
Al Ruddy (Miles Teller), reduce del successo televisivo della sit-com Gli eroi di Hogan (Hogan's Heroes, andata in onda dal 1965 al 1971), decide di ampliare i suoi orizzonti e di provare a raccontare la realtà: "una storia vera". Divenuto produttore per la Paramount Pictures, grazie alla formazione cinica e spietata da parte del produttore Robert Evans (Matthew Goode) e del proprietario della Paramount, Charles Bluhdorn (Burn Gorman), viene a lui affidato il compito di trasformare in film il caso letterario del secolo: "Il Padrino" di Mario Puzo (Patrick Gallo). Le difficoltà produttive, economiche e, soprattutto, culturali saranno enormi; Al dovrà fare i conti con la mafia italo-americana e con la famiglia di Joe Colombo (Giovanni Ribisi) per portare in sala quello che sarà uno dei capolavori più sconvolgenti della storia del cinema, nonché uno spartiacque nelle forme di produzione e distribuzione cinematografiche.
The Offer è un racconto biografico (con tanto di desueti post-credits sul futuro dei "nostri eroi"), pedantemente lineare e soprattutto didascalico.
Caricaturale è anche la colonna sonora, che evidentemente ricopia alcuni passaggi delle magnifiche composizioni di Nino Rota. Recensione ❯
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Colpi di scena e un giusto tasso di brutalità per una disillusa riflessione sugli interventi americani all'estero. Azione, Drammatico, Thriller - USA2022.
Un ex ufficiale della CIA, che vive fuori dalla rete, si ritrova in fuga da persone che vogliono ucciderlo. Espandi ▽
Dopo trent'anni vissuti più o meno serenamente in incognito, Dan Chase trova un intruso nella sua casa e con sorprendente efficienza lo elimina. Capisce così di essere stato scoperto e di essere ancora una volta nel centro del mirino. Lo contatta infatti poco dopo Harold Harper, ex agente CIA passato all'FBI e a capo della caccia all'uomo, sperando di convincerlo alla resa. Ma Dan non si lascia intimorire nemmeno dalla minaccia che venga rovinata la vita di sua figlia e inizia a mettere in atto una elaborata controffensiva...
L'impronta registica data da Jon Watts è davvero felice e i suoi calibrati movimenti di macchina, lontani dagli a volte confusi Spider-Man, ci restituiscono il tono e la lucidità del film che l'ha fatto emergere: Cop Car.
The Old Man è inoltre una serie che non manca di colpi di scena e dal giusto tasso di scioccante brutalità: i due rottweiler che accompagnano il protagonista non sono lì per giocare a riportare la palla... Inoltre non ci si accontenta dello status quo di un uomo in fuga e le carte in tavola continuano a muoversi, rendendo la vicenda via via più intricata e internazionale. Recensione ❯
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Dai team pluripremiati de Il Signore degli Anelli, i più grandi produttori di reality e i migliori narratori internazionali si sono uniti per creare un emozionante reality show. Espandi ▽
Per migliaia di anni, Everealm è stata una terra di impareggiabile bellezza e potente magia. Ora, il regno è minacciato da una terribile maga malvagia. Come ultima speranza, le nobili Parche convocano da un altro mondo otto stranieri, chiamati i Paladini, per lavorare insieme al fine di aiutarle ad adempiere un'antica profezia e sconfiggere la Strega. I Paladini dovranno cercare l'eroe che hanno dentro di sé attraverso una serie di sfide che li spingeranno oltre i propri limiti, per riportare l'equilibrio a Everealm. Se falliranno, tutto sarà perduto. Gli eroi sorgeranno. I regni cadranno. Recensione ❯
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