Una miniserie ricca di colpi di scena per raccontare Sogni, difficoltà e speranze nell'Italia rurale degli anni '60. Drammatico, Italia2022. Durata 102 Minuti.
Una donna accetta un matrimonio per procura che dal Sud Italia si trasferisce nel vicentino per raggiungere il marito. Ma la nuova vita non sarà facile. Espandi ▽
Maria è una giovane donna calabrese costretta a un matrimonio per procura dall'indigenza della sua famiglia. Ad assicurare loro un vaglia mensile è il brutale Vittorio, un piccolo proprietario terriero veneto che impone al nipote Italo una moglie che gli dia figli per il lavoro nei campi. Italo però vive nel ricordo della moglie morta in circostanze misteriose e con un figlio, Paolino, che si è rifugiato a vivere nella stalla. Maria soffre ma resiste e con il passare dei mesi e degli anni si conquista un ruolo come donna in un mondo ancora fortemente maschilista. C'è però Antonio, un antico amore dell'adolescenza, che torna minacciosamente a farsi vivo. Recensione ❯
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Pietro e Rebecca sono una giovane coppia che affronta la sfida di crescere tre figli; Claudio, Caterina e Daniele cercano la propria strada verso la felicità. Espandi ▽
Proporre un remake di una serie televisiva di successo come This is Us giunta alla sesta stagione poteva rivelarsi un rischio ricco di incognite. Così è stato ma forse non per le ragioni più ovvie. Per occuparsi di Noi è necessario fare un flashback apparentemente fuori territorio. D’altronde i flashback nella serie non mancano (come vedremo) e quindi si resta in tema. Quando Alessandro Cattelan ha fatto il passaggio da Sky alla Rai e ha tentato di proporsi con lo stile creativo e fuori dagli schemi che ne aveva decretato il successo sulla rete pay ha fallito in maniera evidente. Le ragioni? Proporlo su RAI Uno in prima serata di domenica ha significato offrire il programma giusto all’audience sbagliata. La stessa situazione si è ripresentata con Noi con l’aggravante che, alle spalle, c’era la serie originale. Recensione ❯
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Adattamento della serie israeliana Kvodo, Vostro Onore è un legal thriller con protagonista Stefano Accorsi. Espandi ▽
Vittorio Pagani è un giudice stimato al punto di essere in predicato per la nomina a Presidente del Tribunale di Milano. Un giorno suo figlio Matteo,si mette alla guida senza patente dell'auto della madre, morta suicida un anno prima, e investe un motociclista che poi non soccorre. La vittima, il figlio di un potente boss della criminalità latinoamericana che il padre aveva fatto condannare, finisce in rianimazione. Da quel momento Pagani mette in atto una serie di atti illegali per proteggere il figlio dalla giustizia e dalla vendetta della gang. Il suo agire avrà conseguenze gravi non solo sul piano dell'etica professionale.
Il triplo passaggio dall'originale israeliano a quello americano per giungere alla versione italiana non ha dato i risultati sperati a causa di una mancata valutazione del contesto in cui inserire la vicenda di base nonché le sue varianti.
Il problema non sta nella recitazione perché non solo Accorsi e il giovane Matteo Oscar Giuggioli hanno mostrato un ottimo affiatamento ma anche tutti gli altri protagonisti non hanno mancato la prova. Di Matteo va aggiunto che ha saputo dare al suo personaggio il giusto mix di understatement e di determinazione a tratti anche un po' cinica. Recensione ❯
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Un esplosivo racconto di formazione, una commedia dark-rock immersa nella cultura pop degli Anni 80. Espandi ▽
Nord Italia, scintillanti anni 80. Per amore della figura paterna perduta, Alice si trova catapultata nel mondo del crimine, nel quale impara a sopravvivere anche grazie all'uso dell'immaginazione, alimentata da riferimenti, televisivi, cinematografici e musicali degli anni 80. Come la fortunata Stranger Things, che fa dell'esplicita citazione di un determinato immaginario letterario e cinematografico (King e Spielberg, primi fra tutti), il suo principale marchio di fabbrica, anche Bang Bang Baby si segnala per la spudorata volontà di citare, e nel caso della serie Prime video di far suo, un determinato contesto e trasformarlo in una vera e propria impalcatura su cui costruire ogni puntata. Insomma, a prescindere da difetti e inciampi, c’è da rimanere affascinati di fronte a Bang Bang Baby e alla sua voglia di sperimentare… Voglia che la presenza delle SVOD non fa che incentivare e che, anche se a piccoli passi, era ora travolgesse i prodotti seriali italiani. Recensione ❯
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Un drama di formazione che ruota intorno alla complessa relazione tra l'aspetto fisico e l'identità. Espandi ▽
Andrea e Marco sono due gemelli di Latina. Con i loro compagni e amici tentano di rispondere alla domanda "Chi sono io?", mentre la vita scorre tra un primo bacio e una serata in discoteca con gli amici. Due gemelli diversi di diciassette anni stanno crescendo ed esplorando se stessi. Sono diversi nello stile dei capelli, ma soprattutto nel carattere, uno è impacciato e fragile, l'altro apparentemente spavaldo ma con una vita parallela.
Per chi ama l'utilizzo iperbolico di musiche e scritte colorate Prisma è il prodotto perfetto: ogni sfasamento temporale è segnalato da lettere cubitali fluorescenti (i richiami al passato sono continui), e le musiche sono una costante della serie.
Piacerà comunque ad un pubblico adolescenziale, ben disposto a identificarsi con i suoi protagonisti in cerca del loro posto nel mondo, e magari nostalgico di mood e stile di serie teen di successo come SKAM Italia. Recensione ❯
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Commedia dai toni fiabeschi, è la prima serie del duo Luì e Sofì celebri youtuber amatissimi dai bambini e ora chiamati ad una nuova avventura all'interno di un castello incantato. Espandi ▽
Vacanze studio in un castello per Luì e Sofì che hanno la possibilità di passare del tempo con una famiglia nobile e così impararne cultura e tradizioni. All'arrivo trovano Madame Cornelia, una governante severissima che sarà la loro guida ed insegnante. Poi c'è Bruno il maggiordomo di famiglia e tuttofare della casa. Quindi nella casa vi abitano i gemelli Divina e Tronaldo ed Emma, tutti nipoti della regina che ha un piano per loro. Il suo obiettivo è infatti dare la possibilità ai ragazzi di capire la vita delle persone normali. A dare il volto agli amatissimi Luì e Sofì ci sono Luigi Calagna e Sofia Scalia. Recensione ❯
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L'adattamento italiano del legal dramedy di successo targato BBC The Split. Espandi ▽
Le vicende personali e professionali della famiglia Battaglia: Marina la matriarca, a capo di uno studio legale di avvocati divorzisti, e le sue tre figlie, Anna, Nina e Viola. Anna, in cerca di una maggiore autonomia, lascia la prestigiosa attività familiare per lo studio legale Zander, dove ritrova un suo vecchio amico, Massimo che da subito cerca un chiarimento su quanto accaduto tra di loro in passato. Nina, single irrisolta e mina vagante nelle riunioni di famiglia, mostra un'ostinata resistenza ai coinvolgimenti sentimentali per coprire le proprie fragilità, e infine, Viola l'unica che non ha seguito il percorso lavorativo delle altre, immersa nei preparativi delle sue nozze con Alessandro. Il ritorno inaspettato del padre dopo tanti anni, costringerà le protagoniste ad un confronto con il passato e con le loro scelte di vita.
Le puntate della fiction, adattamento italiano dal legal dramedy inglese The Split (BBC), seguono una struttura ricorrente: due cause legali che, spesso grazie ai saggi avvocati, si risolvono senza necessariamente finire in tribunale, e lasciano i clienti con riflessioni e consapevolezze nuove.
La fiction risulta nel complesso molto godibile e appassionante, in cui il vero protagonista è il matrimonio e le sue difficoltà, e dove alla fine anche gli avvocati, considerati i più cinici tra i cinici, mostrano tutte le loro fragilità e debolezze a favore di un trionfo dei sentimenti, con un finale aperto che lascia spazio alla prossima stagione. Recensione ❯
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Una serie con Lino Guanciale che racconta un mistero da risolvere. Espandi ▽
La fiction racconta dello sfortunato viaggio dell'imbarcazione Arianna e del ritrovamento, dopo un anno dalla scomparsa, del suo relitto con un equipaggio dimezzato rispetto alla partenza. Il gruppo dei sopravvissuti, appunto, guidati dall'instancabile skipper Luca Giuliani, fin da subito mostra segni di traumi profondi e segreti indicibili che emergono con l'evolversi della serie.
Risulta faticoso il registro emotivo pesantemente drammatico che rimane più o meno costante e che si alterna solo con il mistery. Ciò, anche se in linea con il tema, lascia la pesante sensazione di vedere un'unica grande scena frammentata da cambi temporali.
La fiction è nel complesso abbastanza riuscita, anche se forse andava semplicemente alleggerita con un finale che svela solo in parte i diversi misteri perché pensati per una continuazione alla prossima stagione: per ora, rimane questo il vero mistero. Recensione ❯
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Vincenzo Malinconico è un avvocato semi-disoccupato. Più psicologo che avvocato. Il suo portafoglio clienti è leggero: si occupa di contenziosi non molto impegnativi. Solo una cosa che sa fare: filosofeggiare. Espandi ▽
La fiction segue le vicissitudini di Vincenzo Malinconico, un po'avvocato sui generis, un po' filosofo osservatore dell'esistenza, che si destreggia tra l'ex moglie Nives che lo cerca sempre -e non solo come amante-, e Alessandra Persiano, bellissima e desiderata da tutto il foro di Salerno; i suoi due figli Alfredo e l'impronunciabile Alagia, la sua ex suocera, e vari altri personaggi che gli occupano il tempo senza che lui riesca, di fatto, a procedere da nessuna parte. La decisione di difendere un esecutore della camorra, Mimmo 'O Burzone e l'incontro con Tricarico, un fedele e spassionato Virgilio che lo guida negli inferi della camorra, lo faranno crescere, non solo professionalmente.
La sceneggiatura affidata allo stesso Diego De Silva insieme a Massimo Reale, Gualtiero Rosella, Valerio Vestoso è ben articolata e riesce a far entrare lo spettatore nel variegato mondo del protagonista, tenendo l'attenzione, articolando e dosando bene i ritmi della narrazione.
La serie riesce a divertire con intelligenza e ad affrontare alcune tematiche come quelle della camorra e dei luoghi della giustizia con uno sguardo trasognato. Recensione ❯
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Una giovane ragazza dotata di un superpotere deve fare i conti con numerosi casi di omicidi. E non solo. Espandi ▽
Viola Vitale (Francesca Chillemi) ha trent'anni, una bellezza prorompente e un superpotere particolare. Sente o meglio vede i sentimenti degli altri attraverso i colori. Si chiama sinestesia, è la sovrapposizione spontanea e incontrollata di più sensi, che nel caso di Viola le permette di associare colori specifici alle emozioni delle persone. La sinestesia sarà per lei un valore aggiunto. Perché il colore della persona che ha di fronte le racconta qual è il suo sentimento dominante in quel momento, la sua attitudine verso la vita. Recensione ❯
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Uno spettacolo teatrale in cui Argentero parla di Luisin Malabrocca, Walter Bonatti e Alberto Tomba, tre sportivi italiani che hanno fatto sognare, tifare, ridere e commuovere varie generazioni di italiani. Espandi ▽
Luisin Malabrocca, "l'inventore" della Maglia Nera, il ciclista che nel primo Giro d'Italia dopo la guerra si accorse per caso che arrivare ultimo faceva simpatia alla gente. Walter Bonatti, l'alpinista che dopo aver superato incredibili sfide con la roccia, il clima e la montagna, arrivato a oltre ottomila metri d'altezza, scoprì a sue spese che la minaccia più grande per l'uomo, è l'uomo stesso. Alberto Tomba, il campione olimpico che ha fermato il Festival di Sanremo con le sue vittorie. L'insolito sciatore bolognese che con la sua leggerezza nella vita e aggressività sulla pista è arrivato a essere conosciuto in tutto il mondo come "Tomba la bomba". Luca Argentero racconta le loro gesta. Recensione ❯
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Le storie e le emozioni di un gruppo di compagni di classe di seconda media raccontate attraverso gli occhi, in ogni puntata, di uno degli otto protagonisti. Espandi ▽
Ogni episodio è raccontato dal punto di vista di uno degli otto protagonisti, che diventa voce narrante e offre agli spettatori una sorta di diario personale con il suo sguardo sugli avvenimenti della classe: i ragazzi parleranno direttamente allo spettatore mostrando i loro sentimenti senza filtri. In questo modo, da un episodio all'altro, le vicende di Pietro, Livia, Isabel, Daniele, Monica, Giulio, Mirko e Arianna si intrecciano in un racconto corale capace di restituire le diverse sfaccettature della vita dei preadolescenti: è il racconto di un'età delicata in cui sbocciano le individualità dei ragazzi e al tempo stesso cresce la loro identità di gruppo.
Di4ri entrerà quindi nella vita e nelle emozioni di tutti i giorni dei ragazzi della 2D tra gioie, drammi, primi amori, primi baci divertimento e qualche volta qualche litigio. Tra i temi della serie ci saranno anche il coming out, le ricadute di un matrimonio in crisi, le aspettative dei genitori, la dislessia, l'ansia di crescere, la solitudine e l'accettazione. La colonna sonora della serie sarà sulle note di "Isole", il nuovo singolo di Tancredi (Warner Music) che sarà anche guest star in due episodi.
I giovanissimi otto protagonisti di Di4ri sono Andrea Arru (Pietro), Flavia Leoni (Livia), Sofia Nicolini (Isabel), Biagio Venditti (Daniele), Liam Nicolosi (Giulio); Federica Franzellitti (Monica), Francesca La Cava (Arianna), Pietro Sparvoli (Mirko). Nel cast della serie è presente anche Fortunato Cerlino, nel ruolo del simpatico bidello Paolo. Special guest sara' anche Larissa Iapichino, campionessa juniores di salto in lungo, in una puntata che avrà al centro una gara di triathlon. Recensione ❯
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L'omaggio a Letizia Battaglia, grande testimone del nostro tempo che con le sue fotografie ha mostrato al mondo il lungo calvario di una Palermo assediata dalla mafia. Espandi ▽
La Rai dedica una miniserie di due puntate all’importante fotografa Letizia Battaglia scomparsa lo scorso 13 aprile. Solo per passione - Letizia Battaglia fotografa è un tributo molto curato che il regista Roberto Andò ha iniziato a costruire con la stessa Letizia e che ha avuto un grande successo di pubblico. L’aspetto principale della miniserie è la cura nella ricostruzione cronologica quasi sempre lineare della vita della fotografa, nell’ambientazione storica, nella messa inscena degli scatti che poi vengono mostrati gli originali in bianco e nero. La serie tiene conto di una grande ricerca e dei lavori precedenti sulla vita di Letizia Battaglia, che traspare anche nel lavoro degli attori, molti dei quali siciliani, tutti bravissimi attenti e preparati. L’impressione è che tutto sia molto studiato per ricreare uno spaccato della sua vita privata e pubblica. Peccato che la sensibilità e la dirompenza, gli amori e le lotte di una donna come Letizia Battaglia siano restituite allo spettatore solo come una cronistoria romanzata di una vita. Recensione ❯
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Una miniserie che racconta la cronaca nera del capoluogo lombardo. Espandi ▽
Milano, tra il 1970 e il 1984, era una delle città più pericolose al mondo, una vera e propria università del crimine in cui viene commesso ogni tipo di reato. Recensione ❯
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Quando la mafia non esisteva, un quotidiano ha osato scrivere il suo nome. Espandi ▽
Nel 1958 il giornale siciliano L'ora denunciò la presenza endemica della mafia nell'isola. Subito dopo l'uscita dell'inchiesta una bomba esplose davanti alla sede del giornale. Due giorni dopo l'attentato L'ora tornò in edicola con il titolo "La mafia potrà minacciarci, la nostra inchiesta prosegue". La serie tv è ambientata a Palermo tra fine anni '50 e primi anni '60 con al centro il lavoro del direttore e dei coraggiosi giornalisti che svelarono i legami della mafia con la società, anche al costo di rimetterci la vita. Recensione ❯
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