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Molto francese questo film, nel suo concentrare la storia nell'interno di un appartamento e nella sua quasi assoluta mancanza di trama. Colpisce la precarietà degli equilibri relazionali e degli equilibri interiori dei soggetti che vengono messi in crisi da eventi apparentemente banali e marginali, come una lite tra bambini, producendo esplosioni disastrose. Altri elementi che emergono in modo evidente sono la diversità tra apparenza e realtà, e la conflittualità tra aspetti del carattere umano. Oltre alla presenza di un evento casuale, è la convivenza in un ambiente isolato a scatenare la verità delle relazioni e dell'essere. Bravissi gli attori, in particolare la Foster che esterna in modo umanissimo le novrosi di una donna che cerca disperatamente una realizzazione nella cultura e negli ideali, e sopporta a fatica la convivenza con un uomo meno colto e più materiale di lei. Il film fornisce una immagine piuttosto desolante dele debolezze umane, per fortuna i bambini - che compaiono sono nelle sigle inizio e fine - forniscono elementi positivi, nella incontaminazione della loro infanzia. A volte il film è un po' lento, la mancanza di trama a volte pesa
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recensioni di critica, pubblico e dizionari.
