Possente e versatile caratterista americano, Wendell Pierce ha lasciato un'impronta ben precisa sulla vasta gamma di ruoli cinematografici e televisivi che ha interpretato nel corso della sua carriera, che lo ha visto lavorare con diversi registi importanti come Spike Lee, Woody Allen, Brian De Palma e Barry Levinson. Attore dalla presenza scenica massiccia, Pierce è in grado di suscitare risate e tensione allo stesso tempo.

Le prime prove
Wendell Pierce nasce l'8 dicembre 1966 a New Orleans, in Louisiana, da un'insegnante e un veterano decorato della Seconda Guerra Mondiale. Cresce nel quartiere di Pontchartrain Park, il primo sobborgo della classe media afroamericana del dopoguerra. Dopo aver frequentato la Benjamin Franklin High School, si iscrive al New Orleans Center for Creative Arts, dove si forma al fianco di future stelle come Wynton e Branford Marsalis, Harry Connick Jr. e Terence Blanchard. Dal 1981 al 1985 studia nella divisione di Arte drammatica della prestigiosa Juilliard School, prima di avviare la sua carriera di attore teatrale. Al contempo Pierce prova a lavorare sul grande schermo, ottenendo ruoli minori in film come la commedia Casa, dolce casa (1986) di Richard Benjamin e il dramma bellico Vittime di guerra (1989) di Brian De Palma. Nel 1990 l'attore viene ingaggiato per il suo primo ruolo fisso in una serie tv, Capital News, incentrata su un eterogeneo gruppo di giornalisti di un'importante testata di Washington. Uomo solido, dal sorriso semplice e un talento sia per il dramma complesso che per la commedia leggera, Pierce si ritrova ben presto richiesto come caratterista sia al cinema che in televisione, dove spesso incarna uomini autoritari che operano su entrambi i versanti della legge. Nel 1992 Spike Lee lo ingaggia per il suo biopic Malcolm X, in cui interpreta Ben Thomas, uno degli uomini accusati dell'assassinio del celebre attivista afroamericano. L'anno successivo è un detective che indaga su un presunto caso di omicidio in Misterioso omicidio a Manhattan di Woody Allen. Ma è la commedia Donne - Waiting to Exhale (1995) di Forest Whitaker che lo consacra al successo commerciale di attore comico, soprattutto grazie una scena d'amore in salsa slapstick, in cui si mette ironicamente in gioco esibendo una marcata goffaggine sessuale.

I successi
Spike Lee rivuole Pierce in Bus - In viaggio (1996), in cui incarna Wendell, un venditore di auto repubblicano i cui atteggiamenti di destra si scontrano con quelli di un gruppo di afroamericani lungo la strada per la "Million Man March". Nel 1997 incarna il gangster Piccolo Cesare in Sleepers di Barry Levinson, che racconta le peripezie di quattro ragazzi che, finiti in riformatorio, subiscono un calvario di maltrattamenti e abusi sessuali. Accanto alla carriera cinematografica, l'attore afroamericano porta avanti quella televisiva, recitando in diverse serie tv e sitcom, come La famiglia Stevenson (1997-1998), The Brian Benben Show (1998-2000), Third Watch (2000) e Cursed (2000-2001). Il grande successo arriva, però, nel 2002, quando ottiene il ruolo della spalla destra del protagonista della serie tv The Wire (2002-2008), racconto duro e realistico della società americana nel suo rapporto con il crimine legato al traffico della droga. In questa lotta quotidiana al commercio illecito di stupefacenti, Pierce incarna il detective William "Bunk" Moreland, che fa parte di un'unità speciale della polizia che combatte contro una potente gang di Baltimora. Con un matrimonio allo sfascio, Moreland è completamente assorbito dal lavoro, in cui si rivela prudente e con un occhio allenato per i dettagli e le incongruenze. Si tratta di uno dei personaggi più riconoscibili e simpatici di una serie tv che, soprattutto negli Usa, ha avuto una straordinario successo di critica, venendo considerata una delle migliori mai realizzate. Negli stessi anni, Pierce offre anche alcune interpretazioni cinematografiche degne di nota, come quella di un reverendo che teme i suoi parrocchiani nella commedia The Fighting Temptations (2003) di Jonathan Lynn, o quella del manager senza scrupoli di Ray Charles nel biopic Ray (2005) di Taylor Hackford. Dopo un piccolo ruolo nell'horror Stay Alive (2006) di William Brent Bell e un altro nella commedia matrimoniale Manuale d'infedeltà per uomini sposati (2007), viene apprezzato nel ruolo del marito di Queen Latifah in Life Support (2007) di Nelson George, in cui una coppia dal passato di tossicodipendenza lotta contro la piaga dell'Aids. È, invece, un poliziotto moralmente in conflitto con un passato da ex Pantera Nera in Night Catches Us (2010) di Tanya Hamilton. Attivo nella ricostruzione della sua New Orleans, sconvolta dall'uragano Katrina nel 2005, Pierce ottiene il ruolo del trombonista Antoine Batiste, protagonista della serie tv Treme (2010-2013), uno dei suoi lavori più importanti. Prodotta dai creatori di The Wire, la serie, girata in esterni, è ambientata a New Orleans tre mesi dopo la devastazione dell'uragano e segue gli sforzi degli abitanti nel riprendere il controllo delle proprie vite. Treme è stata un successo di critica e gran parte delle lodi sono andate alla performance di Pierce nei panni del tenace Antoine, il cui rifiuto di abbandonare la propria città, la propria musica e l'ex moglie ha riassunto lo stesso spirito indomito della città. Nel 2011 Pierce interpreta un poliziotto nella commedia Come ammazzare il capo e vivere felici di Seth Gordon. Sempre ben disposto verso i ruoli non convenzionali, incarna un uomo gay sposato, ma profondamente infelice, nel dramma indie Four (2012) di Joshua Sanchez, in cui è un professore universitario devoto alla famiglia, che tesse una relazione con un sedicenne bianco incontrato su internet. Questa interpretazione gli vale una pletora di nomination, tra cui quella come miglior attore agli Indie Spirit Awards. Meno nobili nelle aspirazioni artistiche, anche se molto più ambiziosi quanto a rendimento al botteghino, i blockbuster The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1 (2011) e Parte 2 (2012), in cui Pierce è apparso brevemente come un avvocato umano ingaggiato dalla neo vampira Kristen Stewart. Dopo le serie tv The Michael J. Fox Show (2013-2014) e Ray Donovan (2013), lo vediamo al cinema nel thriller Möbius (2013) di Eric Rochant e nell'action Parker (2013) di Taylor Hackford.