Rodrigo Santoro è un attore brasiliano, è nato il 22 agosto 1975 a Rio de Janeiro (Brasile). Oggi al cinema con il film Tito e Vinni - A tutto ritmo distribuito in 25 sale cinematografiche. Rodrigo Santoro ha oggi 48 anni ed è del segno zodiacale Leone.
Domanda scema: numero uno: cari uomini. Andreste fino in Australia solo per ammirare Nicole Kidman? Domanda scema numero due: e voi, care donne, anche se anche se foste Nicole Kidman, girereste uno clip pubblicitario per baciare il signore che adorna che si chiama Rodrigo Santoro. Rodrigo è il più bel ragazzo venuto dal Brasile in circolazione in questo momento. E, sì, ha baciato Nicole Kidman. In Australia. Per la prossima campagna di un profumo da leggenda, quello Chanel numero 5 che faceva da pigiamino a Marilyn Monroe. Il tutto è avvenuto sotto l'occhio artistico di Baz Luhrmann, il regista di Moulin Rouge. Uno spot d'autore che non vedremo prima dell'autunno, ma che ha già catapultato Rodrigo nel giro degli emergenti che contano. Hollywood lo corteggia e, fossimo nei panni di Antonio Banderas o di Benicio Del Toro, saremmo preoccupati. Rodrigo si candida a essere il nuovo sex symbol latino del cinema: focoso, tenebroso e muscoloso oltre il minimo sindacale richiesto dalla platea fèmminile.
C'è da esserne orgogliosi, da italiani. Perché Rodrigo Santoro è nato 28 anni a Petrópolis, a pochi chilometri da Rio de Janeiro, ma ha un papà calabrese, emigrato in Brasile da bambino.
Mai sentito parlare di una piccola città che si chiama Paola?
Finito il momento patriottico, passiamo al sodo: allora, come bacia Nicole Kidman? Rodrigo ride e sospira: «Il bacio, il bacio. Tutti a chiedermi di questo bacio. Che posso dire? È stato un bacio di quelli che si danno al cinema, tra professionisti. Lo spot è un piccolo film e noi ci siamo comportati come su qualunque set! Nicole è gentile, non fa capricci, è un tipo coi piedi per terra».
Di più, sullo spot e sulla ex signiora Cruise, non si scuce. Andiamo avanti. Anzi, indietro. A capire come succede che un giovane attore brasiliano arrivi tra le braccia di una delle attrici più pagate e osannate del mondo.
Si parte da Rio de Janeiro, dove Rodrigo si è trasferito ventenne per frequentare l'università, ha studiato teatro a tempo perso ed è finito protagonista di molte telenovele della Rede Globo, quelle serie tutto amore e intrighi che notoriamente incollano i brasiliani al video e che, meno notoriamente, hanno formato nel tempo una buona scuola di interpreti, sceneggiatori, registi. Al punto che oggi, dopo anni di oscurità, il cinema brasiliano è in pieno boom. Basti dire che City of God di Fernando Meirelles ha ricevuto quattro nomination all'Oscar nelle principali cinquine, non nel ghetto del miglior film straniero. Altri film brasiliani hanno fatto tour trionfali ai festival. Rodrigo era in alcuni di questi, come Carandiru di Hector Babenco, dove interpretava un fantastico transessuale a nome Lady Di e Disperato Aprile di Walter Salles, di cui era eccellente protagonista.
«Forse non è un caso, ma è iniziato tutto proprio in Italia, al Festival di Venezia, dove è stato presentato Disperato Aprile. Sono stato notato lì e degli americani che ho conosciuto al Lido mi hanno contattato per dei provini. Qualche tempo dopo, ero in California a girare Charlie's Angels Più che mai.»
Chi ha visto il film, ricorda la scena. Rodrigo esce dall'acqua con la tavola da surf sottobraccio, mentre Cameron Diaz e Demi Moore se lo mangiano cori gli occhi. Erano previste delle scene in cui l'attore avrebbe anche parlato, ma alla fine la produttrice (e protagonista) Drew Barrymore le ha tagliate. Rodrigo sembra farci la figura dell'uomo-oggetto. O del povero belloccio del Terzo Mondo “sfruttato” dal Grande Cinema Imperialista.
«Poco male!», dice lui. «Per me valeva comunque la pena arrivare fin li. Ho passato la vita a vedere film americani d'azione e a domandarmi come facessero a realizzare quelle scene spettacolari. Ho constatato di persona che il computer c'entra molto poco e che un film d'azione è una faccenda maledettamente seria».
Tanta filosofia deriva dal fatto che Rodrigo si sente le spalle coperte. Dopo Charlie's Angels - Più che mai, ha girato Love, actually, uno dei titoli di punta dello scorso Natale. Lui era il collega timido di Laura Linney, protagonista di una delicata scena d'amore. «Un ruolo piccolo, ma anche in quel caso, l'importante era esserci. Non mi struggo all'idea di diventare un numero uno all'estero, per ora mi limito a cogliere qualche buona opportunità. Hollywood è una gran tentazione, ma stare troppo lontano da Rio, dai ritmi melodiosi di questa città può essere una sofferenza. Quando giravo Love, actualy, a Londra, mi divertiva l'idea chi bere cioccolata calda e indossare il cappotto, cose che qui è persino ridicolo pensare di fare. Ma il sole, la spiaggia, la mia tavola da surf, la musica di Caetano Veloso... Altra storia. Ecco perché vivo alla giornata, non pianifico strategie carrieristiche.
Comunque vada, almeno in Brasile sarà un successo. Meglio, lo è già. Ai Tropici, Rodrigo è una star. La sua ultima apparizione alle sfilate di moda di São Paulo è stata accolta con isteria e, sulla stampa locale, l'attore gode di un'attenzione pari a Christian Vieri dalle nostre parti. L'unica celebrità indigena che gli tiene testa è la top model Gisele Bundchen. Bellissimo lui, bellissima lei, ambasciatori del sex appeal brasiliano entrambi, indovinate un po' che cosa hanno cominciato a scrivere i giornali pettegoli? Che Gisele era stufo del suo lattiginoso (e francamente imbolsito) Leonardo Di Caprio e che, per la serie “fidanzati e buoi dei paesi tuoi”, si sarebbe invaghita di Rodrigo. Vero o falso? Rodrigo fa un'altra risata e dice: «Abbiamo solo girato uno spot insieme. Come con Nicole». Vi baciavate? «Nello spot? No!». Quindi, fuori dal set? «Neanche». Se, in futuro, saltasse fuori che è una piccola bugia, lo perdoneremo. che ne dite?
Da Vanity Fair,4 Marzo 2004
Rodrigo Santoro, uno dei giovani attori brasiliani più famosi e di maggiore talento, è apparso recentemente nella pellicola della Warner Bros 300, tratta dalla graphic novel di Frank Miller, che ha battuto diversi record ai botteghini mondiali. Santoro interpretava Serse, il re persiano che invia il suo imponente esercito per conquistare la Grecia nel 480
A.C. Per questo ruolo, è stato candidato ad un MTV Movie Award come miglior cattivo. E’ anche apparso nella terza stagione della fortunata serie della ABC Lost, in cui interpretava Paulo. Ha fatto parte del notevole cast corale della commedia romantica della Universal Love Actually assieme a Hugh Grant, Emma Thompson, Colin Firth e Liam Neeson. Nel ruolo di Karl, recita al fianco di Laura Linney nei panni di due colleghi di lavoro che devono
45 affrontare le rigide regole sulle relazioni in ufficio. In precedenza, aveva esordito negli Stati Uniti grazie all’ambita parte di Randy Emmers in Charlie's angels: Più che mai (Charlie’s Angels: Full Throttle), per la regia di McG, con Cameron Diaz, Drew Barrymore e Lucy Liu. In passato, ha interpretato l’uomo misterioso al fianco di Nicole Kidman nelle pubblicità dirette da Baz Luhrmann per la Chanel. Un film brasiliano a cui ha partecipato, Carandiru, diretto da Hector Babenco, è uscito nel suo Paese nel 2003, battendo tutti i record d’incassi e diventando il candidato agli Oscar per il miglior film straniero. Carandiru è stato presentato al Festival di Cannes e distribuito negli Stati Uniti dalla Sony Pictures Classics nel 2004. La pellicola è un ritratto coinvolgente del maggiore penitenziario in America Latina, la Casa di detenzione di San Paulo, e della gente che è rinchiusa dentro. Il film è tratto dal fortunato libro del dottor Dráuzio Varella, Carandiru Station. Santoro nella sua carriera si è aggiudicato otto premi come miglior attore, tra cui il primo in assoluto mai conferito dall’Accademia brasiliana delle arti e del cinema, per il suo ritratto di un giovane che viene segregato in un centro di igiene mentale dai suoi genitori in Brainstorm, l’acclamato film di Lais Bodansky. Ha ottenuto grandi riconoscimenti per la sua prova nel film della Miramax Disperato aprile (Abril Despedaçado) di Walter Salles (Central do Brasil), in cui interpreta Tonio, il figlio di mezzo di una famiglia brasiliana coinvolta in una faida familiare nel 1910. A causa della tradizione e dell’onore, è costretto ad uccidere un membro della famiglia dei vicini, per poi diventare a sua volta un bersaglio. Il cuore del film vede Tonio e il suo fratellino scoprire un mondo che va oltre la sua famiglia e la casa. Disperato aprile è stato candidato ai Golden Globe nel 2002 come miglior film straniero. Santoro è anche apparso assieme a Helen Mirren, Olivier Martinez e Anne Bancroft in The Roman Spring of Mrs. Stone di Robert Allan Ackerman per la Showtime. Tratto dall’opera di Tennessee Williams, The Roman Spring of Mrs. Stone è stato candidato a cinque Emmy Award nel 2003.