Dopo avere esordito nel teatro di prosa (nel 1945 fu uno dei fondatori del gruppo La Soffitta di Bologna) passò a quello di rivista, in cui lavorò con le Sorelle Nava, con Isa Barsizza e con Wanda Osiris. Pisu può vantare al suo attivo anche una notevole attività radiofonica e televisiva; soprattutto sul piccolo schermo divenne ben presto uno dei beniamini del pubblico e si affermò come valido attore comico, abile nel tratteggiare piacevoli e vivaci macchiette. In questo ruolo partecipò a spettacoli di varietà di largo successo, come L'amico del giaguaro, in cui lavorò con un altro celebre comico, Gino Bramieri; mentre quest'ultimo era amatissimo dal pubblico per la sua loquacità e la capacità di raccontare barzellette, Pisu si cimentava in riuscite caricature di personaggi allora in voga; entrambi erano sostenuti dalla presenza di una brava e piacevolissima soubrette, Marisa Del Frate. In seguito, fra i secondi anni Cinquanta e gli anni Sessanta, Pisu comparve in vari sceneggiati, per apparire poi in TV private, come presentatore di prodotti commerciali; nel 1989 fu su Canale 5 a fianco di Ezio Greggio, per presentare con lui il TG satirico Striscia la notizia. Frattanto, dal 1951, Pisu aveva unito alle sue molteplici attività anche quella di attore cinematografico, comparendo nel film Fiorenzo, il terzo uomo (Stefano Canzio) e interpretando in seguito una trentina di film, per lo più comici, in cui apparve tuttavia un po' ripetitivo nel riproporre personaggi e situazioni con una frequenza forse eccessiva. Nel 1964 ebbe l'occasione di interpretare una parte importante, forse la più impegnativa della sua carriera d'attore, dando vita al personaggio del soldato Gabrielli in Italiani brava gente (Giuseppe De Santis), un film corale sulla situazione dei soldati italiani in Russia durante la tragica ritirata dell'Armir, nel corso della seconda guerra mondiale. Qui Pisu, pur non rinunciando a qualche risvolto comico, seppe costruire con notevole finezza la figura di un uomo comune, senza particolari aspirazioni. Coinvolto suo malgrado in una guerra atroce di cui non comprende né il senso né la necessità, Gabrielli osserva gli eventi attraverso la propria ottica, stupito di come una realtà che non ha voluto possa agire su di lui, modificandolo profondamente. Infatti, egli che in tempo di pace è sempre stato un uomo un po' inquieto, di quelli che non amano troppo "né il letto né la casa", ora non ha altro desiderio che rivedere proprio queste due cose che pure gli apparivano come i simboli di una realtà eccessivamente limitata e circoscritta, quasi soffocante; tanto che, quando cade a terra per non rialzarsi più, i momenti che precedono la sua fine sono resi più dolci dall'illusione che la gelida coltre nevosa nella quale riposerà per sempre, altro non sia che la candida coperta del suo letto. E' fratello dell'attore Mario Pisu.
