Nelle sue vene scorre sangue di varie nazionalità, ma malgrado anche il suo cognome tradisca lontanissime origini inglesi Edoardo Winspeare è un regista italiano. Salentino per l’esattezza.
Vive da sempre a Depressa di Tricase, in provincia di Lecce.
Ha iniziato a studiare Lettere all’Università di Firenze per poi seguire i corsi della Scuola di Cinema di Monaco, durante i quali è stato assistente alla regia, operatore alla macchina, montatore e tecnico del suono nella produzione di diversi cortometraggi, oltre a quelli da lui stesso diretti.
In seguito, per diversi anni ha girato il mondo lavorando come fotografo, prima di esordire da indipendente nel lungometraggio “Pizzicata”, presentato con successo in numerosissimi festival internazionali e acquistato in diversi paesi. L’incontro con il produttore Tore Sansonetti – anche lui salentino - gli ha consentito di realizzare la sua opera seconda “Sangue vivo”, nuovo viaggio nelle passioni scatenate dalla “pizzica”, e poi ancora “Il miracolo”, accolto con grande attenzione alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2003.
Contemporaneamente, Winspeare ha iniziato a promuovere i nuovi talenti della sua terra producendo con la società che condivide con Gustavo Caputo, la Saietta Film, due film collettivi, “Sale” (2002) e “Levante” (2003).
Inoltre Winspeare, da sempre amante dei vari aspetti della cultura salentina, è stato tra coloro che hanno riportato alla ribalta la tradizionale e dimenticata musica della “pizzica”. Dagli studi su questa musica è nata l’idea, insieme a suoi amici musicisti, di dare vita all’Officina Zoè, l’oggi affermato gruppo musicale a cui si deve la rivalorizzazione e rivisitazione della musica popolare salentina, che ha stregato il tacco d’Italia infiammando le piazze con l’inconfondibile danza di seduzione. Winspeare è anche promotore del Festival delle Culture Migranti “Negroamaro”.
Tra le altre cose ha fondato “Coppula Tisa”, un’associazione no profit che si propone di acquistare, al semplice scopo di abbatterli, i “mostri edilizi” che fanno scempio della sua terra (www.coppulatisa.it).