Una commedia corrosiva, dal tono grottesco e politicamente scorretto, che affronta temi sociali e culturali scottanti con ironia tagliente e spirito dissacrante. Espandi ▽
Ambientato in una Sicilia in bilico tra bellezza e contraddizioni, il film racconta la storia di un regista costretto a girare un'opera sgradita sotto la minaccia della criminalità organizzata. Un film nel film, che mette a nudo le dinamiche oscure del mondo culturale, tra ricatti, discriminazioni e stereotipi. Recensione ❯
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Da tempo non si vedeva un'adolescenza raccontata in questo modo. Un film pieno di consapevolezza e libertà. Drammatico, Italia, Francia2025. Durata 102 Minuti.
Settembre 2007, Trieste. Fred, unica ragazza in una classe maschile, rompe gli equilibri tra tre amici storici. Per essere accettata, dovrà fare scelte difficili. Espandi ▽
Fred, diciassettenne svedese esuberante e coraggiosa, arriva in città per spendere il suo ultimo anno di superiori. Si ritrova ad essere l'unica ragazza in una classe di soli maschi e catalizza l'attenzione di tutti, in particolare quella di tre amici: Antero, affascinante e riservato; Pasini, seduttore istrionico; Mitis, bonaccione sarcastico. I tre si appartengono da sempre. L'arrivo di Fred sconvolge la loro omogeneità, mettendo a dura prova la loro amicizia. Mentre ognuno dei ragazzi la desidera segretamente per sé, Fred vuole essere ammessa nel gruppo, ma le viene chiesto continuamente di sacrificare qualcosa di sé per diventare una di loro. Recensione ❯
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Un viaggio esclusivo e romantico, per chi ama il calcio, lo sport e la libertà di sognare. Espandi ▽
Atalanta: una vita da Dea, diretto da Beppe Manzi, ripercorre le fasi più importanti questa incredibile stagione culminata con la vittoria dell'Europa League con il punteggio di 3-0, attraverso le voci dei protagonisti. Arricchito anche dalle parole del giornalista Xavier Jacobelli e del commentatore sportivo ed ex-calciatore Daniele Adani, Atalanta - Una vita da Dea ha tutto quello che serve ai documentari sulle squadre di calcio. Quelli sui singoli calciatori riescono a entrare più nell'intimità, anche con qualche sperimentazione puramente cinematografica, come lo splendido Zidane, un portrait d XXI° siècle del 2006. Qui emerge invece la dimensione collettiva dove qualche aspetto e più approfondito e qualche altro necessariamente sacrificato. Forse aveva bisogno di qualche filmato in più e qualche testimonianza di meno. Riesce però a conservare intatta l'emozione di un'impresa che resterà nella storia. Recensione ❯
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Leonardo, cinico autore di necrologi, incontra fantasmi vivaci, incluso il padre giovane. Grazie a loro riscopre la gioia e supera la paura di vivere. Espandi ▽
L’esistenza di Leonardo, solitario e cinico autore di necrologi disilluso dalla vita, è sconvolta dallo straordinario e avventuroso incontro con un eccentrico gruppo di fantasmi, sorprendentemente vitali. Tra questi lo spettro di suo padre, che riappare a Leonardo giovane, estroverso e senza nessuna memoria della sua vita da genitore assente e anaffettivo. È un’insolita ghost story alla romana questo RIP che, nelle sue premesse narrative, costruisce perfettamente il suo mondo di riferimento che parte dal cimitero del Verano della Capitale. I due registi, Alessandro D’Ambrosi e Santa De Santis, al loro primo lungometraggio dopo alcuni corti di successo, appaiono già molto solidi e capaci di ricreare dei mondi con un giusto budget a disposizione di 2,2 milioni di euro. La costruzione drammaturgica che, da un registro più spensierato con toni da commedia grottesca, ci conduce via via fino ai drammi esistenziali e filosofici, presupporrebbe però una scrittura più centrata tale da non disperdersi in troppe linee di racconto. Recensione ❯
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La storia e il linguaggio di una comicità cinica e scanzonata, che ha saputo raccontare la realtà lasciando un segno indelebile nell'immaginario collettivo. Espandi ▽
Con la guida di un romano doc come Carlo Verdone (ed utilizzando anche ampiamente la sua visione in materia) si percorre quella parte della storia del cinema italiano che vede in Roma la location di eccellenza sotto una molteplicità di interpretazioni e di sfumature.
Un documentario che può ricondurre all'apprezzamento e alla visione anche coloro che pensano che di cinema e televisione 'romaneschi' ce ne sia sovrabbondanza.
Con questo documentario Marco Spagnoli ci invita ad affrontare il tema secondo una prospettiva differente. Riesce cioè a proporci (sembra un ossimoro ma non lo è) una riflessione seria sulla comicità. Grazie alla voce guida di Carlo Verdone (e di ampi riferimenti alla sua filmografia) abbiamo la conferma che lui e suo fratello Luca non hanno dimenticato di essere figli di Mario, un importante docente di storia del cinema nonché direttore del Centro Sperimentale di Cinematografia. Recensione ❯
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Una serie molto realistica nel mettere in scena l'azione della squadra di celerini, dove,
però, tutto viene "sporcato" per raccontare qualcosa che striscia dal di dentro. Azione, Italia2025.
Una notte di feroci scontri in Val di Susa. Una squadra del Reparto Mobile di Roma resta orfana
del suo capo, che rimane gravemente ferito. Quella di Mazinga (Marco Giallini), Marta
(Valentina Bellè) e Salvatore (Pierluigi Gigante), però, non è una squadra come le altre, è
Roma, che ai disordini ha imparato ad opporre metodi al limite e un affiatamento da tribù, quasi
da famiglia. Una famiglia con cui dovrà fare i conti il nuovo comandante, Michele (Adriano
Giannini), figlio invece della polizia riformista, per cui le squadre come quella sono il simbolo di
una vecchia scuola, tutta da rifondare. Come se non bastasse il caos che investe la nuova
formazione nel momento di massima fragilità interna, si aggiunge quello dato da una nuova
ondata di malcontento della gente verso le istituzioni. Un nuovo "autunno caldo" contro cui
proprio i nostri sono chiamati a schierarsi e in cui ogni protagonista è costretto a mettere in
discussione il significato più profondo del proprio lavoro e della propria appartenenza alla
squadra. Recensione ❯
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Un racconto intimo che esplora la possibilità di rinascita proprio nel luogo dove tutto sembrava perduto. Espandi ▽
Salvo, un pescatore siciliano segnato da una tragedia, ha abbandonato il mare per rifugiarsi tra le montagne della Calabria. La notizia della malattia del padre lo costringe a tornare nel villaggio costiero dove è cresciuto. Qui trova la casa di famiglia occupata da Binta, una donna di origine africana, e dal giovane figlio Moussa. Inizia una convivenza forzata, carica di silenzi e tensioni. Mentre Salvo tenta di allontanarli, qualcosa lo trattiene. Insieme al piccolo Moussa, con cui stringe un legame inatteso, rimette in sesto la vecchia barca del padre. Le certezze di Salvo cominciano a vacillare quando Binta sostiene di essersi presa cura dell'anziano uomo negli ultimi mesi di vita. Il passato riemerge mentre Salvo affronta la battaglia legale per la custodia della figlia. Per Salvo un viaggio che lo porterà ad affrontare il dolore e il perdono e a ritrovare sé stesso. Recensione ❯
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Il film narra del processo per maltrattamento di animali, durato dieci anni, che ha portato ad un risultato mai raggiunto prima. BIGLIETTI QUI »Espandi ▽
Nel 2010, a Cagliari, il volontario della Lav (Lega anti vivisezione) Roberto Corona, insieme ad altri attivisti, filma gli animali del circo Martin e denuncia le drammatiche condizioni in cui versano. Il percorso giudiziario, preso in carico dai responsabili della Lav e sottoposto alla giustizia italiana, si è protratto fino al 2024 e ha visto una condanna in Cassazione per i proprietari del Circo Martin. Una testimonianza civile si è così trasformata in un clamoroso precedente, portando finalmente alla luce lo sfruttamento degli animali a scopi ricreativi di dubbio gusto ed efficacia.
Il regista Andrea Morabito, utilizzando il materiale girato da Corona, cerca di generare empatia e partecipazione, spingendo lo spettatore ideale a mettere in discussione il modo in cui guarda gli animali.
Ciò che emerge da L'ultimo spettacolo, anche nella semplicità dell'approccio e nella scelta di una forma totalmente al servizio del messaggio, è soprattutto la rappresentazione in controluce di un'attività - quella del circo con animali mal addomesticati, denutriti, rinchiusi, abbandonati - che non ha più nulla da mostrare, se non la ripetizione di un mondo che non fa più parte di questo mondo, e dunque è giusto che venga vietato. Recensione ❯
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Un film per i più piccoli che tratta il tema importante dell'accettazione delle diversità. Animazione, Italia2025. Durata 76 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Una storia coinvolgente riguardante importanti tematiche quali la salvaguardia dei mari e degli oceani. Espandi ▽
Ricardito, un pesce pappagallo, vive con mamma e papà e con molti fratelli e sorelle ma si sente a disagio perché ha una pinna dorsale simile a quella degli squali a cui sente di assomigliare. Gli altri però lo prendono in giro per questa sua pretesa. Sarà invece prendendo coscienza delle sue doti che riuscirà in un'impresa contro i 'camminanti' (cioè gli esseri umani) che inquinano il mare.
Alessia Camoirano realizza un film per i più piccoli che tratta temi importanti. Con una grafica di animazione semplice e quindi particolarmente adatta ai più piccoli, anche perché molto colorata, e con una storia che sa delineare bene i protagonisti invitando chi guarda ad andare al di là delle apparenze ed offrendo quindi occasioni di riflessione.
Non mancheranno le occasioni di riflessione sull'inquinamento provocato dai camminanti sia per quanto riguarda i fondali sia per quanto si verifica con gli sversamenti di petrolio. Recensione ❯
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Il debutto nella fiction del regista Desiderio Sanzi, dopo una lunga carriera nel cinema documentaristico. Espandi ▽
Nel cuore di un'Europa devastata dalla peste nera, Andruccio, un giovane fuggitivo, lascia alle spalle il suo villaggio di Coccorone e intraprende un viaggio disperato verso Triora, il leggendario 'villaggio delle streghe', alla ricerca di una cura. Ma lungo il cammino, un misterioso compagno lo guida attraverso un mondo che oscilla tra realtà e incubo, dove il confine tra vita e morte si fa sempre più sfocato. In questo paesaggio desolato e inquietante, Andruccio si confronta con le proprie paure più intime e con le leggende che segnano il suo destino. Il suo viaggio diventa una battaglia spirituale, una ricerca di salvezza che non è solo fisica, ma soprattutto esistenziale. In un crescendo di tensione emotiva e visiva, Andruccio scoprirà che la vera redenzione non risiede nell'elusione della morte, ma nell'arte di accettarla. Un dramma potente e viscerale, che esplora la lotta per la sopravvivenza, la speranza e il coraggio di affrontare l'inevitabile. Recensione ❯
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Un racconto di avventura e di amore, in cui i protagonisti scopriranno se stessi e capiranno di appartenere a una storia molto più grande, fatto di rivoluzione, di amore per la natura e di lotta per la libertà. Espandi ▽
Borneo, metà del 1800. Un paradiso abitato dalle tribù native dei Dayak, che vivono secondo le loro antiche tradizioni, ma dominato dalla spietata legge degli inglesi, all'apice del loro potere coloniale. Sandokan vive alla giornata, senza schierarsi: combatte per se stesso e per la sua ciurma di pirati, tra cui il fidato Yanez. Ma la sua vita cambia quando, durante un'incursione, incontra Marianna, la bella figlia del console britannico di Labuan. È l'inizio di una storia d'amore impossibile tra due anime inaspettatamente simili: Marianna, di sangue nobile, ma con lo spirito selvaggio di chi è cresciuto in un paradiso tropicale, e Sandokan, leader pirata e avventuriero, che porta in sé il sangue di re guerrieri. Sulle loro tracce si metterà il leggendario cacciatore di pirati, Lord James Brooke, che non si fermerà davanti a niente pur di catturare Sandokan e conquistare il cuore di Marianna. Recensione ❯
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Un ex spia deve tornare in azione quando la misteriosa vicina di stanza scompare. Espandi ▽
In un grand hotel sulla Costa azzurra, l'anziano agente speciale John rimane affascinato da una giovane donna e ricorda i suoi giorni da spia negli anni '60. Quando la donna scompare misteriosamente, l'uomo è preda delle sue fantasie e rivive le avventure del passato, tra furti di gioielli, rapimenti e torture, arrivando a temere che forse i suoi nemici del passato sono tornati. John vive la sua vita, o forse ha sempre fatto parte di un mondo di fantasia, segnato dall'immaginario del cinema d'avventura d'un tempo?
Al limite tra memoria, cinefilia e delirio, i due registi belgi Hélène Cattet e Bruno Forzani arrivano al punto di non ritorno della loro estetica postmoderna ispirata al mondo dei gialli italiani, non solo cinematografico.
Il film è un omaggio soprattutto a Diabolik e al genere spionistico anni '60, dunque non solo cinema ma anche romanzi gialli e fumetto. E rappresenta un cinema ipertrofico, ipercolorato, ipercitazionista, iperconsapevole, anche iperviolento. Recensione ❯
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Tre atlete si preparano per i Giochi Olimpici di Ludoj 2024 in tiro a segno, scherma e judo, tra pressioni sociali e riflessioni sul legame tra sport e guerra. Espandi ▽
Giochi Olimpici di Ludoj del 2024. Tre atlete si stanno allenando per partecipare alle gare nelle rispettive discipline. Si tratta di Alex Sokolov nel tiro a segno, Giovanna Falconetti nella scherma e Alice Bellandi nel judo. Devono sottoporsi a durissimi allenamenti fisici tra allenamenti in acqua, sollevamento pesi, corse sul tapis-roulant. Ma al tempo stesso, anche gestire lo stress e l'ansia della gara per reggere l'alto livello della competizione e la tensione della performance sportiva. Attraverso le loro figure, vengono messe a fuoco le contraddizioni di queste tre discipline sportive, nate in tempo di pace come allenamento per gli esercizi bellici e poi diventati sport professionistici. "Questo film è un lavoro di fantasia ispirato a eventi accaduti nel 1982". Inizia così sui titoli di coda la didascalia di Agon, debutto nella regia cinematografica di Giulio Bertelli che fonde tecniche di design nei dettagli delle parti del corpo umano, nell'attenzione alle geometrie e ai movimenti nello spazio e soprattutto nella rappresentazione della gara lontana dalle tensioni proprie del cinema sportivo ma invece più attenta a mostrare le tecniche e la pressione soggettiva a cui le atlete sono sottoposte. Nella ricostruzione di finzione emergono dei frammenti di verità. Agon è un cinema di corpi, anatomico, che prende più direzioni. Recensione ❯
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Pio gestisce una comunità di recupero per ragazzi, Amedeo una casa di riposo per anziani. Uno ha una relazione in crisi, l'altro una figlia adolescente irrequieta. Costretti dalle circostanze a vivere sotto lo stesso tetto tra anziani smemorati e giovani casinisti che si fanno la guerra, i due finiranno per scambiarsi consigli non richiesti, infilarsi in situazioni assurde e, tra bollette arretrate e partite a padel, trovare finalmente il coraggio di mettere ordine alle loro vite e scoprire così un nuovo modo di stare assieme. Recensione ❯
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Sophie Chiarello accompagna Aldo, Giovanni e Giacomo in un ritorno alle origini che diventa un racconto di amicizia, talento e del destino che li ha resi una leggenda della comicità italiana. Recensione ❯
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