I Delinquenti

Film 2023 | Drammatico, +13 180 min.

Titolo originaleLos Delincuentes
Titolo internazionaleThe Delinquents
Anno2023
GenereDrammatico,
ProduzioneArgentina, Lussemburgo, Brasile, Cile
Durata180 minuti
Regia diRodrigo Moreno
AttoriEsteban Bigliardi, Daniel Elías, Margarita Molfino, Germán de Silva, Mariana Chaud Cecilia Rainero, Gabriela Saidon, Javier Zoro, Lalo Rotavería, Iair Said, Fabian Casas, Adriana Aizemberg, Laura Paredes.
Uscitagiovedì 11 aprile 2024
TagDa vedere 2023
DistribuzioneLucky Red, Mubi
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 3,91 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Rodrigo Moreno. Un film Da vedere 2023 con Esteban Bigliardi, Daniel Elías, Margarita Molfino, Germán de Silva, Mariana Chaud. Cast completo Titolo originale: Los Delincuentes. Titolo internazionale: The Delinquents. Genere Drammatico, - Argentina, Lussemburgo, Brasile, Cile, 2023, durata 180 minuti. Uscita cinema giovedì 11 aprile 2024 distribuito da Lucky Red, Mubi. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,91 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 9 aprile 2024

Un uomo che soffre la propria quotidianità piatta, decide di fare un colpo e rubare dei soldi alla banca per cui lavora.

Consigliato assolutamente sì!
3,91/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA 3,82
PUBBLICO
ASSOLUTAMENTE SÌ
Una brillante parabola sulla ricerca di libertà individuale che conduce lo spettatore su lunghi cammini inaspettati.
Recensione di Tommaso Tocci
venerdì 5 aprile 2024
Recensione di Tommaso Tocci
venerdì 5 aprile 2024

In una banca di Buenos Aires, Morán è un impiegato come tanti, stanco e annoiato della soporifera routine quotidiana non meno dei colleghi che lo circondano. Un giorno chiede al collega Román di diventare suo complice in una rapina: ha appena sottratto dalla filiale l'esatto ammontare dello stipendio di entrambi fino alla pensione. Se Román accetta di custodire il malloppo, Morán si costituirà, pronto a trascorrere qualche anno in prigione per poi godersi il resto della sua esistenza senza dover più lavorare.

Quanto descritto non copre altro che le prime sequenze de I Delinquenti, un fulgido esempio di film-mondo che conduce lo spettatore su lunghi cammini inaspettati, al punto che anche la strada percorsa diventerà alla fine del viaggio irriconoscibile.

Tortuosa e immaginifica come nella migliore tradizione della letteratura latinoamericana, la nuova regia dell'argentino Rodrigo Moreno mescola esistenzialismo e codici dell'heist movie, commedia e lirismo, banalità quotidiana e un raffinato gioco di sdoppiamenti narrativi.

Nel mettere in scena una rapina in banca che è simultaneamente più realistica e più assurda di quelle che siamo abituati a vedere al cinema, Moreno affronta il tema della ricerca di libertà individuale, mettendo a contrasto il grigio dell'esistenza impiegatizia di città con una natura fuori dagli schemi e la sua promessa di un'esistenza diversa, a misura d'uomo e ricca di colori intensi. Due realtà opposte per due metà di film e due personaggi speculari, che tra l'ironico e l'onirico si incroceranno nel tentativo di compiere la traversata.

In questo personale giardino dei sentieri che si biforcano, borgesiano è anche il tema del tempo, che Moreno si ritaglia in abbondanza (superando le tre ore di durata) per soffermarsi sui tempi morti. Quelli delle interminabili giornate in banca, per dar ragione a Morán che è più incline a farsi tre anni di galera che venticinque dietro allo sportello; e poi quelli ben più godibili della montagna, con i suoi panorami a perdita d'occhio e le sue possibilità, forse, di reinventarsi del tutto.

Alla fine però il tempo è soprattutto quello che passa tra l'immaginare un piano e vederlo realizzato: se entrambi gli uomini arriveranno a destinazione, il tempo che passa li avrà cambiati prima che possano farlo loro. Moreno ne traccia il peregrinare con humor sornione e un'ombra di surrealismo, ma senza mai trasformarli in marionette del destino, e regalandogli anzi la dignità piena e rotonda del loro divenire.

Un cinema dall'esistenzialismo radicato nell'umano, che sa respirare negli spazi ampi, e che batte piste non dissimili dal meglio della produzione argentina contemporanea, quella di Mariano Llinás (La flor) e Laura Citarella (Trenque lauquen). Il tutto sulle note di una pregevole colonna sonora di jazz e blues, che ci lascia - esterrefatti e malinconici - sulle note di Pappo e del suo interrogativo: adónde está la libertad?

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STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
sabato 13 aprile 2024
Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

C'è banca e banca, c'è Ennio Doris e ci sono I delinquenti , e a chi andrà il sincero apprezzamento di noi umili correntisti? Senza nulla togliere al fondatore di Banca Mediolanum, incarnato da Massimo Ghini nel concomitante biopic C'è anche domani - c'entra l'autobiografia dello stesso Doris, ma l'assonanza con C'è ancora domani della Cortellesi dice dell'insopprimibile originalità del nostro cinema... [...] Vai alla recensione »

venerdì 12 aprile 2024
Zachary Barner
Wall Street Journal

Morán (Daniel Elías) va in banca per quello che, se tutto va bene, sarà il suo ultimo giorno da impiegato. Il suo piano è semplice e infallibile. A fine giornata entra nel caveau, riempie una borsa di soldi, raggiunge un collega in consapevole e lo convince a diventare suo complice: con serverà il denaro per i tre anni che Morán passerà in carcere dopo essersi costituito; e poi si divideranno il bottino. [...] Vai alla recensione »

venerdì 12 aprile 2024
Fabrizio Croce
Close-up

Dopo Anatomia di una caduta, fenomenologia di una rapina: si potrebbe sintetizzare così, con una battuta o un gioco di parole, il fluviale I Delinquenti di Rodrigo Moreno, presentato come il film Palma d'oro di Justine Triet al Festival del cinema di Cannes dello scorso anno nella sezione Un certain regard e ora lodevolmente distribuito in sala da MUBI in collaborazione con Lucky Red; ma si tratterebbe [...] Vai alla recensione »

giovedì 11 aprile 2024
Silvana Silvestri
Il Manifesto

È meglio passare venticinque anni a lavorare in banca o farsi tre anni e mezzo di prigione e all'uscita, trovare a disposizione 324.900 dollari? La risposta giusta è la seconda, un piano studiato con matematico rigore da Morán, cassiere che in banca ha già passato parecchi anni e ha calcolato l'esatto importo di quanto avrebbe guadagnato negli anni che lo separano dalla pensione.

giovedì 11 aprile 2024
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Tre ore tra sportelli di banca a Buenos Aires e un pietrone di montagna sotto il quale il bancario Morán nasconde un malloppo. Quando si costituisce punta a riprendersi a breve il denaro e la libertà. Ci riesce? Il collega complice va sotto stress... Intorno all'idea di «libertà» dalle catene sociali gira un soft-thriller di digressioni e dilatazioni non manieriste.

giovedì 11 aprile 2024
Massimo Lastrucci
Cineforum

Stimolato da un vecchio film di Hugo Fregonese, quello che lo rivelò internazionalmente (Apenas un delinquente, 1949, a sua volta basato su un vero fatto di cronaca, un poliziesco che si converte in dramma carcerario su un impiegato - Moran, anche lui - che deruba la propria compagnia), l'ex giovane emergente Rodrigo Moreno è tornato dietro la macchina da presa a 10 anni e più dal suo ultimo lavoro, [...] Vai alla recensione »

martedì 9 aprile 2024
Giulio Sangiorgio
Film TV

Reimon (2014), uno dei sei lungometraggi di Moreno, si apre coi conti, bianco su nero. Chi ci ha messo i soldi, gli strumenti, il lavoro. E quanto. Il denaro, oggi, è naturale sia al centro del cinema argentino (lo testimoniano sin dai titoli Por el dinero di Alejo Moguillansky, 2019, e Cambio cambio di Lautaro García Candela, 2022): è la Questione primaria.

giovedì 7 dicembre 2023
Donato D'Elia
Quinlan

In tutti i festival cinematografici, solitamente, arriva sempre un film fuori dai radar principali e che grazie al passaparola diventa in breve tempo l'evento "da seguire": durante il Torino Film Festival 2023 questo ruolo è stato sicuramente ricoperto da Los delincuentes, quarta regia di lungometraggio in solitaria per il cinquantunenne cineasta argentino Rodrigo Moreno.

mercoledì 29 novembre 2023
Tonino De Pace
Sentieri Selvaggi

Quanto è vivo questo cinema argentino, così sconosciuto dalle nostre parti se non per rare e occasionali incursioni del tutto residue se confrontante con la vitalità produttiva degli autori e delle autrici argentine come dimostrato da un complesso e a suo modo smisurato film come Trenque Lauquen di Laura Citarella uscito nelle nostre sale a oltre un anno di distanza.

venerdì 19 maggio 2023
Valerio Sammarco
La Rivista del Cinematografo

L'argentino Rodrigo Moreno prende spunto da Apenas un delincuente del connazionale Hugo Fregonese (1949) per il suo Los delincuentes, film fiume (3 ore esatte) selezionato in Un Certain Regard a Cannes 76. Román (Daniel Elías) e Morán (Daniel Elías), due modesti impiegati di banca di Buenos Aires vivono un'esistenza grigia, regolata dalla routine di un lavoro che non regala nessun tipo di emozione. Per [...] Vai alla recensione »

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