Una lucida riflessione sull'eredità del PCI per dirci che il passato deve interessare tutti. Documentario, Italia2023. Durata 65 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
35 anni fa il Partito Comunista Italiano decideva di mutare il proprio nome. Ha ancora senso oggi dirsi comunisti? Espandi ▽
Giovanni Piperno, in prossimità delle elezioni per il Parlamento europeo, propone una riflessione su cosa ha significato essere comunisti in Italia prima e dopo il 12 novembre 1989 quando Achille Occhetto invitò il PCI ad aprirsi ad un profondo rinnovamento.
Un documentario in cui all'inevitabile senso di nostalgia si aggiunge una lucida riflessione su quanto accaduto dopo giungendo fino ai giorni nostri. Troppo spesso, in questo flusso ininterrotto di informazioni che affolla le nostre giornate, si rischia di pensare che il passato, anche quello più vicino a noi, sia remotissimo e pertanto privo di interesse se non per gli storici o i sociologi professionali. Non è e non deve essere così secondo Piperno.
Oggi questo documentario, avvalendosi di filmati amatoriali così come di inchieste realizzate da firme come Gregoretti e Pontecorvo, ci invita a rileggere quanto accaduto per non cedere alla disillusione del 'tanto non ci si può fare nulla'. Qualcosa si può fare partendo dai singoli, dalle persone per non far dimenticare ideali che dovrebbero costituire un patrimonio comune sancito anche dalla Costituzione. Recensione ❯
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Il racconto della grande storia del volo italiano. Espandi ▽
In occasione del Centenario dell'Aeronautica, Rai Cultura, in collaborazione con Aeronautica Militare, presenta 1923. Nascita della Regia Aeronautica. Uno speciale che ripercorre le origini dell'Aeronautica italiana dalla fine dell'Ottocento al 1923: dai pionieri del volo alla guerra di Libia, dall'esperienza del primo conflitto mondiale al raid Roma-Tokyo, dalla crisi del dopoguerra all'avvento del fascismo. Recensione ❯
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Il percorso sportivo di un'atleta transgender ipovedente. Espandi ▽
Valentina Petrillo è un'atleta transgender ipovedente. Nel 2019 ha iniziato la sua transazione farmacologica verso il genere femminile. Nel 2021 è stata la prima atleta transgender a partecipare ai Campionati Paralimpici Europei in Polonia. Il film racconta il suo sogno sportivo e la sua battaglia contro l'indifferenza e il pregiudizio. Recensione ❯
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Due famiglie felici, una spiaggia tranquilla e una casa sopra il mare. Potrebbe essere così perfetto. Ma quando l'adolescente Finn ha un crollo, ciò mette in subbuglio non solo l'amicizia tra le famiglie ma anche il rapporto tra i suoi genitori. Recensione ❯
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Un film liberamente ispirato al rapimento di Carlo Celadon, il più lungo della storia d'Italia. Espandi ▽
Gennaio 1988. Al ritorno da una festa Paolo Pierobon, figlio di un noto imprenditore vicentino, viene rapito fuori dalla sua abitazione dagli uomini dell'Ndrangheta. Inizia per il ragazzo un incubo che durerà più di 800 giorni vissuti all'interno di spazi angusti e claustrofobici, come un sepolto vivo, tra privazioni, speranze disilluse, umiliazioni. Sullo sfondo la provincia italiana di fine anni '80, le radio private e le feste giovanili, il mondo dell'informazione e quello della politica. Un tuffo nel passato, attraverso la rievocazione di uno dei fenomeni criminali più crudeli mai conosciuti dal nostro Paese, che sconvolse le vite di centinaia di persone rapite e dei loro cari. Recensione ❯
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Bentornati nell’universo mucciniano concitato e ansiogeno in cui ogni conversazione è un match di pugilato verbale: il che, nel caso della serie A casa tutti bene, è un complimento. Nella serialità da piccolo schermo Muccino sembra infatti aver trovato la sua cifra e la sua dimensione migliore, perché gli è consentito entrare nel dettaglio delle lacerazioni interiori di ognuno dei suoi personaggi e raccontarle con maggiore profondità: questa seconda stagione in particolare sembra una lunga seduta psicanalitica che va alla radice traumatica di rapporti famigliari ulcerati e irrisolvibili, dei quali dipanare tutte le conseguenze. Un po’ feuilleton e un po’ melò, un po’ soap opera e un po’ sceneggiata, e codifica fino in fondo quello stile “mucciniano” che, piaccia o non piaccia, è istantaneamente riconoscibile, e si presta molto bene ad una serialità che ha il tempo di elaborare le conseguenze dei comportamenti (nevrotici) individuali. Muccino alza continuamente la posta e l’asticella, ma non dimentica la coazione a ripetere in cui tutti ci dibattiamo, all’interno di quella “gabbia in cui siamo nati” e per uscire dalla quale ci tocca diventare adulti. Recensione ❯
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Storia e filosofia di un ultrà: un ritratto del Bocia, storica guida della curva atalantina, ora in esilio. Espandi ▽
La storia della Curva Nord dell'Atalanta, dal 1993 ad oggi, raccontata attraverso gli occhi di Claudio "Bocia" Galimberti, una delle figure più carismatiche degli ultras bergamaschi. Il film ripercorre gli ultimi trent'anni della sua vita, strettamente legata alle vicende della Curva e del mondo ultras in generale, in frenetica e profonda evoluzione. Dagli scontri degli anni '90 al vortice della repressione che ha portato ai processi e al suo esilio da Bergamo, dalle migliaia di persone in trasferta al tentativo di trasformare il calcio in uno spettacolo orwelliano da seguire in Tv, fino ad arrivare agli spalti vuoti per il Covid. Recensione ❯
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Un omaggio a Marcel Proust ed un particolare tributo a Luchino Visconti e al cinema italiano degli anni '70. Espandi ▽
Italia, 1974. Ariane, bella donna dell'aristocrazia francese e Pietro, uno sceneggiatore italiano di B movie, provengono da storie molto diverse ma li accomuna il fatto di trovarsi ad un punto di stallo della loro vita.
Molti dei loro sogni non si sono realizzati...
...si presenta loro l'occasione per riscattarsi: scrivere una sceneggiatura tratta dal romanzo "À la Recherche du Temps Perdu" di Marcel Proust da sottoporre a Luchino Visconti. Potrebbe essere la svolta definitiva. Il lavoro di scrittura insieme diventa uno scontro di caratteri, di cultura, di solitudini; sullo sfondo un'Italia dilaniata da profondi cambiamenti e conflitti sociali che non possono non avere ricadute sulla vita dei singoli. Recensione ❯
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I volti di una signora dal talento multiforme e dalla sconfinata curiosità e umanità: Isabella Rossellini. Espandi ▽
Una stagione, tre location: in Italia, sul set umbro di La chimera di Alice Rohrwacher; nel teatro di Nizza
nel quale l'attrice sta provando Darwin's Smile, il suo testo ispirato a L'espressione delle emozioni
nell'uomo e negli animali di Charles Darwin; nella Mama Farm, la fattoria nella cittadina di Brookhaven,
vicino a Long Island, che Isabella Rossellini ha trasformato in area protetta e dove si prende cura di ogni
specie di animali, molti dei quali a rischio di estinzione. Solo tre dei tanti volti di una signora dal talento
multiforme e dalla sconfinata curiosità e umanità, che la documentarista Marian Lacombe ha seguito,
tracciandone un ritratto a tutto tondo Recensione ❯
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Un film sull'inafferrabilità del rapporto tra uomo e universo che sembra guardare al cinema di Herzog. Documentario, Italia, USA, Canada2023. Durata 90 Minuti.
Un appassionato di mappe sente di appartenere ancora al futuro e decide di dedicarsi alla realizzazione di un nuovo progetto: la sua mappa personale. Espandi ▽
David Rumsey, un uomo di quasi 80 anni, ha trascorso gli ultimi trent’anni della sua vita a collezionare mappe che per lui, dopo che le ha riunite in un unico posto, costituiscono il suo poema. Secondo l’ottica dell’intelligenza artificiale questo amore per la cartografia è qualcosa di inspiegabile ma segue comunque David in questo percorso sospeso tra reale e virtuale, dove riemergono tutti i fantasmi del passato e l’ombra della fine che si avvicina. A Stranger Quest cerca di dare una forma visiva, emotiva, sentimentale alla passione di David Rumsey per le mappe. È proprio questo il principale elemento di attrazione con cui poi si avverte un legame invisibile ma sempre presente tra il regista e il protagonista.Un documentario sull’uomo e sul senso della vita dove Gatopoulos, classe 1994, potrebbe riprendere la lezione di Werner Herzog soprattutto quando cerca di filmare l’inafferrabilità del rapporto dell’individuo con l’immensità dell’universo. Recensione ❯
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Il progetto vincitore della quinta edizione del contest "La Realtà che 'NON' esiste". Espandi ▽
Cosa faresti se un giorno una persona senza volto ti ricattasse e diventasse il tuo peggior incubo? La prima reazione di Camilla, musicista, 17 anni, dopo essere stata vittima di sextortion è quella di vergognarsi, nascondersi e rinunciare alle sue passioni e alle sue esibizioni. Riuscirà a trovare la forza per reagire e riappropriarsi di ciò che le è stato strappato? Recensione ❯
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Tre registe per tre protagoniste. Uno spazio sicuro per le donne la cui liberazione passa per questo cinema low budget ma dall'aspirazione internazionale. Documentario, Italia2023. Durata 80 Minuti.
Un coming of age raccontato attraverso un anno di vita, dove si incontrano e si scontrano sogni, desideri, dubbi e una infinita voglia di lotta e di vita. Espandi ▽
Tre giovani registe filmano tre protagoniste che sono più o meno loro coetanee: About Last Year è già per questo motivo un oggetto alieno, un unicum, in quanto percorso che identifica e dà luce a uno spazio sicuro per le donne, in un Paese in cui quasi solo le violenze che subiscono fanno notizia. La loro volontà di disporre liberamente del proprio corpo passa attraverso un cinema indipendente e low budget, ma dall’aspirazione internazionale, seguendo gli appuntamenti tra Torino, Milano, Roma e Parigi, grazie al sostegno del collettivo LGBTQ Maurice di Torino e della (ex) Kiki House of Savoia. Unico film italiano in selezione alla Settimana della Critica 2023, prodotto dalla torinese Base Zero, About Last Year segna la linea di una sezione che osa, rischia, anche anteponendo a un’esilità produttiva la ruvida qualità di nuovi sguardi sul presente. Recensione ❯
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Vittorio, un uomo sui quarantacinque anni, un borgataro, una mattina si avvia da via del Mandrione, a
piedi, per raggiungere il Rio della Grana, di cui conosce genericamente l'ubicazione. Espandi ▽
Vittorio, un uomo sui quarantacinque anni, un borgataro, una mattina si avvia da via del Mandrione, a
piedi, per raggiungere il Rio della Grana, di cui conosce genericamente l'ubicazione. Sa soltanto che si
trova "laggiù", vicino alla borgata del Gelsomino, a "mille metri dalla camera da letto del Papa". Deve
incontrare un suo vecchio amico, Aurelio, che forse gli affiderà un lavoretto, forse gli darà dei soldi,
forse niente. Ma, soprattutto, Vittorio vuole vedere il Rio della Grana, ne ha sentito parlare dai vecchi
della borgata, deve essere bello. Durante il viaggio incontra ragazze e ragazzi del suo quartiere, che
cercano di "svoltare la giornata". E Vittorio comincia a raccontare le storie di Mamma Roma, di Stracci,
di Accattone come se fossero davvero esistiti. Un percorso romano nel nome di Pier Paolo Pasolini. Recensione ❯
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Una ragazza inizia un percorso relegioso che la porterà in universo poetico. Espandi ▽
Irene, cresciuta nelle Alpi italiane con una famiglia legata al viaggio e alla cultura scout, approfittando
dell'esposizione della Sindone a Torino, parte alla ricerca di un percorso religioso. Inizia un viaggio fatto di
incontri giocosi e piccole rivelazioni, un vero e proprio road movie spirituale. Eppure, la ricerca di Irene è
inquieta, le sue domande non sembrano trovare risposta, fino a quando la realtà diviene un universo
poetico. Il sincretismo e il vociare del Messico, il caos del Vietnam e i Templi di Angkor Wat in Cambogia.
Irene si allontana dalla religione per entrare nel sacro. Recensione ❯
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Sollima torna a raccontare una Roma disperata e crepuscolare in una crime story di forte
impatto. Drammatico, Italia2023. Durata 127 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Stefano Sollima conclude la trilogia romana iniziata con A.C.A.B nel 2012 e proseguita con Suburra nel 2015. Espandi ▽
Dopo essersi affermato anche all'estero come un tecnico dalle mani sicure, capace di dirigere buoni action muscolari, Stefano Sollima torna nella sua Roma. Ne aveva esplorato il sottobosco più oscuro in film come Acab e Suburra, oltre che nella serie che lo ha lanciato, Romanzo criminale. Ma in questa storia di bassa malavita, tra vecchi gangster malmessi e forze dell'ordine corrotte, sullo sfondo di una città in fiamme a un soffio dal post-apocalittico, Sollima trova una delle sue opere più compiute e mature. L'azione senza il cuore e la testa conta poco, e rispetto anche a quanto fatto in passato Adagio beneficia enormemente di un rapporto diverso con il luogo che racconta: è forse la prima volta che si va oltre un certo sensazionalismo sulla Roma in rovina, che sembra sempre sottintendere un facile commento sociale solo perché di moda a livello nazionale. Recensione ❯
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