Titolo originale | Nana |
Anno | 2022 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Indonesia |
Durata | 103 minuti |
Regia di | Kamila Andini |
Attori | Happy Salma, Laura Basuki, Rieke Dyah Pitaloka, Arawinda Kirana, Arswendi Nasution Ibnu Jamil. |
Tag | Da vedere 2022 |
Distribuzione | Movies Inspired |
MYmonetro | 3,25 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento domenica 13 febbraio 2022
La vita di una donna la cui esistenza sembra non cambiare mai. Il film è stato premiato al Festival di Berlino,
CONSIGLIATO SÌ
|
Sul finire degli anni sessanta, l'Indonesia sta uscendo da uno dei periodi più traumatici della sua storia, con il generale Suharto che assume il potere in via definitiva. Nella provincia di Giava occidentale, Nana vive una crisi personale e familiare. Insoddisfatta del marito, un uomo più anziano che ha sposato dopo aver perso la sua famiglia più di dieci anni prima, soffre del suo ruolo marginale in una ferrea organizzazione patriarcale. Un ritorno al passato e una strana amicizia con l'amante del marito la spingeranno a fare i conti con le proprie emozioni.
Con il suo talento in ascesa e una filmografia che va facendosi prolifica, la regista Kamila Andini realizza con Before, now and then un melodramma di impeccabile bellezza e squisita classicità, dando subito valido seguito al precedente Yuni, del 2021, e continuando a raccontare con orgoglio il suo paese - e più in particolare in questo nuovo film la popolazione sundanese di Giava a cui è dedicato - e il mondo segreto dell'esperienza femminile.
Film di pulsioni e tormenti che ribollono sotto una superficie composta di ordine ed eleganza materiale, Before, now & then rende esplicito fin da subito il tema del segreto come regno e responsabilità della donna, che deve nascondere "tutto ciò che accade in casa sotto i suoi capelli legati". E di pettinature ornate, spille e foulard allacciati attorno ai corpi è pieno questo dramma in costume dal tocco delicato, che lascia molto della narrazione ai colori degli splendidi abiti indossati in ripetute ricorrenze rituali, ognuno con il suo codice. L'idea della bellezza come forza contenitiva e opprimente si unisce a una vivace colonna sonora di strumenti a corda per evocare atmosfere alla Wong Kar-wai, al quale probabilmente sarebbe piaciuto avere Happy Salma come protagonista da interpellare silenziosamente attraverso la macchina da presa.
/
Pur in un paese che in quegli anni ha conosciuto orrori inconcepibili, qui tenuti quasi completamente sullo sfondo ma analizzati da Joshua Oppenheimer in The act of killing, il film di Andini trova motivo di grande interesse umano in tutti i suoi personaggi, e non solo nell'affascinante figura di madre e moglie sdoppiata interpretata da Salma.
La scoperta di una rivale che invia lettere segrete al proprio marito si trasforma in un'opportunità di vicinanza e di amicizia, che a volte addirittura sembra alludere a qualcosa in più. E perfino questo marito, simbolo dell'oppressione patriarcale, è abbastanza lungimirante da concedere alla moglie inquieta di darsi a un altro, purché lui sia un "brav'uomo" e affinché lei sia felice. Ma più che alla felicità in sé, Kamila Andini si interessa al processo che ci porta a essere in grado di immaginarla attraverso il desiderio, e di comunicare a chi ci è vicino quale forma possa avere.
In questo senso diverrà cruciale per la protagonista Nana il rapporto con i figli, in particolare la piccola Dais, alla cui "rotolante" esuberanza si deve la scena più divertente di tutto il film. "Perché la colpa segue sempre le donne?" si chiede Nana, e in questa esplorazione silenziosa il film trova la sua cifra più importante, coniugando una ricerca estetica di straordinaria fattura con una tenera attenzione al regno delle emozioni più intime.
Indonesia anni Sessanta del secolo scorso: con un colpo di stato il generale Suharto spodesta il governo di Sukarno e sale al potere avviando un regime dittatoriale destinato a durare trent'anni. Uno dei suoi primi atti è l'avvio di purghe violente tra le forze armate e nella società civile, con annullamento della libertà di stampa e lo scioglimento dei sindacati.
Nana dispone con cura composizioni floreali, si acconcia in un sofisticato chignon, accoglie gli ospiti nella magione del ricco e più anziano marito: niente è fuori posto, in superficie, ma l'infedeltà del consorte scompone l'equilibrio del quadro, costringendola a rivedere il proprio ruolo in un'inattesa sorellanza con la "rivale". Il raggelato mélo in costume dell'indonesiana Andini ha per sfondo [...] Vai alla recensione »
Il colpo di stato a opera di Suharto, che negli anni Sessanta ha stravolto l'Indonesia, operando una violenta campagna anticomunista, ha avuto inevitabili conseguenze sugli abitanti del luogo. Molti uomini sono stati rapiti o uccisi, mentre altrettante donne sono state costrette a sposare alcuni capibanda, nel caso in cui non fossero riuscite a scappare facendo perdere le loro tracce.