Un catalogo in movimento e una lettera al proprio papà che non c'è più. Un film dovuto, sentito e struggente. Documentario, Svizzera, Italia2022. Durata 87 Minuti.
Un dialogo intimo tra un padre, uno dei maggiori esponenti del Movimento di Architettura Radicale Fiorentino, e la figlia regista. Espandi ▽
Un commovente resoconto della vita e della carriera di Fabrizio Fiumi ad opera della figlia Elettra. Dopo la morte del padre Elettra inizia a ripercorrere le tappe principali della parabola del suo “babbo”, come ama chiamarlo, in quello che è a metà tra un documentario e la sua personalissima maniera di elaborare questo lutto e questa eredità pesantissimi. È difficile parlare di Radical Landscapes in modo oggettivo, e questo è dovuto soprattutto all’incredibile capacità di Elettra Fiumi nel far sì che le sue immagini si sottraggano sistematicamente a ogni tipo di razionalità. Radical Landscapes, proprio come i lavori del suo babbo, salta il filtro cerebrale e va dritto al cuore. Più che un documentario, è un vademecum per inguaribili idealisti (o forse sarebbe più corretto dire per idealisti radicali) finiti per un tremendo e inspiegabile errore, in un mondo in cui i sognatori e gli utopisti sono una specie in via di estinzione e sono la logica e la razionalità a farla da padrone. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Agnese, studiosa di lupi, torna a casa dopo un lungo periodo di ricovero. Sua figlia Arianna, adolescente introversa che si sfoga la propria inquietudine nella danza, fatica a ricucire la sua relazione con lei. Riccardo, marito e padre, cerca di tenere insieme la famiglia. La luna ha un potere occulto su Agnese: la sua mente inizia a vagare e il suo corpo a trasformarsi, mentre le visioni del 'dio del bosco' invadono la realtà. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La storia di un uomo che è stato un instancabile narratore di montagne, popoli e spedizioni estreme. Espandi ▽
Vengono ricostruite la vita e la passione per l'alpinismo e per l'etnografia di Mario Fantin, regista, fotografo ed esploratore instancabile che ha lasciato all'intera comunità mondiale un patrimonio inestimabile di documentazione sulla storia delle spedizioni extraeuropee.
Mario Fantin. Un nome noto agli addetti ai lavori che, grazie a questo documentario, entra a far parte di un patrimonio comune di cultura.
Bartoli compie una scelta narrativa rigorosa. Fatte salve alcune testimonianze sul suo impegno di appassionato e di esperto lascia la parola allo stesso Fantin con citazioni dei suoi scritti che comprendono venti opere monografiche e i suoi diari. Ne emerge il ritratto non solo di un vero amante della montagna ma anche di una persona dotata di uno sguardo etico su quanto si presenta dinanzi all'obiettivo delle sue cineprese o macchine fotografiche. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Documentario che scava nei processi avvenuti in Alto Adige all'inizio del XVI secolo, quando alcune donne furono condannate al rogo con l'accusa di stregoneria. Espandi ▽
Un film che scava a fondo nei processi avvenuti in Alto Adige, a Castel Presule e dintorni, all'inizio del XVI secolo, a seguito dei quali più di dieci donne furono ingiustamente condannate al rogo con l'accusa di stregoneria, diventando i veri e propri precursori dell'infame Caccia alle Streghe. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un viaggio tra presente e passato, ricco di testimonianze e riflessioni per raccontare lo scrittore Mario Rigoni Stern (1921-2008). Nel corso di un'immaginaria giornata, dall'alba alla notte stellata, la sua voce tratta da un ampio archivio, rievoca gli anni di guerra e di prigionia. Il Sergente degli alpini, ritornato a casa, è divenuto col tempo il Custode dell'altopiano di Asiago, e la sua terra natale assume il valore di un mondo da preservare contro le guerre e l'indifferenza. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
A mezzo secolo dalla scomparsa dello "Scrittore satirico minore dell'Italia del benessere", come si era autodefinito Ennio Flaiano per un'ipotetica enciclopedia del 2050, il documentario vuole celebrare lo sguardo anticipatore di un intellettuale raro per indipendenza ideologica, talento, eclettismo. Guidati da Cecilia Dazzi, che con Flaiano vanta un'inaspettata connessione famigliare, e dalla voce inconfondibile di Neri Marcorè, che ne legge alcuni fra gli aforismi più indimenticabili, entriamo come con un viaggio nella vita di un profetico osservatore della società italiana, di cui ha raccontato vizi e difetti. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un gruppo di registi incontra un terrorista all'ergastolo. Espandi ▽
Marzo 2020. In un casale sperduto, la vita e la storia di un ex-terrorista nero all'ergastolo si intrecciano a quelle di altre persone: un domatore di cavalli, un padre che ritrova le figlie dopo molti anni, una troupe di un'altra generazione, il padrone del casale. In attesa che l'ergastolano torni in carcere, passano una stagione insieme, circondati da vacche, vipere e lupi. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Daniel Pennac racconta Maradona, il santo profano che è diventato un capro espiatorio proprio come il suo Malaussène. Espandi ▽
Daniel Pennac racconta Maradona: il mito, l'icona, "San Diego" il santo profano, un capro espiatorio come il suo Malaussène e il suo impatto sulla vita e le storie di persone comuni e di maradoniani doc. In una indagine creativa e surreale, tutta ambientata a Napoli, Pennac costruisce e mette in scena uno spettacolo teatrale con la sua Compagnie MIA e cerca informazioni e racconti in giro per la città che diventa palcoscenico e megafono del mito stesso. In questo viaggio, ci racconta anche molto di sé e del suo approccio alla scrittura. Con la partecipazione straordinaria di Maurizio De Giovanni, Roberto Saviano e Luciano Ferrara. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un omaggio a una grande donna della cultura mondiale nell'anno del centenario della sua nascita. Espandi ▽
Margherita Hack è stata una grande scienziata, una pioniera, una rivoluzionaria, una donna entrata nell'immaginario pubblico come figura iconica, quasi pop. Quale è stato il segreto del suo successo, perché proprio "lei"? Vegetariana, sportiva, anticonformista, tenace, estroversa, creativa, idealista, atea: ogni volto di questa appassionata studiosa trova radici nella sua esistenza, una vita fuori dagli schemi, che il film ripercorre attraverso la sua voce - frutto di una preziosa ed inedita intervista che ne rappresenta il commiato e al contempo l'eredità - e quella di coloro che l'hanno conosciuta da vicino. Interviste della memoria, interpretate dal filtro del ricordo, pezzi di vita riportati allo spettatore con autenticità e calore. Un omaggio doveroso e sentito a una donna straordinaria per celebrare la ricorrenza del centenario dalla sua nascita: non un semplice sunto biografico ma lo svelamento della "vera Margherita" in tutte le sue sorprendenti sfaccettature, il racconto coinvolgente ed emotivo di una vita semplice, eppure straordinaria. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un'idea vincente per rievocare il passato e aprirsi all'imminente futuro di una sala cinematografica. Documentario, Italia, Francia2022. Durata 54 Minuti.
Grazie all'espediente di una storia personale, il film ripercorre la storia del cinema e della sala bolognese. Espandi ▽
Un documentario su una sala che riesce a rievocare non solo la storia dell’edificio e dei film che ha proposto ma anche quella della città in cui ha sede. Grazie ad un amplissimo materiale di documentazione, messo a disposizione anche dalla Cineteca di Bologna che ha voluto il ritorno in funzione della sala, è possibile assistere ad una rievocazione che unisce un pizzico di nostalgia ad un’acuta rilettura del secolo scorso. Partire da una rievocazione molto personale è sicuramente un’ottima idea. L’idea è vincente anche perché, considerata la collocazione dell’edificio e della sala letteralmente a due passi da Piazza Maggiore, viene ampiamente sfruttata la possibilità di raccontare la vita pulsante di una città vivace sia sul piano politico che su quello culturale. Ora che il Modernissimo sta tornando a spegnere le luci in sala e ad accendere quella del proiettore è bello sapere che la parola Fine che chiudeva i film in passato si apre ad un nuovo inizio. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una docu-serie crime con tocchi pop che ricostruisce e racconta gli aspetti noti ma soprattutto quelli meno noti di Wanna Marchi. Espandi ▽
Wanna Marchi è stata per vent'anni la televenditrice più famosa della tv italiana. Il suo stile aggressivo, con cui si rivolge agli spettatori, è il marchio di fabbrica degli show in cui propone creme dimagranti miracolose. Per tutti gli anni Ottanta la sua immagine e i suoi prodotti impazzano, rendendola ricchissima e famosa, insieme al suo unico e vero braccio destro, la figlia Stefania. Le due passano dal successo alla clamorosa caduta di inizio anni Novanta, quando "l'impero Wanna Marchi" si sgretola e le scaraventa sul lastrico. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Il racconto della carriera di Ivan Capelli partendo dai materiali girati dal padre. Espandi ▽
Un padre regista immortala con la macchina da presa episodi della vita sportiva del figlio sin dalla sua adolescenza, producendo ore e ore di girato. Forse sapeva che quel ragazzino dallo sguardo gentile e determinato sarebbe diventato una star della Formula 1? Per raccontare la carriera agonistica di Ivan Capelli, pilota partito da Milano, l'autore Gionata Zanetta rielabora l'inedito materiale di famiglia attraverso un'originale tecnica mista, fondendo illustrazioni animate ad acquerelli in movimento con immagini d'archivio ricontestualizzate e fotografie. Un biopic che trasuda una sana e pericolosa incoscienza anni '70 da ogni fotogramma e rivoluziona a suo modo il genere. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
L'antica Chiesa di San Vitale si trova a Cremona, lungo la storica Via Postumia. Tra i suoi affreschi spicca quello di un santo pellegrino, di fianco al quale è raffigurata una conchiglia, simile a quella che rappresenta il cammino di Santiago.
Un chiaro invito al viaggio, che è stato raccolto da un gruppo di camminatori che hanno percorso l'antica via da Genova fino ad Aquileia.
La Via Postumia era una via consolare romana fatta costruire da Postumio Albino nel 148 a.C. nei territori della Gallia Cisalpina, l'odierna Pianura Padana, per scopi prevalentemente militari.
Congiungeva via terra i due principali porti romani del nord Italia: Aquileia, grande centro nevralgico dell'Impero Romano, sede di un grosso porto fluviale accessibile dal Mare Adriatico, e Genova.
Un cammino di terre e di acque, fatto di incontri, di storie antiche e moderne, percorso attraver- sando a passo lento l'Italia del nord, tra appennino e pianure, tra i racconti archeologici e l'epopea delle cascine, i suoni dei pifferi e quelli delle liuterie cremonesi. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Lungometraggio costituito da quattro episodi con storia di raccordo riguardante la tematica del razzismo. Espandi ▽
Il film ruota attorno alla figura di un commesso di colore di un supermercato che, anche dedito alla stesura di romanzi e sceneggiature, viene contattato da un anziano scrittore caduto in disgrazia, il quale gli offre una particolare collaborazione di lavoro. Prendono dunque avvio i quattro racconti a cominciare da Occhi, incentrato su una atleta mulatta colpita in volto da uova lanciate da due ragazzi sbandati. Prima che si passi a Piove, che, con un giovane rider cui viene rubata la bicicletta, vuole essere una sorta di moderno remake del capolavoro neorealista Ladri di biciclette di Vittorio De Sica. Ed è poi il turno di Motin, narrante lo sbarco in Italia di un gommone che, partito dalle sponde africane, viene abbandonato in mare dallo scafista; mentre una chitarra testimonia come la musica possa viaggiare da un continente all'altro senza confini. Per concludere con Cheese, in cui, pur non essendo la più bella tra le concorrenti, una ragazza mulatta viene indicata come vincitrice di un concorso di bellezza solo per motivi di propaganda dell'integrazione dell'amministrazione comunale. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Il racconto dei lunghi tragitti che gli aspiranti infermieri fanno dal sud al nord dell'Italia. Espandi ▽
Ogni mese centinaia di infermieri disoccupati viaggiano dal sud al nord dell'Italia in cerca di un lavoro fisso: partono per andare a tentare un esame da infermieri che permetterebbe loro di cambiare vita, di abbracciare finalmente l'agognata stabilità economica. In realtà i posti disponibili sono pochissimi e in molti torneranno a mani vuote, magari ritentando più avanti la fortuna. Due di questi aspiranti infermieri, messi momentaneamente da parte i sogni, organizzano viaggi con i bus notturni, in una versione aggiornata dei viaggi della speranza che hanno segnato la prima grande migrazione italiana dal Meridione al Settentrione. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.