Anno | 2021 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Regia di | Eleonora Ivone |
Attori | Gianmarco Tognazzi, Vanessa Incontrada, Elena Cotta, Francesco Pannofino Alessandro Haber, Jonis Bascir, Eleonora Ivone. |
Distribuzione | Fenix Entertainment |
MYmonetro | 3,02 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 13 maggio 2021
La trasposizione cinematografica dell'omonimo spettacolo teatrale di successo scritto da Angelo Longoni.
CONSIGLIATO SÌ
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Un imprenditore non riesce più pagare i suoi operai perché lo Stato gli deve un risarcimento che non arriva mai, gli Enti Locali non lo pagano e la banca non gli concede prestiti. Disperato, decide di rapinare due portavalori e fugge con il bottino, inseguito dalla polizia. Si rifugia in una panetteria e prende ostaggi il panettiere e tre clienti: una signora anziana, una prostituta e un venditore ambulante. La polizia circonda il rapinatore, e una negoziatrice, laureata in psicologia criminale, cerca di evitare l'irruzione che invece un commissario dal grilletto facile vorrebbe attuare.
Ostaggi, lungometraggio di esordio alla regia dell'attrice Eleonora Ivone (che nel film interpreta il ruolo della negoziatrice), fa leva sulla conoscenza che tutti abbiamo dei film in cui una rapina sfocia in un confronto fra polizia e rapinatori con contorno di prigionieri.
È una leva dichiarata dal personaggio della prostituta che cita la cinematografia del genere, suggerendo al rapinatore improvvisato la condotta da tenere in base a ciò che ha visto al cinema, dando così un'impronta metacinematografica a tutta la vicenda. Un'ottima idea, come molte altre ce ne sono in questa sceneggiatura ideata e scritta dalla regista insieme ad Angelo Longoni (suo partner anche nella vita): prima fra tutte quella di presentare i personaggi in scena "già stanchi" come molti di noi, vessati dall'erario e da una quotidianità costantemente in salita.
I dialoghi sono credibili e ben orchestrati su un impianto teatrale che ben si adatta a questo kammerspiel, e il cast composto da Gianmarco Tognazzi nei panni dell'imprenditore, Vanessa Incontrada in quelli della prostituta e Jonis Bashir in quelli dell'ambulante funziona molto bene, mantenendo il giusto equilibrio fra dramma, satira e commentario socioeconomico.
Meno azzeccato Francesco Pannofino (il panettiere) la cui vis comica tende a depotenziare il contesto drammatico. Una spanna su tutti Elena Cotta (la signora anziana) che non sbaglia una battuta o un movimento scenico, ricordandoci la sua provenienza dal grande teatro.
La regia, pur convenzionale, gestisce correttamente i passaggi esterni e interni allo spazio della panetteria, e delimita efficacemente un raggio d'azione per sua natura circoscritto ma mai immobile.
Nell'insieme il film racconta una storia profondamente italiana, pur veicolata attraverso un genere codificato dal cinema anglosassone, perché i comportamenti umani riflettono il nostro retroterra e le nostre difficoltà attuali, così come quel sessismo che fa dire al commissario: "Donne e ragazzine: pensa in che mani siamo". Ostaggi è in buone mani, ci ricorda che "ogni guerra è guerra di pane" (qui evocato alla lettera) e che la dignità del lavoro, e la sua ricaduta sulla dignità delle persone, è il tema del presente, in questa Italia precaria e feudale.
Film particolare Ostaggi. Vuole parlarti di argomenti seri, anzi serissimi cercando di non perdere di vista la lezione della commedia all'italiana. Il panettiere che è sceso a patti con tutti pur di aprire il negozio, la pensionata che viene scansata anche dalla famiglia, l'extracomunitario che sbarca il lunario in un paese che non lo ama ma che preferisce,comunque, al suo paese di origine [...] Vai alla recensione »
Un imprenditore sull’orlo di un fallimento decide di rapinare il portavalori di una banca, immediatamente scoperto si rifugia in una panetteria prendendo in ostaggio i presenti: Il fornaio, un’anziana cliente, un extracomunitario e una prostituta. All’esterno una psicologa inizia a negoziare la liberazione degli ostaggi mentre un ispettore dal grilletto facile vorrebbe fare irruzione [...] Vai alla recensione »
E' indubbio: i film derivati da una pièce teatrale o ad essa accomunati se non sono fatti come si deve si rischia di farli diventari delle tristi rappresentazioni. Ne è un chiaro esempio questo "Ostaggi": un qualcosa di indefinibile che non ha verve, non ha forza, non ha anima...non ha senso. Mischiare "Quel pomeriggio di un giorno da cani" con una recita da [...] Vai alla recensione »
Il film è buono e ben recitato....ma il finale non è chiaro...i soldi chi li ha presi???
Nella società tutti sono piu' o meno ostaggio di qualcuno o qualcosa. Nonostante questo la vita va avanti per tutti. Il film come spettacolo disimpegnato si lascia guardare abbastanza bene. Un imprenditore fallito (Tognazzi) fa la cazzata della sua vita mettendo in atto una rapina stupida. Questo connubio tra grande forma e piccola forma cinematografica viene portata a termine in [...] Vai alla recensione »
Non ha le idee chiarissime Marco Santini (Tognazzi, la faccia giusta), imprenditore strozzato da fisco e inefficienze amministrative, a un passo dalla bancarotta, improvvisatosi rapinatore di un portavalori per pagare gli stipendi ai dipendenti, ma costretto dalla sua goffaggine e inesperienza a barricarsi in una panetteria di un centro commerciale, tenendo in ostaggio una piccola umanità di oggi, [...] Vai alla recensione »
Film quanto mai attuale. Un imprenditore sull' orlo del fallimento perché lo Stato non gli risarcisce il dovuto, decide di rapinare un portavalori. Inseguito dalla polizia, si chiude in una panetteria, prendendo in ostaggio tre clienti e il titolare, mentre una negoziatrice prova a dissuaderlo. Come finirà? Sceneggiatura «teatrale» che si regge su dialoghi credibili e su un cast in cui spiccano il [...] Vai alla recensione »
Dal teatro al cinema, anzi in questo caso sarebbe più appropriato dire su Sky Cinema Primafila, arriva l'opera prima di Eleonora Ivone dal titolo Ostaggi. Tratta dall'omonima pièce teatrale di Angelo Longoni e scritta dalla regista insieme allo stesso Longoni, questa black comedy vede protagonista un improvvisato rapinatore (Gianmarco Tognazzi) che, per scappare dalla polizia, si rintana in una panetteria. [...] Vai alla recensione »