Anno | 2021 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Belgio, Francia |
Durata | 104 minuti |
Regia di | Serge Mirzabekiantz |
Attori | Elsa Houben, Quito Rayon Richter, Charles François . |
Tag | Da vedere 2021 |
MYmonetro |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 1 dicembre 2021
Quando nella comunità in cui vive Nikolai arriva Camille, ragazzina ribelle di quindici anni, lui la convince a scappare per andare a vivere insieme nella foresta.
CONSIGLIATO SÌ
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Nikolaï, che è stato abbandonato nella foresta e vive in un foyer per i giovani senza famiglia ha 16 anni ma sembra più maturo della sua età. Non lega con i compagni ma viene attratto dalla nuova arrivata Camille che è stata abbandonata alla nascita dalla madre e ha un padre che si è fatto una nuova famiglia. Lei ha abortito di recente ma avrebbe voluto tenere il bambino e Nikolaï comprende che ora con lei potrebbe avere il figlio che entrambi desiderano.
Serge Mirzabekantz al suo primo lungometraggio mostra una sensibilità non comune sia nei confronti della materia trattata che dei suoi attori.
Il film è quasi totalmente sulle spalle della già, seppur molto giovane, esperta attrice Elsa Houben e dell'esordiente, ma assolutamente adatto al ruolo, Quito Rayon Richter. Sono loro, insieme all'ambiente naturale, a riempire produttivamente le inquadrature di un film che, a parte un colpo di scena non poi così necessario nel sottofinale, riflette sulla genitorialità non lasciandosi però mai prevaricare dal contenuto. Grazie alla fotografia di Virginie Sudej questo film spesso notturno non ha mai, in controtendenza rispetto ad un inizio in cui il suono sembra far presagire un clima da film horror, la cupezza o il romanticismo fine a se stesso come elementi costitutivi. Il buio che talvolta invade lo schermo è sempre in attesa di una seppur tenue luce che ne attenui il rigore favorendo il percorso di due adolescenti che, seppur incoscientemente come direbbero gli adulti, sentono dentro di sé il bisogno di realizzare una genitorialità di cui loro non hanno potuto godere gli effetti come figli. In quella pancia che progressivamente cresce ci sono loro, i loro desideri, le loro aspettative che vogliono far sì che si realizzino per la nuova vita che sta per venire alla luce. Questo termine che spesso si utilizza per una nascita si concretizza sul piano visivo con un fuoco che arde nel buio. In attesa della luce artificiale di un finale aperto in cui lo spettatore si sentirà diviso tra razionalità e sentimento.