Anno | 2021 |
Genere | Thriller, |
Produzione | Italia |
Regia di | Stefano Lodovichi |
Attori | Guido Caprino, Camilla Filippi, Edoardo Pesce . |
Distribuzione | Lucky Red |
MYmonetro | 2,49 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 7 gennaio 2021
Un thriller psicologico che va a scandagliare l'animo e i segreti di tre personaggi. Una storia tesa e affilata come una lama in cui la posta in gioco non potrebbe essere più alta.
CONSIGLIATO NÌ
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Stella è salita in cima al cornicione, vestita da sposa, in una giornata di tempesta. Sotto di lei il precipizio, alle sue spalle quella casa che a lei sembra sempre più vuota. Sta per buttarsi, ma qualcuno bussa alla sua porta: uno sconosciuto che sostiene di aver prenotato lì una stanza tramite un sito Internet. Poco importa che quel sito non sia più attivo da tempo e che lo Sconosciuto non mostri ricevute di prenotazione o documenti di identità: l'uomo asserisce di conoscere Sandro, l'ex marito di Stella che se ne è andato senza più tornare, e la sposa abbandonata spera ancora di rivederlo. Dunque accoglie quello straniero che sembra conoscere molte cose di lei, senza valutare fino in fondo le conseguenze della sua decisione.
L'ingresso di un "corpo estraneo" nella propria casa è un topos del thriller/horror, cui La stanza si ascrive senza se e senza ma, rispettandone tutti i codici formali.
Ma il regista e sceneggiatore Stefano Lodovichi ha intenzioni che vanno oltre la confezione di genere, proseguendo nel proprio interesse per l'aspetto psicologico delle relazioni umane già mostrato nel suo In fondo al bosco. Appare evidente che alcune tematiche gli stiano a cuore in modo personale, e per fortuna ne La stanza c'è l'evoluzione di un rapporto famigliare che porta più verso la comprensione che verso la condanna senza appello, com'era nel film precedente.
Senza fare spoiler, le relazioni fra i personaggi non sono quelle che sembrano, ci sono sorprese in agguato e una percezione sfalsata del tempo che unisce passato, presente e futuro in una dialettica cinematografica interessante. La parte meno convincente è invece l'eccessiva attenzione alla forma e all'esibizione di abilità registica a scapito della cura nei dettagli di una trama che per la sua natura ambigua andava delineata in maniera più sottile e impalpabile. Alcuni snodi sono davvero improbabili, a cominciare dal pretesto iniziale che sancisce l'entrata dello Sconosciuto nella casa, rendendo la storia, sceneggiata da Lodovichi con Francesco Agostini e Filippo Gili, più dissennata che inquietante.
Camilla Filippi ed Edoardo Pesce nei ruoli di Stella e Sandro sono apprezzabili, ma il lavoro (e il ruolo) più interessante è quello di Guido Caprino nei panni dello Sconosciuto. Caprino fa della sua interpretazione un esercizio fisico di trasformismo, cercando letteralmente di scollarsi la faccia di dosso e di manipolarla come se fosse di gomma.
Quando si capirà di cosa parla veramente La stanza saremo riconoscenti alla sua lucida follia di attore, pronto ad incarnare (è il caso di dirlo) senza freni l'archetipo drammaturgico del Mutaforma.
Dentro La stanza c'è una genuina ossessione per un tema patologico che trova la sua metafora nel linguaggio di genere. Una maggiore terzietà nel costruire la sceneggiatura avrebbe conferito un'ossatura più solida (e cinematograficamente credibile) a questo "thriller psicologico con sfumature horror" che ci ricorda come ogni nostra decisione abbia conseguenze e ricadute, non soltanto su di noi.
Indeciso se essere un classico thriller all’americana, con lo psicopatico che irrompe in una famiglia con la borsa piena degli strumenti del terrore o un drammone alla Ibsen, alla fine La stanza risulta un ibrido, un film in forma di piece teatrale, che, sebbene si avvalga di ottimi attori, scivola nella più banale delle conclusioni, con il solito psicologismo mammista italiano, [...] Vai alla recensione »
Pensavo anch'io di avere problemi di udito invece trovo conferma che altri hanno provato la mia stessa difficoltà. Un film letteralmente rovinato da una dizione biascicante soffocata, per giunta, da un continuo e, spesso, inopportuno sottofondo musicale. Purtroppo questo tipo di recitazione si sta diffondendo in modo preoccupante. Per il resto un'idea originale ma troppo a lungo indecisa [...] Vai alla recensione »
Film originale e coinvolgente. Peccato per l'audio che rende la visione un pò difficile! Senza questo difetto avrei dato 4 stelle.
Io non capisco perché gli attori italiani debbano biascicare anziché recitare. Giulio è pressoché incomprensibile nei sussurri, Sandro sembra stia masticando un chewing-gum... Solo stella si salva un pochino, ma è meccanica.Visione interrotta dalla disperazione, dopo aver verificato con il coniuge che non sto perdendo l'udito. Forse la Marilita Loi di borisiana memoria non è un personaggio così avulso [...] Vai alla recensione »
Quando c'è l'idea ed è ben realizzata, bastano tre attori (bravi), l'interno di una villa e un regista che sa il fatto suo, per tirare fuori un thriller capace di tenere lo spettatore col fiato sospeso dall'inizio alla fine. E' questo il cinema italiano che vorrei vedere.
Un altro film italiano arrivato su Amazon Prime Video è «La stanza» di Stefano Lodovichi. Al centro della trama c'è Stella, donna che ha il cuore a pezzi a causa della sua complicata relazione con Sandro. Il giorno in cui decide di togliersi la vita, bussa alla sua porta Giulio, uno sconosciuto che in realtà sembra conoscerla molto bene.Gioca molto sul colpo di scena questo interessante thriller nostrano [...] Vai alla recensione »
Eppur si muove! Con esasperante lentezza e indicibile affanno pare proprio che il solitamente piatto elettroencefalogramma dell'italico cinema di genere abbia finalmente iniziato a dare qualche provvidenziale segno di vita. Niente a che vedere con gli eroici fasti di un tempo, sia chiaro. Tuttavia grazie a nuove coraggiose leve come Misischia, Liguori, De Feo e Lavagna pare che la tanto attesa luce [...] Vai alla recensione »
Prodotto dalla Lucky Red di Andrea Occhipinti e in streaming su Prime Video dal 4 gennaio, La stanza è il nuovo film horror di Stefano Lodovichi. Il progetto di partenza era quello di costruire un documentario sugli hikikomori, che vista la situazione di reclusione vissuta in tutto il mondo nel 2020 poteva essere un'operazione calzante. Così come gli hikikimori, i reclusi del film hanno paura del male [...] Vai alla recensione »
Dopo il thriller rurale In fondo al bosco (2015), Stefano Lodovichi resta nei territori del cinema di tensione con questo nuovo La stanza, disponibile da qualche giorno su Amazon Prime Video. È un po' curiosa, la genesi del film di Lodovichi, che ha dichiarato di aver voluto inizialmente girare un documentario sul fenomeno degli hikkomori, gli adolescenti che si rinchiudono nella propria stanza scegliendo [...] Vai alla recensione »
Non sono poche le coincidenze tra questo film e il periodo storico che stiamo vivendo. Tant'è che inizialmente si intitolava Chiusi in casa. Poi è diventato La stanza (dal 4 gennaio in anteprima esclusiva su Amazon Prime Video). Poco cambia, perché tutto comunque si svolge all'interno di uno stesso ambiente: una grande casa un po' stile liberty e un po' art noveau nella quale si aggirano tre strane [...] Vai alla recensione »
Una finestra è aperta, fuori piove a dirotto. Una donna sta per suicidarsi. Il suono del citofono la ferma. Un uomo alla porta sostiene di aver prenotato una stanza, anche se sono anni che in quella casa non si affittano camere. Sembra conoscere tante cose su quei luoghi e sul conto della donna. Quando il marito torna, gli altarini crollano. La casa non è cosi vuota come sembra, il figlio dei due è [...] Vai alla recensione »
Il cinema italiano ha dimostrato grande vitalità e voglia di rinnovarsi nel 2020, come dimostra questo film, aumentando il rimpianto per le sale chiuse. Nato come documentario sugli hikikomori, i ragazzini che vivono reclusi nelle loro camerette, si è trasformato in un teso thriller psicologico con venature horror. Una donna, Stella (Camilla Filippi), sta per buttarsi dalla finestra vestita da sposa [...] Vai alla recensione »
Thriller particolare che sembra indirizzarti verso una strada meno scontata di quella che potrebbe apparire, in un primo momento, agli occhi del cinespettatore. Stella sta per togliersi la vita quando, alla sua porta, bussa Giulio, uno sconosciuto che afferma di aver prenotato una stanza da lei. L' uomo, in realtà, conosce molto bene sia lei, sia Sandro, il compagno con il quale la donna è in crisi. [...] Vai alla recensione »
A Stefano Lodovichi interessa raccontare di bambini che fanno detonare il mondo degli adulti. C'era un bambino misteriosamente sparito nel bosco, poi ritrovato (ma era davvero lui?) nel precedente In fondo al bosco. E ce n'è uno (forse) chiuso in una stanza in una casa sperduta e battuta da una pioggia senza fine in La stanza. Fuori - ma sempre dentro una casa da cui non si esce mai - c'è una madre [...] Vai alla recensione »
Camera con vista sul suicidio. Fuori piove. Lei si è messa l'abito della festa - il matrimonio, nella fattispecie - per lanciarsi nel vuoto. Tuttavia il dramma non dev'essere poi così atroce se in fin dei conti basta un trillo al campanello per sospendere i truci propositi di una bionda in una giornata da dimenticare. In realtà, un pugno di ore da incubo.