Titolo originale | Fils de plouc |
Titolo internazionale | Mother schmuckers |
Anno | 2021 |
Genere | Commedia |
Produzione | Belgio |
Durata | 70 minuti |
Regia di | Harpo Guit, Lenny Guit |
Attori | Maxi Delmelle, Harpo Guit, Claire Bodson, Manah Depauw, Leonhard Fitterer Valentin Wilbaux, Toni D'Antonio, Habib Ben Tanfous, Agnès Proust, Gladys Lefeuvre, Oscar Buenafuente, Céline Yetter, Justine Struye, Victor Djabri, Axel Perin, Yannick Renier, Tom Adjibi, Jules Sadoughi, Jérémy Zagba, Mathieu Amalric. |
MYmonetro | Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
|
Ultimo aggiornamento venerdì 6 ottobre 2023
Bruxelles, oggi. Issachar e Zabulon, sono due fratelli ventenni e al verde che vivono con la madre Cashmere in un quartiere popolare.
CONSIGLIATO SÌ
|
Due fratelli ventenni sfaccendati e parecchio suonati vivono con la madre Cashmere (che fa la prostituta) in un quartiere popolare di Bruxelles. Non si annoiano mai, trovando sempre qualcosa di stupido o divertente da fare. Quando un cliente della madre, innamoratosi ossessivamente di lei, le ruba l'adorato cane dal buffo nome Jacques-Janvier, i due strampalati figli si mettono alla sua ricerca, ficcandosi in un'incredibile serie di guai e situazioni assurde a catena. Nel frattempo, anche la madre scappa esasperata, dicendo loro di non amarli più...
Il film d'esordio dei fratelli Harpo e Lenny Guit è una commedia folle e senza freni, che spinge sul pedale della provocazione e del nonsense.
Raccontare la trama di Mother Schmuckers (in originale Fils de plouc, traducibile dal francese in un poco orecchiabile "figli di villana") non è così semplice, ma è pure sostanzialmente inutile. Per capirne lo spirito è sufficiente invece la scena iniziale, e tale immediatezza non è una qualità trascurabile, soprattutto per un film della durata di appena più di un'ora: i due fratelli Issachar e Zabulon (quest'ultimo interpretato da uno dei due registi, Harpo Guit) preparano e assaggiano un piatto di... feci, provocando il disgusto e il vomito della madre. Dopo l'incipit all'insegna della coprofagia, la commedia sfrenata dei due giovani registi belgi, passata per il Sundance Film Festival nel 2021, prosegue in un delirio surreale di gag e personaggi grotteschi, secondo uno schema semplice e ambizioso: rilanciare ad ogni sequenza come in una mano di poker, cercando sempre una trovata più scioccante di quella precedente e alzando l'asticella della scorrettezza. E dunque, se già si può arricciare il naso di fronte a un'orgia con persone e animali, ecco che nella scena seguente si assiste al morso del pene di uno degli scambisti da parte del piccolo cane Jacques-Janvier.
In questo cocktail shakerato di Scemo & più scemo e Jackass con una spruzzata del cinema di Quentin Dupieux, la provocazione è una costante ma se si accetta di stare al gioco, con la sua totale assenza di regole, si possono apprezzare alcuni momenti spassosi o certe intuizioni ispirate, come ad esempio la soggettiva del cane di cui assumiamo il punto di vista con filtro blu-viola. Nonostante il caos talvolta sporco e repellente, nella Bruxelles che fa da sfondo alle stravaganti disavventure dei protagonisti si può perfino intravedere un colorato vitalismo. Chi non vuole proprio saperne è invece il padre dei due fratelli (interpretato dalla guest star Mathieu Amalric), timoroso e al riparo nel proprio appartamento, determinato a stare lontano dalle stranezze del mondo là fuori. Un mondo senza più riferimenti, liberissimo e fuori controllo, irresistibile o spaventoso, dove i morti non muoiono davvero oppure diventano cadaveri per necrofili.